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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sistemi di rilegatura (in casa)
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Sistemi di rilegatura (in casa)
Quelle che seguono sono delle immagini prese dal libro sopra nominato. Non penso che ci siano problemi di copyright dato che nel complesso sono l'infinitesima parte del riproducibile consentito, in tutti i casi lascio decidere ai moderatori se sia o meno cosa lecita.
.
La prima è una panoramica di attrezzi tra cui quelli coinvolti nella rifilatura delle pagine: .
La seconda mostra il metodo più semplice (ma rudimentale) possibile per la bisogna.
Fa uso di un coltello che se utilizzato a dovere dovrebbe assolvere al taglio (non provato): .
La terza è l'operazione eseguita utilizzando l'attrezzo che viene chiamato castelletto: .
infine le foto dell'attrezzo costruito molto alla buona circa 40 anni fa, con la collaborazione del tempo trascorso che ha fornito la ruggine.
La lama che si vede nelle foto, in realtà è solo un artificio posticcio giusto per capire come è costruito, la lama vera, al momento è in missione segretissima in appoggio ad un altro attrezzo, che dato il segretissimo della missione, non è concesso conoscere (credo centri la Cia). .
Il libro fornisce anche i piani costruttivi dei vari aggeggi. Col Castelletto mi sono trovato bene, ma perchè funzionasse ho dovuto effettuare delle modifiche rispetto ai piani illustrati. Come si può capire dalle immagini, per rifilare occorre anche il Torchio in cui serrare il libro, e i due attrezzi hanno un certo ingombro, la costruzione non è complicata ma occorre un minimo di manualità ed attrezzatutura "Brico".
Servisse altro non resta che chiedere. ciao, sandro
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La prima è una panoramica di attrezzi tra cui quelli coinvolti nella rifilatura delle pagine: .
La seconda mostra il metodo più semplice (ma rudimentale) possibile per la bisogna.
Fa uso di un coltello che se utilizzato a dovere dovrebbe assolvere al taglio (non provato): .
La terza è l'operazione eseguita utilizzando l'attrezzo che viene chiamato castelletto: .
infine le foto dell'attrezzo costruito molto alla buona circa 40 anni fa, con la collaborazione del tempo trascorso che ha fornito la ruggine.
La lama che si vede nelle foto, in realtà è solo un artificio posticcio giusto per capire come è costruito, la lama vera, al momento è in missione segretissima in appoggio ad un altro attrezzo, che dato il segretissimo della missione, non è concesso conoscere (credo centri la Cia). .
Il libro fornisce anche i piani costruttivi dei vari aggeggi. Col Castelletto mi sono trovato bene, ma perchè funzionasse ho dovuto effettuare delle modifiche rispetto ai piani illustrati. Come si può capire dalle immagini, per rifilare occorre anche il Torchio in cui serrare il libro, e i due attrezzi hanno un certo ingombro, la costruzione non è complicata ma occorre un minimo di manualità ed attrezzatutura "Brico".
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- Ottorino
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Sistemi di rilegatura (in casa)
Grazie Sandro.
Non sapevo si chiamasse castelletto. Si finisce sempre per reinventare la ruota.
Il metodo che mi è stato insegnato prevede l'uso di 2+2 stecche di alluminio e 2+2 morsetti da falegname, per stringere le pagine esattamente come con il castelletto, ma lo scopo non è rifilare, ma mantenere le pagine unite mentre si incolla.
Procedo con la descrizione
Si prendono i fogli da rilegare (tipicamente A4 fotocopiati) e si "smanacciano" in modo da ridurre gli scalini che si formano sui bordi, indi si appoggiano sul tavolo di lavoro, ponendo attenzione a che il parallelepipedo sia ad angolo retto e si procede a stringere col castelletto (o due regoli piu' i morsetti) il lato destro del futuro fascicolo, quello che non verrà rilegato, la costola.
Una volta bloccato il lato destro, si procede a portare il lato sinistro sul destro, in modo che le pagine mostrino una piccola parte del lato inferiore.
Parte sulla quale si distribuisce la colla. Si ripete l'operazione di distribuzione della colla sugli "scalini" del lato superiore.
