Ma poi, come era finita con la plastic tax?Crononauta ha scritto: ↑sabato 11 gennaio 2020, 23:42 De gustibus... io non sopporto "per religione" le cartucce, ...
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Ma poi, come era finita con la plastic tax?Crononauta ha scritto: ↑sabato 11 gennaio 2020, 23:42 De gustibus... io non sopporto "per religione" le cartucce, ...
Ciao Massimo, bentornato anche da parte mia.Crononauta ha scritto: ↑sabato 11 gennaio 2020, 17:19BravoPerò ti sconsiglio di usarlo così. I sacchetti vanno fermati con la gommalacca, una colla apposta, altrimenti rischi che ti si sfili nel momento meno opportuno (che di solito è quando hai la penna nel taschino o nell'astuccio).
Alternativamente, con una manciata di euro, puoi comprare i nuovi converter Sheaffer che sono a pistoncino: ecco la mia Sheaffer Targa col converter "moderno". Quello originario era come il tuo, ma il mio era danneggiato e inservibile.
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Grazie, ho partecipato poco ultimamente, ma se vedo topic in cui posso dare un contributo, non disdegno di rispondere
Non è solo un fatto religioso secondo me, perché dopo qualche ricarica le cartucce tendono a perdere tenuta.Crononauta ha scritto: ↑sabato 11 gennaio 2020, 23:42De gustibus... io non sopporto "per religione" le cartucce, invece: avrei comprato la gommalacca!![]()
La gommalacca che usiamo qui è in realtà una soluzione di gommalacca in alcool. Quindi puoi andare in un colorificio, comprare la gommalacca e farti da solo la soluzione (a suo tempo trovai nel forum le corrette proporzioni ed il modus operandi) oppure puoi comprare un boccettino con pennello applicatore (è uno di quelli da smalto per unghie) contenente la magica soluzione da qualche spacciatore di altri ricambi e attrezzi per penne.
È il converter "moderno" per le Sheaffer. Non mi ricordo neanche dove lo comprai, forse andai in negozio una volta che capitai a Firenze. Oppure l'avevo comprato online, boh.