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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Consiglio nuovo acquisto stilografico
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Consiglio nuovo acquisto stilografico
Buonasera,
in questi giorni, sto pensando di aggiungere una nuova stilografica alla collezione. Essendo un po' deluso da Pelikan M1000 (nonostante ne abbia ordinate due, entrambe presentavano i medesimi difetti, pennino non centrato sull'alimentatore e righe verde, nel punto di congiunzione, non tagliate perfettamente), vorrei una Stilografica che fosse "tendenzialmente esente da difetti di questo tipo". Ora, so benissimo che è tecnicamente impossibile che ciò si avveri, ma è un modo per sintetizzare vari aspetti che vorrei ritrovare. Mi affascinano molto le moderne YardOLed oppure Onoto (seppure legga commenti a volte discordanti dall'essere perfette) ma non saprei. Chi mi può dare suggentimenti? Grazie mille
in questi giorni, sto pensando di aggiungere una nuova stilografica alla collezione. Essendo un po' deluso da Pelikan M1000 (nonostante ne abbia ordinate due, entrambe presentavano i medesimi difetti, pennino non centrato sull'alimentatore e righe verde, nel punto di congiunzione, non tagliate perfettamente), vorrei una Stilografica che fosse "tendenzialmente esente da difetti di questo tipo". Ora, so benissimo che è tecnicamente impossibile che ciò si avveri, ma è un modo per sintetizzare vari aspetti che vorrei ritrovare. Mi affascinano molto le moderne YardOLed oppure Onoto (seppure legga commenti a volte discordanti dall'essere perfette) ma non saprei. Chi mi può dare suggentimenti? Grazie mille
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Una giapponese ? Pilot Justus.WallaceM ha scritto: ↑giovedì 17 ottobre 2019, 20:58 Buonasera,
in questi giorni, sto pensando di aggiungere una nuova stilografica alla collezione. Essendo un po' deluso da Pelikan M1000 (nonostante ne abbia ordinate due, entrambe presentavano i medesimi difetti, pennino non centrato sull'alimentatore e righe verde, nel punto di congiunzione, non tagliate perfettamente), vorrei una Stilografica che fosse "tendenzialmente esente da difetti di questo tipo". Ora, so benissimo che è tecnicamente impossibile che ciò si avveri, ma è un modo per sintetizzare vari aspetti che vorrei ritrovare. Mi affascinano molto le moderne YardOLed oppure Onoto (seppure legga commenti a volte discordanti dall'essere perfette) ma non saprei. Chi mi può dare suggentimenti? Grazie mille
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Consiglio nuovo acquisto stilograficoè
Mmm strano la mia m1000 va benissimo ...assistenza pelikan è una delle migliori !WallaceM ha scritto: ↑giovedì 17 ottobre 2019, 20:58 Buonasera,
in questi giorni, sto pensando di aggiungere una nuova stilografica alla collezione. Essendo un po' deluso da Pelikan M1000 (nonostante ne abbia ordinate due, entrambe presentavano i medesimi difetti, pennino non centrato sull'alimentatore e righe verde, nel punto di congiunzione, non tagliate perfettamente), vorrei una Stilografica che fosse "tendenzialmente esente da difetti di questo tipo". Ora, so benissimo che è tecnicamente impossibile che ciò si avveri, ma è un modo per sintetizzare vari aspetti che vorrei ritrovare. Mi affascinano molto le moderne YardOLed oppure Onoto (seppure legga commenti a volte discordanti dall'essere perfette) ma non saprei. Chi mi può dare suggentimenti? Grazie mille
Se vuoi una penna sullo stesso stile oversize ti posso consigliare un OMAS 360 se riesci a trovarla oppure una mB149
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Di M1000 ne ho una in assitenza perché il pennino emette un "cling" così ne ho presa un'altra ma pennino non centrato sull'alimentatore e striature tagliate non benissimo, richiesta sostituzione..stessa identica situazione. Vabbè Pelikan non ha da essere e così mi intrigavano le inglesi
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Bhe onoto come tradizione ne ha da vendere e le penne sono stupende Però i prezzi sono altissimi non ne ho mai vista una dal vivo quindi non so consigliartiWallaceM ha scritto: ↑sabato 19 ottobre 2019, 0:32 Di M1000 ne ho una in assitenza perché il pennino emette un "cling" così ne ho presa un'altra ma pennino non centrato sull'alimentatore e striature tagliate non benissimo, richiesta sostituzione..stessa identica situazione. Vabbè Pelikan non ha da essere e così mi intrigavano le inglesi
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Della Yard o Led che ne pensate?
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Che questo tipo di penne è meglio comprarle vintage...almeno hanno un senso.
Hai visto in casa Aurora ?
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In mio parere sinceramente non mi piacciono ... non hanno nulla di speciale! La viceroy standard costa circa 1000€ ed è a cartucce / converter !
Questa è la mia personale opinione poi se vuoi una penna inglese è un altro discorso ma con 1000€ puoi prenderne di molto meglio... a volte basta guardarsi qui in Italia guarda le Armando Simoni e poi fammi sapere ( la gladiatore è pazzesca)
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Ehh...si. Queste sono davvero belle.king91 ha scritto: ↑sabato 19 ottobre 2019, 18:05In mio parere sinceramente non mi piacciono ... non hanno nulla di speciale! La viceroy standard costa circa 1000€ ed è a cartucce / converter !
Questa è la mia personale opinione poi se vuoi una penna inglese è un altro discorso ma con 1000€ puoi prenderne di molto meglio... a volte basta guardarsi qui in Italia guarda le Armando Simoni e poi fammi sapere ( la gladiatore è pazzesca)
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Io non ho mai provato una Yard O' Led però il fatto che le penne di questa marca siano in argento massiccio per me è un grandissimo vantaggio Di certo non spenderei mai 1000€ per una plastica Arco o una resina preziosa, sia essa di Montblanc o realizzata da Pelikan. Alla fine la plastica è plastica qualunque nome o fantomatica proprietà le si attribuisca, l'argento è ben altra cosa ed ha un valore intrinseco reale. Io comprerei, con quel bel gruzzoletto, una Aurora 88 in argento massiccio oppure una Sailor 1911 sempre in argento massiccio (vista al penshow di Milano 2019). Sottolinea che una Aurora 98 in argento può essere acquistata a molto meno di tutte quelle penne di plastica tanto blasonate. Tra le altre cose per me il pistone non è superiore al converter, soprattutto perché quando si rompe il converter basta comprarne un altro. Se si rompe il pistone beh auguri
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Bisogna considerare però che l'argento NON E' oro, oggi la quotazione dell'argento è 50 centesimi al grammo, mentre l'oro è quotato circa 43 euro al grammo. un rapporto di quasi 1 a 100!Lamy ha scritto: ↑sabato 19 ottobre 2019, 19:16 Io non ho mai provato una Yard O' Led però il fatto che le penne di questa marca siano in argento massiccio per me è un grandissimo vantaggio Di certo non spenderei mai 1000€ per una plastica Arco o una resina preziosa, sia essa di Montblanc o realizzata da Pelikan. Alla fine la plastica è plastica qualunque nome o fantomatica proprietà le si attribuisca, l'argento è ben altra cosa ed ha un valore intrinseco reale. Io comprerei, con quel bel gruzzoletto, una Aurora 88 in argento massiccio oppure una Sailor 1911 sempre in argento massiccio (vista al penshow di Milano 2019). Sottolinea che una Aurora 98 in argento può essere acquistata a molto meno di tutte quelle penne di plastica tanto blasonate. Tra le altre cose per me il pistone non è superiore al converter, soprattutto perché quando si rompe il converter basta comprarne un altro. Se si rompe il pistone beh auguri
Questo significa che una penna che pesa 30 -40 grammi, anche se fosse tutta in argento varrebbe a peso 20 euro.
Normalmente quel che fa salire un la quotazione dell'argento al dettaglio è la sua lavorazione, se eseguita a mano al cesello oppure a sbalzo.
Tutto sommato il prezzo della materia non si discosta poi tanto dalle resine "preziose", considerandolo in rapporto al costo di 1000 euro della penna... Direi che anche in questo caso non si paga il valore intrinseco, ma il lusso che l'oggetto rappresenta.
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Insomma la Lamy lo ripara, la Pelikan lo ripara e per dire i primi due che mi vengono in mente, se non lo riparano loro ci sono dei riparatori che possono metterci mano (anche qui ne abbiamo) e quindi ci sono i professionisti della riparazione vera e propria.
Poi non sto discutendo sul fatto che questo sia superiore a quello eh.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Concordo con astrolux al cento x cento... L argento oggi non vale più di qualche celluloide o resina impreziosita, ormai è L oggetto in quanto tale che rappresenta un costo.
D’altronde come ho scritto spesso una maglia Gucci costa tanto perché è Gucci quando potrebbe costare benissimo come una maglietta di Zara.
Tralasciando sempre le sempre solite discussioni, non sono di nuovo d’ accordo su quanto detto sul converter: piston filler tutta la vita!. A prescindere dalla penna che si acquista il pistone possiede sempre un tipo di fascino e di lavorazione maggiore nella struttura e ideazione della penna che un semplice pezzo di plastica con una siringa.non voglio sminuire il converter ( ne ho tante )ma questo secondo me accresce il valore della penna. Poi la maggior parte delle penne hanno assistenza!
P.S : Basta pensare sempre tutte le volte che si acquista una penna al quando“ si romperà “ un po’ di ottimismo signori
A presto
D’altronde come ho scritto spesso una maglia Gucci costa tanto perché è Gucci quando potrebbe costare benissimo come una maglietta di Zara.
Tralasciando sempre le sempre solite discussioni, non sono di nuovo d’ accordo su quanto detto sul converter: piston filler tutta la vita!. A prescindere dalla penna che si acquista il pistone possiede sempre un tipo di fascino e di lavorazione maggiore nella struttura e ideazione della penna che un semplice pezzo di plastica con una siringa.non voglio sminuire il converter ( ne ho tante )ma questo secondo me accresce il valore della penna. Poi la maggior parte delle penne hanno assistenza!
P.S : Basta pensare sempre tutte le volte che si acquista una penna al quando“ si romperà “ un po’ di ottimismo signori
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Tanto per non fare nomi, quando Delta cominciò la produzione di stilografiche lo fece con penne in argento massiccio e pennino in acciaio.
Lo spirito era, allora, di produrre una penna in materiale ritenuto dai più nobile, ma senza grande anima. Oggi nessuno si ricorda più di questa tipologia di penne da gioielleria. Tutti gli appassionati conoscono invece questa, che non è in plastica ma in celluloide. SalutiGiorgio
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Alla mia prima comunione, credo fosse verso la metà del giurassico , cioè negli anni 70; ricevetti in dono, alcune penne biro in argento (finite chissà dove), erano simbolo di un ritrovato benessere che tendeva ad impreziosire anche gli oggetti di uso comune.Giorgio1955 ha scritto: ↑domenica 20 ottobre 2019, 7:00 Tanto per non fare nomi, quando Delta cominciò la produzione di stilografiche lo fece con penne in argento massiccio e pennino in acciaio.Delta.jpg Lo spirito era, allora, di produrre una penna in materiale ritenuto dai più nobile, ma senza grande anima. Oggi nessuno si ricorda più di questa tipologia di penne da gioielleria. Tutti gli appassionati conoscono invece questa, che non è in plastica ma in celluloide. Omas.jpg Saluti
Fu un grande ritorno all'argento, nei monili, nei servizi da tavola, nelle cornici delle foto. Un preludio al sogno edonistico degli anni 80, con l'apoteosi dell'oro. Oggi ci siamo scoperti minimalisti, con la modesta sobrietà dell'acciaio e della plastica, oppure forse siamo ad un punto in cui le risorse scarseggiano e qualcuno ha cominciato a rastrellare il nobile metallo, facendone schizzare le quotazioni....in previsione di tempi più duri.
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