Poi si prendono gli altri due regoli d'alluminio e i due morsetti e si stringe il lato sinistro, facendo fuoriuscire l'eccesso di colla, che si rimuove con uno straccio umido. Si possono ora rimuovere i regoli destri
Si rimuovono quindi i regoli sinistri e si aspetta la notte, meglio se con l'incollatura/costola in alto.
la mattina dopo sulla costola ci sarà uno strato elastico di colla che tiene insieme il fascicolo
Note
1) alluminio liscio = la colla vinavil + pasta di cellulosa non ci si attacca
2) fondamentale la proporzione tra cellulosa e vinavil. Cerchero' di ritrovare le proporzioni, ma non garantisco.
a) troppo vinavil = tende a tirare troppo quando secca e distorce il fascicolo
b) troppa cellulosa = non è elastica e quindi la rilegatura non funziona
Al prossimo giro, come rinforzare tutto e fornire degli agganci per la copertina rigida
Non sapevo si chiamasse castelletto. Si finisce sempre per reinventare la ruota.
Il metodo che mi è stato insegnato prevede l'uso di 2+2 stecche di alluminio e 2+2 morsetti da falegname, per stringere le pagine esattamente come con il castelletto, ma lo scopo non è rifilare, ma mantenere le pagine unite mentre si incolla.
Procedo con la descrizione
Si prendono i fogli da rilegare (tipicamente A4 fotocopiati) e si "smanacciano" in modo da ridurre gli scalini che si formano sui bordi, indi si appoggiano sul tavolo di lavoro, ponendo attenzione a che il parallelepipedo sia ad angolo retto e si procede a stringere col castelletto (o due regoli piu' i morsetti) il lato destro del futuro fascicolo, quello che non verrà rilegato, la costola.
Una volta bloccato il lato destro, si procede a portare il lato sinistro sul destro, in modo che le pagine mostrino una piccola parte del lato inferiore.
Parte sulla quale si distribuisce la colla. Si ripete l'operazione di distribuzione della colla sugli "scalini" del lato superiore.
Poi si prendono gli altri due regoli d'alluminio e i due morsetti e si stringe il lato sinistro, facendo fuoriuscire l'eccesso di colla, che si rimuove con uno straccio umido. Si possono ora rimuovere i regoli destri
Si rimuovono quindi i regoli sinistri e si aspetta la notte, meglio se con l'incollatura/costola in alto.
la mattina dopo sulla costola ci sarà uno strato elastico di colla che tiene insieme il fascicolo
Note
1) alluminio liscio = la colla vinavil + pasta di cellulosa non ci si attacca
2) fondamentale la proporzione tra cellulosa e vinavil. Cerchero' di ritrovare le proporzioni, ma non garantisco.
a) troppo vinavil = tende a tirare troppo quando secca e distorce il fascicolo
b) troppa cellulosa = non è elastica e quindi la rilegatura non funziona
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Sistemi di rilegatura (in casa)
Tonegato in «Rilegare per hobby» lo chiama castelletto, ma Guido Giannini nel suo «il legatore di libri» ed.Hoepli, molto più vecchio (ho la settima edizione che è stata stampata nel 1970), lo chiama «torcoletto».
il castelletto viene utilizzato solo per rifilare (a meno di levare la lama). Per stringere il volume durante le varie lavorazioni, nel libro, si impiega il torchio grande o dei torchi più piccoli (torchietti) specifici.
Qui le idee mi si confondono, appena ho tempo, posto un'illustrazione che mostra la nomenclatura delle varie parti che compongono il libro, così che si possano utilizzare termini univoci.
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Ottimo. Necessaria una terminologia univoca. E comunque mi ero incasinato anche io tra destro e sinistro. Ora ho corretto il precedente intervento
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Ciao, quello che allego è un collage di due immagini prese dal solito libro (RxH = Rilegare per hobby), sono elencati solo i termini principali che però consentono già una discreta cognizione di causa. Quanto prima inserirò anche una legenda riassunta da quella riportata in RxH.
In tutti i casi facendo una ricerca in internet si trovano parecchie info riguardanti la nomencletura.
Anche se alcune fonti utilizzano nomi diversi, c'è abbastanza coerenza di termini, ce ne sono anche alcuni, forse meno importanti o più specialistici, che nella figura non sono menzionati, (il libro ne descrive diversi altri nei vari capitoli), ma quanto riportato nell'immagine basta e avanza almeno all'inizio. Ciao, sandro
In tutti i casi facendo una ricerca in internet si trovano parecchie info riguardanti la nomencletura.
