E' vero! Anche perché con pochi euro in più (non tanti, 3 o 4) si comprano penne di ben altra robustezza. E' che la Preppy è unica nel suo genere.
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E' vero! Anche perché con pochi euro in più (non tanti, 3 o 4) si comprano penne di ben altra robustezza. E' che la Preppy è unica nel suo genere.
No, sulle altre penne con pennino a slitta non vanno, le Preppy sono progettate per cambiare facilmente il gruppo scrivente con varie alternative. L'unica, al momento, se si vuole un pennino davvero fine e un corpo un po' robusto, è prendere una Plaisir, a un prezzo comunque diverso, ed eventualmente piazzarci un pennino 0,2 della Preppy, ammesso che non esistano le Plaisir già col pennino 0,2. Chi vuole i fini veri non ha alternative reali, a quel prezzo.
+1, sottoscrivo.Monet63 ha scritto: ↑martedì 17 settembre 2019, 14:45 Lo dico da un po', anche se pure io ho comprato alcune cinesi: oggi non ha più senso comprare quella roba. Con pochi euro (spesso ben sotto i 10 euro) si ottengono ottime scolastiche da Platinum, Pelikan, Faber Castell, Online, Schenider, etc, e ognuna con un suo vero carattere: una Faber Castell School (circa 6 euro) è molto diversa da una Schneider Smart (altra eccellente stilografica da 6 euro), ed entrambe sono diverse da un'altra eccellente Online Campus (che monta gli stessi gruppi scrittura delle Kaweco Sport). Tutte, indistintamente, forniscono un'esperienza di scrittura molto piacevole, ancorché peculiare.
Le Preppy meriterebbero un argomento a parte, ma se ne è parlato così tanto in giro che non ha senso scriverne qui.
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Ecco: "regolarità" è il termine che avrei usato anche io, perché - almeno nella mia esperienza proprio con i due modelli che citi - è la parola che spiega esattamente ciò che succedeva.Invernomuto ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2019, 14:41 Non sono assolutamente un esperto, ma lato scrittura non sento le stesse sensazioni di fluidità e di regolarità che mi da una economicissima Plaisir pagata 13 euro su Amazon...
Sul punto 2) la parafrasi è che copiano gli altri produttori (non solo occidentali, ma pure altri produttori cinesi che provano ad avere idee originali) con imitazioni pure e semplice fregandosene di qualunque accordo e normativa sul commercio internazionale. Tanto da loro vale tutto. Francamente andare a finanziare questo sistema mi crea qualche problema di coscienza.Stilo80 ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 9:16
Le uniche critiche che sento di dover fare alle cinesi sono:
1) la scarsa se non assente produzione di pennini dal B in su (in alcuni casi risolvibile con JoWo.
2) la minor inventiva e originalità delle livree anche se stanno iniziando da poco a produrre penne che non siano imitazioni delle occidentali
3) il tempo che impiegano ad arrivare (visto il prezzo e le spese di spedizione direi che posso aspettare)
Questo secondo la mia modestissima esperienza. Evidentemente sono stato molto fortunato con i miei arrivi.
Non ho certamente il tuo livello di sofisticazione, recentemente, complice anche il forum, ho acquistato po’ di penne stilografiche (per lo più nella fascia 10-40 euro) e sto sperimentando qualche inchiostro (l’ultimo arrivo, consigliato qui, è il Serenity Blue della Waterman con cui mi trovo non bene ma benissimo). Ultimamente ho 4-5 penne che tengo inchiostrate e che cerco di utilizzare: una TWSBI Eco, una TWSBI Diamond 580, una Noodler’s Ahab e due Plaisir (una F e una M), con il loro convertitore.Monet63 ha scritto: ↑domenica 29 settembre 2019, 14:53 Ecco: "regolarità" è il termine che avrei usato anche io, perché - almeno nella mia esperienza proprio con i due modelli che citi - è la parola che spiega esattamente ciò che succedeva.
Le Plaisir, che, intendiamoci, possono piacere o meno, hanno lo stesso gruppo scrittura delle Preppy e di un altro modello che sta per uscire proprio in questi giorni, a metà strada tra Preppy e Plaisir. Come per tutte le penne vanno meglio con taluni inchiostri piuttosto che con talaltri, ma la regolarità di scrittura è indiscutibile. Un esempio: avete mai provato una Preppy 0,3 (o 0,2) caricata con il Rohrer Verdigris, o il BlueBlack di Noodler's? O ancora: lo sapete che la Preppy 0,2 (e sorelle) è l'unica penna economica con la quale è possibile usare inchiostri davvero ostici, come il Noodler's Bad Blue Heron?
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Si, ma la statistica è ininfluente quando un utilizzatore si trova così bene. Voglio dire: ok tutto, ma se mi trovo bene, e preferisco la Plaisir ad altro, ci scrivo decine di taccuini, altro che esperienza limitata.Invernomuto ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 17:11 Per una penna scolastica sub 20 euro (considerando il convertitore), sono abbastanza sorpreso, poi ovviamente è la mia limitatissima esperienza e non è statisticamente significativa![]()
Veramente pensavo che il Serenity Blue fosse già molto scorrevole, l'avevo preso apposta per rimpiazzare il Pelikan 4001. Proverò senz'altro quello che mi hai indicato tu, grazie mille per il suggerimento.
L unica penna cinese che ho comprato è la jinhao 159 giusto così per provarla ... e sinceramente penso sia la prima e ultima ! Nonostante sia una ottima penna per il prezzo di 5 €...Pelikanino ha scritto: ↑martedì 17 settembre 2019, 10:29 Lancio un appello a tutti:
basta con questi cessi cinesi da una manciata di euro: la dobbiamo smettere di farci del male da soli.
L'ultima grande amarezza: ho preso una Moonman C1, la loro ultima eyedropper. Sembrava una penna ottima. Peccato che ieri nel prenderla in mano ho scoperto che perdeva inchiostro di brutto (ovviamente me ne sono accorto perché mi sono ritrovato le dita blu).
E non sto parlando di una penna da 2 euro, ma di una che ho pagato quasi 30 euro ().
Vogliamo spendere una sciocchezza e avere una penna "usa e getta" che possiamo usare in ufficio o a scuola come se fossero delle penne a sfera da supermercato? Ci sono la V-pen della Pilot e la Preppy della Platinum: sono 2 stilografiche che costano pochissimo e scrivono benissimo.
Ok, ho chiuso con lo sfogo. Ciao![]()
Ma infatti secondo me occorrerebbe almeno distinguere fra penne cinesi (che, se fatte bene, non costano 2$) e le "cinesate". Presumo l'autore dell'intervento si riferisse a queste ultime.aferrarini ha scritto: ↑martedì 1 ottobre 2019, 21:48 Qualche penna discreta come qualità la sta sfornando anche la Cina. Penbbs ad esempio è marchio che sforna penne interessanti e di buona qualità che scrivono molto bene. Non costano certo 5 euro ma si comprano con meno di una trentina. Ne ho presentate alcune in un altro post. Poi, possono piacere o meno, ma fatevi un giro sul loro store ufficiale per farvi un'idea... Nb: non ho nessuna affiliazione con il marchio e al lavoro preferisco usare penne più discrete come lamy 2000, platinum, ecc. Ma a casa uso molto spesso queste cinesine