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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Lancio un appello: basta con le cinesi economiche
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Lancio un appello: basta con le cinesi economiche
In tema di qualità delle penne cinesi ho un'esperienza diversa anche dopo svariati mesi di utilizzo. Al momento ho:
Jinhao X750 Lava Red (scrive meglio il pennino originale del JoWo italico che mi è arrivato, anche se penso per un tema di flusso dell'alimentatore non destinato a un pennino così esigente), Pali 013 (davvero ottima vacuum filler), Caliarts Ego (a stantuffo con tanto di pennino di ricambio e chiave per smontare il pistone), diverse Jinhao 616, Wing Sung 3008 (a stantuffo), Jinhao 51A coffee.
Sul tema dello sfruttamento dei lavoratori i sindacati mi risulta abbiano preso piede da tempo in Cina e stando a questo video il governo cinese pare finanzi l'esportazione: https://youtu.be/YFZEBuNITZQ
Ho avuto problemi col controllo qualità di diverse blasonate Marche italiane che si ostinano a dotare di pennini Bock (non più quelli di un tempo in termini di numerosità d'incidenza di pennini fallati nella vasta produzione). Alcuni casi di esempio qui: https://youtu.be/b1EqS8tZ_aY e qui: https://youtu.be/QA3fSXt9PH0 (su questo secondo caso forse ho trovato dietro consiglio di un amico la soluzione ma è un aggirare un problema che c'e).
Le uniche critiche che sento di dover fare alle cinesi sono:
1) la scarsa se non assente produzione di pennini dal B in su (in alcuni casi risolvibile con JoWo.
2) la minor inventiva e originalità delle livree anche se stanno iniziando da poco a produrre penne che non siano imitazioni delle occidentali
3) il tempo che impiegano ad arrivare (visto il prezzo e le spese di spedizione direi che posso aspettare)
Questo secondo la mia modestissima esperienza. Evidentemente sono stato molto fortunato con i miei arrivi.
Jinhao X750 Lava Red (scrive meglio il pennino originale del JoWo italico che mi è arrivato, anche se penso per un tema di flusso dell'alimentatore non destinato a un pennino così esigente), Pali 013 (davvero ottima vacuum filler), Caliarts Ego (a stantuffo con tanto di pennino di ricambio e chiave per smontare il pistone), diverse Jinhao 616, Wing Sung 3008 (a stantuffo), Jinhao 51A coffee.
Sul tema dello sfruttamento dei lavoratori i sindacati mi risulta abbiano preso piede da tempo in Cina e stando a questo video il governo cinese pare finanzi l'esportazione: https://youtu.be/YFZEBuNITZQ
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1) la scarsa se non assente produzione di pennini dal B in su (in alcuni casi risolvibile con JoWo.
2) la minor inventiva e originalità delle livree anche se stanno iniziando da poco a produrre penne che non siano imitazioni delle occidentali
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Lancio un appello: basta con le cinesi economiche
Il problema delle scolastiche europee a buon mercato è uno solo: scrivono come un pennarello.
Io sono un estimatore di due tipi di pennini: italico e cinese (EF? EEF? Boh!)
Quando il nostro medio diventerà in linea con la grandezza di scrittura di una comune penna a sfera, allora forse smetterò di importare penne cinesi.
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Beh, mica tanto...sciumbasci ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 11:37 Il problema delle scolastiche europee a buon mercato è uno solo: scrivono come un pennarello.
Io sono un estimatore di due tipi di pennini: italico e cinese (EF? EEF? Boh!)
Quando il nostro medio diventerà in linea con la grandezza di scrittura di una comune penna a sfera, allora forse smetterò di importare penne cinesi.
Dando per scontato che non usi inchiostri troppo penetranti su carte troppo assorbenti (nel qual caso i pennini c'entrerebbero poco) i pennini recentemente montati sulle Kaweco sono molto fini, anche la misura M, del tutto confrontabile con le giapponesi; questo per me è stato un vero problema, perché cercavo un M "vero" sulla mia Dia, che poi ho effettivamente trovato (usato, vecchio tipo, M europeo vero).
Le Online montano due tipi principali di pennini misura M, uno col foro di sfiato e uno senza. Quelli col foro di sfiato sono più che altro una misura F, mentre quelli senza foro di sfiato producono un tratto analogo a quello di una Bic Cristal.
Io non so che scolastiche europee abbia usato tu, ma personalmente, per avere un tratto davvero corposo, ho dovuto comprare una Schneider ID con pennino B, e anche in quel caso, niente effetto pennarello.
Ovvio che se usi un inchiostro molto penetrante su carte porose, le misure sballano moltissimo.