Anche se alcune fonti utilizzano nomi diversi, c'è abbastanza coerenza di termini, ce ne sono anche alcuni, forse meno importanti o più specialistici, che nella figura non sono menzionati, (il libro ne descrive diversi altri nei vari capitoli), ma quanto riportato nell'immagine basta e avanza almeno all'inizio. Ciao, sandro
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Nomenclatura (leggermente riassunta) adottata nel libro «Rilegare per hobby» di Elio Tonegato
Nota: Tra parentesi, dopo il "nome ufficiale", ho aggiunto dei termini alternativi riscontrati in rete per lo stesso componente.
Angoli - triangoli di tela/pelle/pergamena (carta) che, in alcuni tipi di legature, si mettono agli angoli dei quadranti per irrobustire e/o abbellire la copertina.
Borchie - elementi decorativi metallici (bronzo, ottone, argento), lavorati che a volte si applicano alla copertina
Canaletto - scanalatura esterna risultante tra quadrante e dorso, a copertina completata, che corrisponde al giuoco interno tra le due parti.
Capitello - quello moderno è un elemento (in cotone, seta, rayon, pelle), che incollato alle estremità del dorso del libro, lo rifinisce esteticamente e impedisce alla polvere di insinuarsi tra dorso e dorsino. Quello antico aumentava principalmente la solidità della legatura essendo cucito al libro.
Caselle - spazio tra le nervature (nervetti) del dorso
Cerniere - strisce di tela o pelle che incollate tra libro e interno di copertina rinforzano il punto di unione.
Compenso - foglio di carta di spessore variabile, che si mette sui quadranti, nelle legature di lusso, compensare lo spessore di pelle e rimbocchi.
Cuffia - sporgenza della pelle, in testa e al piede sul dorsino di copertina e ricavata dalla stessa pelle che viene curvata fino a ricoprire i capitelli
Dorsino - striscia di cartoncino alta come i quadranti, e larga come la distanza esistente da uno spigolo all'altro del dorso del libro. Si mette tra i due quadranti come rinforzo.
Dorso di copertina (Costa, Costola) - parte di copertina tra i quadranti che comprende dorsino, nervetti, tassello con titolo e cuffia.
Dorso del libro (Dosso) - parte del libro dove le segnature (i fascicoli) vengono piegate, cucite e incollate.
(Fascicolo - prodotto della piegatura del foglio già stampato su entrambi i lati, che unito agli altri, secondo le sgnature, andrà a formare il libro.)
Giuoco - spazio che si lascia tra dorsino e quadranti per facilitare chiusura / apertura degli stessi.
Mezza pelle - tipo di legatura dove la pelle copre il dorso e solo parte dei quadranti che possono poi anche avere gli angoli rivestiti con la medesima pelle. Stesso discorso per la Mezza Tela.
Numero di segnatura - è un numero progressivo stampato in calce alla prima pagina di ogni segnatura e chiamata «segnatura semplice». Nel caso al numero vengano aggiunti il nome dell'autore e/o il titolo dell'opera, si definisce «segnatura parlante» o «segnatura ragionata».
Quadranti (Piatti, Piani, Assi) - sono i due cartoni, anteriore e posteriore, componenti la copertina, che racchiudono e proteggono il libro.
Rimbocco - parte del materiale di copertura che viene "rimboccata" all'interno della copertina.
Risguardi (Controguardie, Sguardie, Risguardie) - fogli di carta, piegati a metà, che messi a inizio e fine libro servono a unirlo ai quadranti.
Segnacoli - nastrini incollati al capitello di testa, sporgenti alcuni centimetri dal piede, per tenere il segno.
Segnature - fogli stampati e piegati aventi numero di pagine in rapporto al numero di pieghe (i fascicoli).
Soffietto - pezzo di carta, garza o tela, alto come il libro, incollato su se stesso a formare un tubo schiacciato della larghezza compresa tra i due spigoli del dorso del libro. Viene inserito tra dorso del libro e dorso di copertina.
Spigoli - vengono formati dalle prime e dalle ultime segnature che piegate ad angolo retto dalla parte del dorso, formano il rialzo a cui si appoggeranno i quadranti durante le loro apertura.
Taglio - Taglio di testa quello superiore, Taglio di piede quello inferiore e Taglio davanti o Taglio concavo quello parallelo al dorso.
