Grazie di nuovo per i suggerimenti e l'aiuto
Provo a fare il punto e condivido le mie idee sul prossimo passo.
In effetti, amico Pettirosso, né valore economico né status symbol sono parametri che stanno a cuore né a me né alla signora.
E come suggerite, alla fine la prova migliore è il campo, andare in negozio, vedere, provare l'esperienza tattile e di scrittura, e già che ci sono scegliere anche gli inchiostri, a partire da un verde oliva che su questo vado sul sicuro come gusti.
Non sono ancora deciso, anche se la Lamy 2000 mi attrae molto.
Rifacendo il mio percorso sin qui, fatto seguendo i sentieri dei vostri suggerimenti che capisco non è stato facile darmi ma sono stati preziosi per inquadrare la relazione tra storia-design-bellezza-funzione
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... beh ero partito guardando le Grifos consigliata all'inizio da Sciumbasci (grazie!). Sul sito mi avevano colpito quella ispirata a Klimt e l'altra a Gaudì, ma non mi trovavo a mio agio con quel tipo di logica... Cioè non mi piace pensare che quella penna ha a che fare con Klimt e dunque con l'arte 'solo' perché c'è stata una 'applicazione' - pur sapiente - dell'Albero della Vita alla penna. Ecco quello è il tipo di passaggio che non mi lasciava soddisfatto, e con i vostri successivi commenti mi avete aiutato a mettere a fuoco.
Fermo restando che se potessi mi prenderei di corsa pronti via la Montegrappa (grazie Orlandoemme!) Amphora, ma è fuori portata di budget, penso che la Aurora Hastil e la Lamy 2000 abbiano quel 'segnale' giusto, in particolare la Lamy, anche perché l'Aurora è un po' alta di prezzo in assoluto.
Dunque farò altre esplorazioni, poi uno o più negozi e ... sceglierò, ho ancora un mese e queste cose vanno fatte lente.
grazie!