valhalla ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 9:44
Se ho ben capito quando vengono poste sono di ottone lucido, e immagino che si vedano bene, ma quella che ho visto a Torino era stata opacizzata dal tempo (e dalla sporcizia delle strade?) per cui era molto facile scambiarla per qualcosa di tecnico e camminarci sopra, che mi pare più irrispettoso del semplice ignorare come si fa sulle targhe sui muri.
Secondo me è proprio quando ti arriva la botta piu' forte.
Pensi sia una targhetta dell'enel o dell'ennesimo operatore telefonico e invece ....
Proprio a Torino, questa sopra è stata la mia esperienza
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
valhalla ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 9:44
Ho visto una pietra d'inciampo per la prima volta a Torino, ne ammiro lo spirito, ma ho una perplessità, trovo che sia molto facile *non* inciamparci.
Se ho ben capito quando vengono poste sono di ottone lucido, e immagino che si vedano bene, ma quella che ho visto a Torino era stata opacizzata dal tempo (e dalla sporcizia delle strade?) per cui era molto facile scambiarla per qualcosa di tecnico e camminarci sopra, che mi pare più irrispettoso del semplice ignorare come si fa sulle targhe sui muri.
Se gli addetti alla pulizia urbana avessero un pizzico di sensibilità, memoria storica e voglia di lavorare in più, si armerebbero di sidol e le terrebbero pulite.
Io abito a Napoli e sono rassegnato a disservizi di ogni tipo, ma vedo che lo spirito italiota è ampiamente diffuso nel Belpaese...
A Milano il servizio civico che funziona meglio (se Dio vuole !) è la raccolta rifiuti: l'Amsa raccoglie due volte alla settimana distintamente i rifiuti umidi, la carta ed il cartone, plastica e vetro con mezzi differenti; lava le strade ed i marciapiedi con regolarità; vuota i cestini stradali e nelle aree verdi; raccoglie i grandi scarti ingombranti, come legname, mobilio ed arredi vari, nottetempo su appuntamento; fa funzionare le ricliclerie per vernici, solventi, ferro, elettronica, ecc...; fa funzionare gli impianti di incenerimento (quelli che gli altri non vogliono); infine raccoglie le foglie e svuota i tombini. Il tutto per Milano ed altri 13 comuni, per 1.700.000 abitanti, e più di 310 km2.
Teniamo presente che la città è composta anche da un paio di milioni di persone che tutti i giorni vengono a lavorare da fuori, che il 20 % della popolazione residente viene da Africa, Asia, Balcani, che il 50% della popolazione viene dal Sud Italia, e che di conseguenza non stiamo meglio di tutto il resto del Paese, ma è la diligenza quotidiana nell'espletare i servizi che ci salva.
Come si può ancora pretendere che si armino di sidol ?
Umberto
Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
Sarebbe bello che, riferendomi al Sidol citato in due post, molte persone (io lo farò) si prendano cura di queste pietre come di una cosa preziosa pulendole, lucidandole e mostrandole a ospiti, figli e nipoti, spiegandogli che ricordano persone come noi, normali individui che vivevano normalmente e che, per una scellerata scelta politica e criminale, sono diventati improvvisamente nemici, indesiderati e poi vittime innocenti. Mi auguro che le pietre d'inciampo, oltre che a ricordare le vittime del nazismo-fascismo servano di riflesso a ricordare l'importanza dei valori della libertà, uguaglianza e solidarietà ben evidenziati nella nostra Costituzione.
gionni ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 21:03
Sarebbe bello che, riferendomi al Sidol citato in due post, molte persone (io lo farò) si prendano cura di queste pietre come di una cosa preziosa pulendole, lucidandole e mostrandole a ospiti, figli e nipoti, spiegandogli che ricordano persone come noi, normali individui che vivevano normalmente e che, per una scellerata scelta politica e criminale, sono diventati improvvisamente nemici, indesiderati e poi vittime innocenti. Mi auguro che le pietre d'inciampo, oltre che a ricordare le vittime del nazismo-fascismo servano di riflesso a ricordare l'importanza dei valori della libertà, uguaglianza e solidarietà ben evidenziati nella nostra Costituzione.