Taglio intonso - è quello dei libri non rifilati davanti e al piede delle legature da Bibliofilo e da Amatore.
Tassello - pezzetto di pelle che si mette sul dorso per stampare il titolo in oro.
Tiranti - fogli di carta applicati all'interno dei quadranti allo scopo di piegarli verso l'interno del libro per contrastare la forza esercitata dalla pelle di copertina che li piegherebbe verso l'esterno.
Unghiatura - sporgenza dei quadranti sui tre lati del libro per proteggerne i tre tagli. (Giannini la chiama «Cassa»)
Unghino - smussatura eseguita all'angolo dei quadranti, vicino allo spigolo interno (lato dorso), per facilitare il rimbocco e l'apertura dei quadranti.
Nota: Tra parentesi, dopo il "nome ufficiale", ho aggiunto dei termini alternativi riscontrati in rete per lo stesso componente.
Angoli - triangoli di tela/pelle/pergamena (carta) che, in alcuni tipi di legature, si mettono agli angoli dei quadranti per irrobustire e/o abbellire la copertina.
Borchie - elementi decorativi metallici (bronzo, ottone, argento), lavorati che a volte si applicano alla copertina
Canaletto - scanalatura esterna risultante tra quadrante e dorso, a copertina completata, che corrisponde al giuoco interno tra le due parti.
Capitello - quello moderno è un elemento (in cotone, seta, rayon, pelle), che incollato alle estremità del dorso del libro, lo rifinisce esteticamente e impedisce alla polvere di insinuarsi tra dorso e dorsino. Quello antico aumentava principalmente la solidità della legatura essendo cucito al libro.
Caselle - spazio tra le nervature (nervetti) del dorso
Cerniere - strisce di tela o pelle che incollate tra libro e interno di copertina rinforzano il punto di unione.
Compenso - foglio di carta di spessore variabile, che si mette sui quadranti, nelle legature di lusso, compensare lo spessore di pelle e rimbocchi.
Cuffia - sporgenza della pelle, in testa e al piede sul dorsino di copertina e ricavata dalla stessa pelle che viene curvata fino a ricoprire i capitelli
Dorsino - striscia di cartoncino alta come i quadranti, e larga come la distanza esistente da uno spigolo all'altro del dorso del libro. Si mette tra i due quadranti come rinforzo.
Dorso di copertina (Costa, Costola) - parte di copertina tra i quadranti che comprende dorsino, nervetti, tassello con titolo e cuffia.
Dorso del libro (Dosso) - parte del libro dove le segnature (i fascicoli) vengono piegate, cucite e incollate.
(Fascicolo - prodotto della piegatura del foglio già stampato su entrambi i lati, che unito agli altri, secondo le sgnature, andrà a formare il libro.)
Giuoco - spazio che si lascia tra dorsino e quadranti per facilitare chiusura / apertura degli stessi.
Mezza pelle - tipo di legatura dove la pelle copre il dorso e solo parte dei quadranti che possono poi anche avere gli angoli rivestiti con la medesima pelle. Stesso discorso per la Mezza Tela.
Numero di segnatura - è un numero progressivo stampato in calce alla prima pagina di ogni segnatura e chiamata «segnatura semplice». Nel caso al numero vengano aggiunti il nome dell'autore e/o il titolo dell'opera, si definisce «segnatura parlante» o «segnatura ragionata».
Quadranti (Piatti, Piani, Assi) - sono i due cartoni, anteriore e posteriore, componenti la copertina, che racchiudono e proteggono il libro.
Rimbocco - parte del materiale di copertura che viene "rimboccata" all'interno della copertina.
Risguardi (Controguardie, Sguardie, Risguardie) - fogli di carta, piegati a metà, che messi a inizio e fine libro servono a unirlo ai quadranti.
Segnacoli - nastrini incollati al capitello di testa, sporgenti alcuni centimetri dal piede, per tenere il segno.
Segnature - fogli stampati e piegati aventi numero di pagine in rapporto al numero di pieghe (i fascicoli).
Soffietto - pezzo di carta, garza o tela, alto come il libro, incollato su se stesso a formare un tubo schiacciato della larghezza compresa tra i due spigoli del dorso del libro. Viene inserito tra dorso del libro e dorso di copertina.