E in ogni caso, se ti trovi bene con le cinesi, non vedo il motivo di non comprarle e usarle. Io ho alcune Wing Sung 3008, prese solo per il prezzo e perché me ne servivano alcune a pistone da tenere sempre cariche, che finora stanno andando benissimo.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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......concordo!francoiacc ha scritto: ↑martedì 17 settembre 2019, 22:13 Ma dai, che cosa sconvolgente, ora mi tocca comprarne una nera ed una arancio e ci faccio una bella Jingway
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Da inesperto in fase di inculturazione, rimango basito per l'entusiasmo di alcuni iscritti al forum nei confronti di oggetti di minimo valore, non tanto pecuniario quanto materiale, estetico, qualitativo in genere. Sempre che la gran parte della produzione di penne stilografiche, eccezion fatta forse per quelle meno originali, destinate all'esibizione sulla scrivania, sia un vero bidone (perdonate il termine ma credo sia efficace). Allora che dire? Sentendosi vittime di un raggiro decade ogni entusiasmo.
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Personalmente, raccolgo l'appello e ti appoggio incondizionatamente. L'unica cinese che ho avuto per le mani (perché passatami da un amico, non certo perché acquistata) ha rivelato un difetto grave di progettazione e/o di fabbricazione, che impedisce l'inserimento di una cartuccia di scorta. Esperienza descritta qui: viewtopic.php?f=72&t=7510&p=225818#p225818Pelikanino ha scritto: ↑martedì 17 settembre 2019, 10:29 Lancio un appello a tutti:
basta con questi cessi cinesi da una manciata di euro: la dobbiamo smettere di farci del male da soli.
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Si valuta l'oggetto non solo per il suo valore assoluto...ma per il suo rapporto al prezzo.Renatobossi ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 20:22 Da inesperto in fase di inculturazione, rimango basito per l'entusiasmo di alcuni iscritti al forum nei confronti di oggetti di minimo valore, non tanto pecuniario quanto materiale, estetico, qualitativo in genere. Sempre che la gran parte della produzione di penne stilografiche, eccezion fatta forse per quelle meno originali, destinate all'esibizione sulla scrivania, sia un vero bidone (perdonate il termine ma credo sia efficace). Allora che dire? Sentendosi vittime di un raggiro decade ogni entusiasmo.
Da una penna che costi qualche centinaio di euro si pretende una qualità eccelsa. Da una penna dai costo così irrisorio ci si sorprende già che scriva per qualche settimana, se poi si rivela miracolosamente funzionale è anche meglio.
In fin dei conti tutti noi vorremmo vincere il Gran Premio di Formula 1, ma non a bordo di una Ferrari, bensì di una Panda. Vuoi mettere la soddisfazione?
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Ok Astrolux, ma com'è possibile che raffinati intenditori si interessino a oggetti di minima qualità? Sempre che, ripeto, perdonami, la produzione anche di "valore", non sia in realtà di qualità analoga a quella delle cinesi da pochi centesimi.
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Era la prima che ho avuto.blaustern ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 16:57......concordo!francoiacc ha scritto: ↑martedì 17 settembre 2019, 22:13 Ma dai, che cosa sconvolgente, ora mi tocca comprarne una nera ed una arancio e ci faccio una bella Jingway
Alla faccia che mi fece "il Pennaio" quando, dopo averla provata e tenuta in mano con soddisfazione, non potevo che lasciargliela !!
Notevole anche la coppia verde/nera. Fulminata da un collega che sbavava alla vista.
PS
Il fondello è duro da morire a togliersi
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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AvvisoRenatobossi ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 20:43 Ok Astrolux, ma com'è possibile che raffinati intenditori si interessino a oggetti di minima qualità? Sempre che, ripeto, perdonami, la produzione anche di "valore", non sia in realtà di qualità analoga a quella delle cinesi da pochi centesimi.
Intervento polemico, basato su opinioni personali MOLTO opinabili e anche palloso e presuntuoso
Minima qualità non direi. Mi limito alla 159. Altre non le conosco.
Stiamo parlando di una cosa sotto i 5 € circa.
Difetti: è pesante, è troppo grossa per stare in una tasca, dopo un po', se hai sfortuna, salta la laccatura sul tappo. Ha uno scalino sulla sezione che puo' dar fastidio.
Altro difetto: a me rimane sempre un dubbio "Giano-etico".
Sto sfruttando qualche orientale per mie falegnamerie mentali ?
O sto avallando un sistema occidentale che è troppo ingordo (sempre per mie falegnamerie mentali)?
La bic sarebbe la soluzione. (Non scherzo: necessaria precisazione, visto che mi piace scherzare)
Pregi: SCRIVE senza tante seghe, scusate il francese.
In mano non dispiace: riunione pallosa hai qualcosa di piacevole con cui trastullarti.
Pregio personale; mi mette allegria. La 149 nera oro mi butta male.