Ciao.Gionni
Sì. Per la verità io nel lucidarla ( mi è accaduto per ora una volta sola con il Sidol perché la prima volta disponevo solo di fazzoletti di carta ) mi voltavo e guardavo intorno "per sicurezza". Il mondo è pieno di figuri codardi (io sono meno di cinquanta chili distribuiti su un metro e mezzo circa) e il rischio di essere sfritellata sul marciapiede lo avevo messo in conto ...
Enrica
"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
gionni ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 21:03
Sarebbe bello che, riferendomi al Sidol citato in due post, molte persone (io lo farò) si prendano cura di queste pietre come di una cosa preziosa pulendole, lucidandole e mostrandole a ospiti, figli e nipoti, spiegandogli che ricordano persone come noi, normali individui che vivevano normalmente e che, per una scellerata scelta politica e criminale, sono diventati improvvisamente nemici, indesiderati e poi vittime innocenti. Mi auguro che le pietre d'inciampo, oltre che a ricordare le vittime del nazismo-fascismo servano di riflesso a ricordare l'importanza dei valori della libertà, uguaglianza e solidarietà ben evidenziati nella nostra Costituzione.
Ciao.Gionni
Una signora che abita in una casa con davanti alla soglia le pietre di inciampo di un famiglia ebrea veneziana deportata e morta ad Auschwitz, gente comune, una commessa e la sua famiglia, le tiene lucide lucide: che bell'esempio
sussak ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 19:10
Teniamo presente ..... che il 20 % della popolazione residente viene da Africa, Asia, Balcani, che il 50% della popolazione viene dal Sud Italia...
Anche se se ne capisce il senso, non è una frase felicissima.
jebstuart ha scritto: ↑mercoledì 15 gennaio 2020, 3:35
sussak ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 19:10
Teniamo presente ..... che il 20 % della popolazione residente viene da Africa, Asia, Balcani, che il 50% della popolazione viene dal Sud Italia...
Anche se se ne capisce il senso, non è una frase felicissima.
Specialmente in questo contesto poi.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
jebstuart ha scritto: ↑mercoledì 15 gennaio 2020, 3:35
sussak ha scritto: ↑martedì 14 gennaio 2020, 19:10
Teniamo presente ..... che il 20 % della popolazione residente viene da Africa, Asia, Balcani, che il 50% della popolazione viene dal Sud Italia...
Anche se se ne capisce il senso, non è una frase felicissima.
che diavolo intendete con "in questo contesto" ?
Sono cresciuto a scuola dalle medie sino alla maturità con cinque compagni ebrei, il mio compagno di banco era un Levi, e siamo tutt'ora in ottimi rapporti. Le mie più belle vacanze le ho passate in Israele. Una mia trisavola faceva un paio di secoli fa la mercante a Ferrara.
Voglio augurarmi che poichè ho detto quello che tutti sanno che a Milano almeno il 50 % della popolazione è di origine meridionale non vogliate tacciarmi di razzismo, perchè qui alcuni servizi funzionano meglio che altrove.
Bisognerebbe invece cercare di porre rimedio alle situazioni in cui certi servizi non funzionano.
Anche a Istanbul si fa la raccolta differenziata; perchè in tanti comuni italiani non ci si riesce ?
O bisogna dare per scontato che le stesse persone in contesti diversi si comportano in modo diverso ?
Umberto
Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
Vedi a volte le sfumature di una affermazione sono alquante subdole. Il servizio di manutenzione della città a Milano funziona bene e dovrebbe essere un esempio per tutte le città dove, malauguratamente, funziona meno bene, tuttavia non vedo una relazione tra la qualità del servizio e il fatto che a Milano "il 20 % della popolazione residente viene da Africa, Asia, Balcani, che il 50% della popolazione viene dal Sud Italia", non è la gente a fare la differenza se la città viene pulita bene o meno. Quello che lasci intendere è che essendoci Africani, Asiatici, gente dei Balcani e Meridionali l'impegno messo dagli operatori è pari al resto d'Italia dove lo stesso servizio funziona male, per deduzione logica, quindi, lasci intendere che se Milano fosse abitata dai soli indigeni, il lavoro di manutenzione della città sarebbe più semplice. Scusami ma la cosa oltre a denotare una certa presunzione suona di razzismo geografico.