Spigoli - vengono formati dalle prime e dalle ultime segnature che piegate ad angolo retto dalla parte del dorso, formano il rialzo a cui si appoggeranno i quadranti durante le loro apertura.
Taglio - Taglio di testa quello superiore, Taglio di piede quello inferiore e Taglio davanti o Taglio concavo quello parallelo al dorso.
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Tassello - pezzetto di pelle che si mette sul dorso per stampare il titolo in oro.
Tiranti - fogli di carta applicati all'interno dei quadranti allo scopo di piegarli verso l'interno del libro per contrastare la forza esercitata dalla pelle di copertina che li piegherebbe verso l'esterno.
Unghiatura - sporgenza dei quadranti sui tre lati del libro per proteggerne i tre tagli. (Giannini la chiama «Cassa»)
Unghino - smussatura eseguita all'angolo dei quadranti, vicino allo spigolo interno (lato dorso), per facilitare il rimbocco e l'apertura dei quadranti.
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Sistemi di rilegatura (in casa)
Nel mio girovagare in rete ho anche trovato un sito (Link) che pubblica, «sfacciatamente, penso io», le due immagini che ho utilizzato per comporre l'ultima che ho postato, nonché la nomenclatura completa e senza modifiche, provenienti dallo stesso libro (RxH) da cui ho attinto io. Scrivo «sfacciatamente, penso io», perché potrebbero aver acquisito i diritti sul libro, aver ottenuto il permesso dall'autore o rientrare nella percentuale (10% ?) normalmente concessa riguardo la riproduzione di altrui opera, in tutti i casi una citazione della fonte sarebbe stata il minimo sindacale, tanto più che è un sito commerciale, comunque, chi volesse avere delle immagini migliori delle mie, che ho ottenute per comodità dalla foto della pagina, le trova li.
Formato del Libro
Anticamente il Formato dei libri era determinato dal numero di piegature a cui era sottoposto il foglio stampato prima della legatura, e cioè al numero di pagine stampate presenti sulla stessa facciata del foglio. Oggi è una misura convenzionale per indicare le dimensioni di uno stampato. Aggiungo anche del testo (riadattato/riassemblato), principalmente estratto da quanto esposto qui: Link e qui: Link
o----------------------------------------------------------------------------------o
Formato:
Ho anche trovato dei video che possono essere d'aiuto per capire come fare, anche se…..
nel primo (Link1) utilizzando un minimo di attrezzatura (il pennello è ridicolo) lega dei fogli sparsi (tipo fotocopie), ma, secondo me in maniera poco solida/duratura, inoltre compone una copertina poco pratica e anche brutta.
il secondo, molto più lungo, (Link2) non utilizza praticamente attrezzi specifici (solo due morsetti), e pur commettendo parecchi errori, unisce i fogli, sempre sparsi, in modo più corretto, ma impiega troppa colla e troppo densa, e compone una copertina in similpelle che non gli durerà molto dato che la costruisce direttamente sul libro, il che la rende piuttosto raffazzonata, piena vuoti e di tagli. È come se un sarto cucisse l'abito addosso al cliente: non si fa.
Quelli che seguono ora sono sette video di una legatura completa eseguita come si deve e da persona esperta.
Anche se non rappresenta proprio tutti i passaggi, ad esempio lascia i tagli intonsi e applica gli angoli nascosti che chiama «punte cieche», illustra cosa comporta il cucire un libro da zero: Link3.1 - Link3.2 - Link3.3 - Link3.4 - Link3.5 - Link3.6 - Link3.7
Fine (...forse). ciao, sandro
Formato del Libro
Anticamente il Formato dei libri era determinato dal numero di piegature a cui era sottoposto il foglio stampato prima della legatura, e cioè al numero di pagine stampate presenti sulla stessa facciata del foglio. Oggi è una misura convenzionale per indicare le dimensioni di uno stampato. Aggiungo anche del testo (riadattato/riassemblato), principalmente estratto da quanto esposto qui: Link e qui: Link
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Formato:
- atlante (o in piano) - altezza: più di 50 cm, poco usato
- in folio - altezza: più di 38 cm - (nessuna o una sola piegatura)
- in 4° - altezza: da 28 a 38 cm - (due piegature)
- in 8° - altezza: da 20 a 28 cm - (tre piegature)
- in 12° - altezza: da 20 a 24 cm, poco usato
- in 16° - altezza: da 15 a 20 cm - (quattro piegature)
- in 18° - altezza: da 15 a 17,5 cm, poco usato
- in 24° - altezza: da 10 a 15 cm - (piegature parallele)
- in 28° - altezza: da 10 a 12,5 cm, poco usato
- in 32° - altezza: meno di 10 cm
Ho anche trovato dei video che possono essere d'aiuto per capire come fare, anche se…..
nel primo (Link1) utilizzando un minimo di attrezzatura (il pennello è ridicolo) lega dei fogli sparsi (tipo fotocopie), ma, secondo me in maniera poco solida/duratura, inoltre compone una copertina poco pratica e anche brutta.
il secondo, molto più lungo, (Link2) non utilizza praticamente attrezzi specifici (solo due morsetti), e pur commettendo parecchi errori, unisce i fogli, sempre sparsi, in modo più corretto, ma impiega troppa colla e troppo densa, e compone una copertina in similpelle che non gli durerà molto dato che la costruisce direttamente sul libro, il che la rende piuttosto raffazzonata, piena vuoti e di tagli. È come se un sarto cucisse l'abito addosso al cliente: non si fa.
Quelli che seguono ora sono sette video di una legatura completa eseguita come si deve e da persona esperta.
Anche se non rappresenta proprio tutti i passaggi, ad esempio lascia i tagli intonsi e applica gli angoli nascosti che chiama «punte cieche», illustra cosa comporta il cucire un libro da zero: Link3.1 - Link3.2 - Link3.3 - Link3.4 - Link3.5 - Link3.6 - Link3.7
Fine (...forse). ciao, sandro
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Sistemi di rilegatura (in casa)
Ciao a tutti, riapro questa vecchia discussione perchè ho trovato questo VIDEO che merita di essere guardato. Buona visione, ciao, sandro
PS: Per i possibili non interessati, mostra la Legatura Massiccia, Tipo Medievale, di un quaderno/diario/.......quello che si vuole
PS: Per i possibili non interessati, mostra la Legatura Massiccia, Tipo Medievale, di un quaderno/diario/.......quello che si vuole
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che meraviglia! .. non ci provo neanche ..
Luca
fifty(five) years after
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Che bell’argomento. Io sono una frana a partire dalla miscela colla/acqua
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ecco, adesso ho desiderio di possedere un tot di attrezzatura che mi manca.
e poi mi manca l'apposito aiutante, senza l'aiutante non si può fare nulla
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Tralasciando il fatto che nel video vengono utilizzati alcuni aggeggi particolari: la trottola avvolgi spago e le schede quadrate SimulTelaioTessile, più altri orpelli da FaiDaTe, per il resto, avendo un po' di manualità, e qualche utensile, sempre da FaiDaTe, gli attrezzi da legatore si possono (far) costruire abbastanza facilmente (un famigliare, un moroso, un marito, un amico.....).
Io (parlo di tanti anni fa), con poche risorse, costruii il torchio, il castelletto (rifilatore) e il telaio per cucire nonché vari attrezzini tipo pieghetta in osso, sfibra spago, seghetto dedicato, ecc. Sono cose che negli anni ho utilizzato raramente, ma, mi piace sapere che in caso di necessità le ho.
Ok per costruire gli attrezzi, poi è inutile. ciao, sandro
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Le tavolette per tessere le ho già, e sono facilissime da fare, basta del cartoncino sottile, delle carte da gioco sacrificabili o qualche altro materiale del genere (e quando non sono in uso ci stanno tranquillamente in qualunque cassetto).ooti ha scritto: ↑lunedì 25 gennaio 2021, 22:27 Tralasciando il fatto che nel video vengono utilizzati alcuni aggeggi particolari: la trottola avvolgi spago e le schede quadrate SimulTelaioTessile, più altri orpelli da FaiDaTe, per il resto, avendo un po' di manualità, e qualche utensile, sempre da FaiDaTe, gli attrezzi da legatore si possono (far) costruire abbastanza facilmente (un famigliare, un moroso, un marito, un amico.....).
Il problema dell'altra attrezzatura è che occupa spazio (e che costruirla richiede attrezzatura che occupa spazio), e vivendo in appartamento non è facile dedicarne a cose che si sa che si userà solo una volta ogni tanto.
no, no, intendo l'aiutante a quattro zampe