L'impresa fiumana - troppo spesso completamente ignorata dai programmi della Media superiore - ha anche interessanti risvolti collezionistici.
Medaglia commemorativa della “Spedizione di Fiume” (o della “Marcia di Ronchi”)
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Veniva concessa ai Legionari che avevano partecipato alle vicende fiumane tra il 1919 ed il 1921. Sul nastro potevano essere apposte delle barrette che indicavano la data o semplicemente gli anni di servizio. Disegno: De Carolis. Conio (probabile): Johnson, Milano
Francobolli della “Spedizione di Fiume”
Emissione con l'immagine del Vate e la frase "Hic manebimus optime"
Emissione per l'ingresso in città dei Legionari - 5 cent: gladio che recide il nodo gordiano, 10 cent: la fonte perenne (indeficienter), 20 cent: allegoria della Città come martire, 25 cent: i pugnali dei congiurati
La stessa serie con la sovrastampa "Reggenza italiana del Carnaro"
Serie D'Annunzio con la sovrastampa "Governo Provvisorio"
I francobolli di Fiume soppiantarono rapidamente le emissioni ungheresi sovrastampate, che avevano avuto corso durante l'occupazione interalleata (Italia, USA, Regno Unito e Francia) che aveva preceduto l'impresa dannunziana.
Successivamente vennero stampate diverse emissioni (su bozzetti ispirati direttamente da D'Annunzio) che restarono in corso durante tutti i fatti fiumani e la cui validità cessò ufficialmente solo il 31.3.1924, per effetto dell'annessione dei territori al Regno d'Italia.
La storia postale dell'Impresa di Fiume è in realtà complessa ed articolata almeno quanto quella politica, e costituisce una parte ponderosa del sapere filatelico relativo al Regno d'Italia.