Il fatto di avere avuto amici ebrei, in questo specifico discorso di africani asiatici, slavi dei Balcani e meridionali che rendono la vita difficile ai netturbini, non c'entra nulla, e scusami se te lo dico ma non ti fa più onore di avere avuto amici milanesi, o di qualsiasi altra città del mondo; non ci sarebbe neanche bisogno di farlo notare o farsene un vanto, ora come durante l'epoca delle leggi razziali, se ne dovrebbe solamente vergognare chi non lo ha fatto solo perché venivano da "un'altro posto" o erano di etnia diversa.
Ho lavorato 26 anni per la Marina Militare e l'esperienza più importante l'ho avuta nei miei 12 anni di navigazione dove ho avuto modo di solcare tutti i mari del pianeta, alla fine siamo tutti "genti", nati da un unico antenato.
P.S.: E comunque come parte della manutenzione di una città, la pulizia e la manutenzione di un simbolo come una pietra d'inciampo non solo è una forma di rispetto ma un atto dovuto e non richiederebbe chissà che impegno mostruoso, non credo che le strade di Milano come di altre città italiane siano lastricate di pietre di inciampo.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
Quello che lasci intendere è che essendoci Africani, Asiatici, gente dei Balcani e Meridionali l'impegno messo dagli operatori è pari al resto d'Italia dove lo stesso servizio funziona male, per deduzione logica, quindi, lasci intendere che se Milano fosse abitata dai soli indigeni, il lavoro di manutenzione della città sarebbe più semplice. Scusami ma la cosa oltre a denotare una certa presunzione suona di razzismo geografico.
Quel che intendo dire mi pare abbastanza facile da comprendere.
In un posto dove i soli indigeni (in questo caso sono i milanesi) sono 20.000 contro 1.400.000 di abitanti il tuo paragone non regge; siamo in tanti e diversissimi.
Mi pare chiaro che ogni cultura ha i suoi usi e costumi, e l'amalgama di tutte è operazione lunga e faticosa; occorrono generazioni, ma anche l'educazione al senso civico ed alla disciplina, che poi è anche rispetto per il prossimo. Ci sono gruppi che l'imparano e si adeguano prima di altri, che impiegano più tempo. Ma in fondo quello che conta è la costanza e l'esempio.
Il Comune di Milano, come amministrazione, ha cominciato la campagna con le buone per anni, poi ha iniziato con le contravvenzioni ( 60 euro per ogni infrazione rilevata: i contenitori sono identificati per ogni fabbricato e vengono saltuariamente controllati da ispettori).
Poi i camion dall'AMSA hanno un percorso fisso ad orari stabiliti e hanno un controllo con geolocalizzazione, per evitare che qualche autista parcheggi il mezzo e vada a passare la mattina al bar. L'avvio è stato piuttosto lento ma alla lunga il sistema ha funzionato, anche perchè si è compreso che i rifiuti nostri ce li dobbiamo smaltire noi, e sono stati costruiti due potenti impanti di incenerimento. Qualcuno, che abitava vicino, non li ha graditi, ma si è dovuto rassegnare. La raccolta differenziata è un metodo ingombrante e noioso, ma si è dimostrato che paga ed è indispensabile.
Chiedo nuovamente: perchè altrove in alcune parti di Italia non lo si vuole applicare, si fa resistenza, si preferisce caricare tutto indistintamente (quando lo si fa) e spedirlo a qualcun altro ?
Che tu abbia solcato i mari del pianeta mi fa piacere; io ho preferito girare tutta l'Europa e parte dell'Asia e qualche pezzo d'Africa via terra, in auto ed in treno, vedendo le cose da vicino, e ti posso garantire che in quanto italiani non stiamo dando un grande esempio in fatto di civismo, e penso che sarebbe ora di porci rimedio.
Penso infine che a parte le considerazioni sul razzismo o meno, il post stia deragliando in pieno.
Umberto
Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce