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La caratteristica particolare di questo inchiostro è che, come riportato nella confezione, si tratta di un inchiostro evidenziatore, caratteristica praticamente unica per un inchiostro stilografico. Unico colore disponibile, almeno al momento, il giallo.
Benché io appartenga a quella corrente di pensiero che considera l’uso di sottolineature ed evidenziatore su un libro un sintomo di barbara violenza (beh, diciamo più semplicemente che trovo che la pratica li rovini per un successivo uso altrui, per cui non la apprezzo per niente), esistono altri casi in cui l’uso di un evindenziatore mi risulta utile (per liste, lettere, ecc.) per cui la possibilità di poterlo usare con una stilografica mi ha attratto immediatamente ed ho comprato all’istante una boccetta dello stesso.
Per fare una prova di utilizzo ho scelto uno dei casi più difficili, usandolo per l’evidenziazione di un testo scritto con un’altra stilografica ed con un inchiostro diverso (in questo caso un seppia Havane Ink della Waterman).
Test di scrittura
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La penna usata per l’inchiostro è una Pilot Custom 94 con pennino tagliato e flusso molto copioso. La carta usata proviene da un blocco Bristol Blasetti. Nonostante la scansione non renda minimamente l’effetto di fluorescenza del colore giallo, che qui è praticamente scomparso, ma assolutamente evidente nell’originale, come si può notare le sottolineature sono efficaci e l’inchiostro risulta ben trasparente e molto evidente anche nel riempimento dei quadretti.
Sono rimasto anche piacevolmente stupito, nonostante l’uso molto brutale (vari passaggi con flusso abbondante) sopra ad una scrittura relativamente fresca, dalla ridotta dispersione causata sulla scrittura precedente, che era stata effettuata non più di una mezz’ora prima.
In conclusione devo riconoscere, nonostante un po’ di scetticismo iniziale, che questo inchiostro svolge il suo mestiere di evidenziatore in maniera egregia, senza coprire le scritte, e che quando usato su una normale stampa non presente alcuna diffusione del tratto sottostante e si comporta sempre in maniera più che adeguata.
L’unico dubbio che può restare è riguardo la sua persistenza, comunque meno importante, per il tipo di uso, rispetto ad un inchiostro ordinario. Questa comunque si potrà verificare solo su tempi molto più lunghi di quelli che possono essere coperti da questa recensione.
L’unica preoccupazione è invece riguardo la stabilità in termini di eventuali depositi, discriminante per capirne la possibilità di utilizzo su penne antiche, cosa che per ora non mi sono arrischiato a fare, usando una penna moderna. Ma anche questo si potrà vedere soltanto col passare del tempo.
Simone
PS per le immagini in alta risulozione potete usare la versione sul blog.