E ho visto al microscopio e apprezzato la differenza tra l'alimentatore della 149 (una Ferrari, un omaggio all'ingegno mi piace molto) e quello della 159 (una cosa onesta, normale).
Ma SCRIVONO entrambe. Se l'obbiettivo è una penna grossa che scrive, la 159 vince a mani basse.
Se poi sulla "qualità" ci vogliamo mettere un po' di altra roba sopra, per me va bene, ma andiamo oltre "lo scrivere"..
Ovvero cose che, sebbene umane e comprensibili, sono altro che la carta e l'inchiostro.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Stilo80 ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 9:16 In tema di qualità delle penne cinesi ho un'esperienza diversa anche dopo svariati mesi di utilizzo. Al momento ho:
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Molto sommessamente, cambierei i termini del problema.
E' ormai acclarato che discutere del rapporto qualità prezzo dei prodotti cinesi è, sì, stimolante, ma sostanzialmente improduttivo, perchè tutti i convenuti alla discussione, dopo essersi pestati ben bene, lasciano l'agone con le stesse convinzioni con cui vi erano entrati.
Proporrei invece un diverso quesito.
E' giusto inviare valuta nelle casse di produttori o, peggio, in quelle di venditori al dettaglio che in media, sia chiaro, e non nella totalità dei casi ignorano gli ultimi cinquanta anni di lotte sociali e di diritto del lavoro, evadono pressocché sistematicamente il nostro fisco, impiegano tranquillamente materiali pericolosi per la salute dei consumatori finali e troppo spesso lavorano e prosperano nel nostro Paese mantenendosi ai margini (quando non apertamente al di fuori) del dettato normativo in esso vigente?
Posto che ho ...
1. simpatia e rispetto per qualsiasi essere umano
2. compassione per ogni sofferenza e disagio
3. entusiasmo ed ammirazione per ogni sforzo imprenditoriale
... secondo me la risposta è no.
E' ormai acclarato che discutere del rapporto qualità prezzo dei prodotti cinesi è, sì, stimolante, ma sostanzialmente improduttivo, perchè tutti i convenuti alla discussione, dopo essersi pestati ben bene, lasciano l'agone con le stesse convinzioni con cui vi erano entrati.
Proporrei invece un diverso quesito.
E' giusto inviare valuta nelle casse di produttori o, peggio, in quelle di venditori al dettaglio che in media, sia chiaro, e non nella totalità dei casi ignorano gli ultimi cinquanta anni di lotte sociali e di diritto del lavoro, evadono pressocché sistematicamente il nostro fisco, impiegano tranquillamente materiali pericolosi per la salute dei consumatori finali e troppo spesso lavorano e prosperano nel nostro Paese mantenendosi ai margini (quando non apertamente al di fuori) del dettato normativo in esso vigente?
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3. entusiasmo ed ammirazione per ogni sforzo imprenditoriale
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Mauro
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Appunto a questo mi riferivo col problema "Giano-etico".
Ho meno certezze di te, Mauro, ma non mi giro dall'altra parte.
Ho meno certezze di te, Mauro, ma non mi giro dall'altra parte.
Spero che qui non succeda. Solo con la discussione (e con l'abitudine a discutere, non con quella di sopraffare ) si riesce a cambiare idea o a vedere qualcosa che prima non si vedeva.E' ormai acclarato che discutere del rapporto qualità prezzo dei prodotti cinesi è, sì, stimolante, ma sostanzialmente improduttivo, perchè tutti i convenuti alla discussione, dopo essersi pestati ben bene, lasciano l'agone con le stesse convinzioni con cui vi erano entrati.
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Mi spiace che Ottorino abbia giudicato presuntuoso il mio intervento: non vi era alcuna intenzione in tal senso. Spero di poter superare in futuro l'incomprensione che ha avuto luogo.
- jebstuart
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Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 18 settembre 2019, 22:39 Appunto a questo mi riferivo col problema "Giano-etico".
Ho meno certezze di te, Mauro, ma non mi giro dall'altra parte.
Spero che qui non succeda. Solo con la discussione (e con l'abitudine a discutere, non con quella di sopraffare ) si riesce a cambiare idea o a vedere qualcosa che prima non si vedeva.E' ormai acclarato che discutere del rapporto qualità prezzo dei prodotti cinesi è, sì, stimolante, ma sostanzialmente improduttivo, perchè tutti i convenuti alla discussione, dopo essersi pestati ben bene, lasciano l'agone con le stesse convinzioni con cui vi erano entrati.
Assolutamente d'accordo, Ottorino
Questo forum è un posto assolutamente piacevole da cui si esce sempre arricchiti.
A volte temo però che la scarsa simpatia per le cinesi venga interpretata come un fatuo snobismo a favore di griffe e status symbol.
Mauro