Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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The Man in the High Castle
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The Man in the High Castle
Salve a tutti,
per chi non lo conoscesse, questo titolo è riferito ad un libro di Philip K. Dick che parla di un futuro alternativo dove la seconda guerra mondiale fu vinta dalle forze dell'asse.
Riguardando la mia collezione di penne ed in generale vedendo le produzioni stilografiche odierne (ultimi 10 anni), ho quasi l'impressione di vivere in questa visione alternativa della storia. Al di fuori delle case italiane, tedesche e giapponesi mi sembra che nessuna delle nazioni "alleate" riesca ad imporre i propri prodotti come un tempo (vedi parker, waterman, shaeffer...) quasi che siano ormai considerate solo per le belle penne dei tempi che furono.
Probabilmente è solo l'impressione che mi son fatto dell'andamento del mercato nel vecchio continente.
Voi che ne pensate?
N.B. questa riflessione è basata su penne non scolastiche o entry level (e quindi esclude la marea di penne cinesi).
per chi non lo conoscesse, questo titolo è riferito ad un libro di Philip K. Dick che parla di un futuro alternativo dove la seconda guerra mondiale fu vinta dalle forze dell'asse.
Riguardando la mia collezione di penne ed in generale vedendo le produzioni stilografiche odierne (ultimi 10 anni), ho quasi l'impressione di vivere in questa visione alternativa della storia. Al di fuori delle case italiane, tedesche e giapponesi mi sembra che nessuna delle nazioni "alleate" riesca ad imporre i propri prodotti come un tempo (vedi parker, waterman, shaeffer...) quasi che siano ormai considerate solo per le belle penne dei tempi che furono.
Probabilmente è solo l'impressione che mi son fatto dell'andamento del mercato nel vecchio continente.
Voi che ne pensate?
N.B. questa riflessione è basata su penne non scolastiche o entry level (e quindi esclude la marea di penne cinesi).
The Man in the High Castle
Le mie stilografiche, escludendo quelle in vendita o che venderò, provengono tutte dalla Germania o dal Giappone. I marchi italiani si interessano solo al lusso e propongono penne di basso valore a prezzi esagerati, le case americane ormai sono giunte al capolinea e non se le calcola nessuno e gli inglesi hanno delocalizzato perciò rimangono ben pochi paesi ove rivolgere il proprio sguardo per trovare una bella penna stilografica dal prezzo onesto. Questi paesi sono appunto la Germania ed il Giappone, soprattutto quest'ultimo. Finché avremo produttori di soprammobili come Montegrappa e Visconti o produttori di ottime penne a prezzi esagerati (leggasi Aurora) sarà così.
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e soprattutto la Ferrari non fa utilitarie .Lamy ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 19:21 Le mie stilografiche, escludendo quelle in vendita o che venderò, provengono tutte dalla Germania o dal Giappone. I marchi italiani si interessano solo al lusso e propongono penne di basso valore a prezzi esagerati, le case americane ormai sono giunte al capolinea e non se le calcola nessuno e gli inglesi hanno delocalizzato perciò rimangono ben pochi paesi ove rivolgere il proprio sguardo per trovare una bella penna stilografica dal prezzo onesto. Questi paesi sono appunto la Germania ed il Giappone, soprattutto quest'ultimo. Finché avremo produttori di soprammobili come Montegrappa e Visconti o produttori di ottime penne a prezzi esagerati (leggasi Aurora) sarà così.
Ultima modifica di Normie il martedì 1 ottobre 2019, 22:40, modificato 1 volta in totale.
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The Man in the High Castle
L'andamento del mercato dice che si vendono sempre meno penne ma sempre più costose. Vedo messi meglio i produttori di penne da 300 euro che quelli da 20, a mio modesto avviso.
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The Man in the High Castle
Non so dir nulla sulla questione ma il titolo e l'autore del libro sono da me molto apprezzati
Enrica
"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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Il titolo del romanzo fu tradutto nella versione Italiana come "La svastica sul sole".
Forse solo Waterman ha detto ancora qualcosa nel mondo delle stilografiche...
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Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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A meno delle cinesi, quelle mi sa che tirano su un sacco di soldi con penne da pochi euroInvernomuto ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 20:19 L'andamento del mercato dice che si vendono sempre meno penne ma sempre più costose. Vedo messi meglio i produttori di penne da 300 euro che quelli da 20, a mio modesto avviso.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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The Man in the High Castle
Non conosco il mercato delle penne cinesi, quello che ho letto è che le previsioni sono di un mercato delle stilografiche (globale) che vedrà un fatturato in crescita ma con sempre meno penne vendute. In questo senso mi azzardo ad affermare che - in questo contesto di mercato - conviene avere un nome affermato (brand), prestigioso, che ti consente di vendere poche penne 500-1000 euro, piuttosto che avere magazzini pieni di penne anonime da pochi $, dove per guadagnare devi fare grossi numeri ma sei in contrasto con altri tantissimi produttori (tra cui cinesi).HoodedNib ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 21:36A meno delle cinesi, quelle mi sa che tirano su un sacco di soldi con penne da pochi euroInvernomuto ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 20:19 L'andamento del mercato dice che si vendono sempre meno penne ma sempre più costose. Vedo messi meglio i produttori di penne da 300 euro che quelli da 20, a mio modesto avviso.
Ma ribadisco che sono mie considerazioni basate sulle mie letture sulla "salute" del mercato stilografico, non ho la pretesa di avere la verità in tasca.
- Gargaros
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Accidenti, c'hai un dente avvelenatissimo!Lamy ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 19:21 Le mie stilografiche, escludendo quelle in vendita o che venderò, provengono tutte dalla Germania o dal Giappone. I marchi italiani si interessano solo al lusso e propongono penne di basso valore a prezzi esagerati, le case americane ormai sono giunte al capolinea e non se le calcola nessuno e gli inglesi hanno delocalizzato perciò rimangono ben pochi paesi ove rivolgere il proprio sguardo per trovare una bella penna stilografica dal prezzo onesto. Questi paesi sono appunto la Germania ed il Giappone, soprattutto quest'ultimo. Finché avremo produttori di soprammobili come Montegrappa e Visconti o produttori di ottime penne a prezzi esagerati (leggasi Aurora) sarà così.

Per buona metà però capisco questa rabbia. La capisco, ma non la condivido.
Comunque Monteverde fa anche penne economiche. Mi sembra che pure Aurora ha un modello di fascia bassa. Navigando nei negozi online ho visto anche altre penne itagliane a prezzi da poracci. Non farei di tutta l'erba un fascio...
The Man in the High Castle
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Per non parlare di quel tronco di pino di Rufus Sewell nella riduzione seriale di Amazon Prime...AinNithael ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 20:28 Non so dir nulla sulla questione ma il titolo e l'autore del libro sono da me molto apprezzati
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Felice di averti fatto tornare in mente pensieri felici
