Inutile persino sottolineare quanto io sia d'accordo su tutto quanto scritto da Antonio.
Il punto è che giocare con i termini, nella nicchia di un mercato di nicchia, non è la cosa più intelligente da fare, oltre a non essere quella più legittima. Molti acquirenti sono appassionati, ti sgamano al volo, e tu non stai vendendo pane; inoltre vivi nel periodo storico del web, dove le notizie corrono per il mondo.Little ha scritto: ↑domenica 11 agosto 2019, 15:56 Per questo motivo le case produttrici hanno modo di giocare con i termini usando una definizione tecnicamente corretta ma tradizionalmente equivoca e visto che la loro definizione è corretta (ma se vogliamo incompleta) nessuno mai potrà dire loro di correggerla se a loro fa gioco commercialmente utilizzare quella dicitura.
In questo caso specifico, può succedere che:
1.- Chi vuole un caricamento a pistone vero, compra altro.
2.- Chi preferisce un caricamento a converter compra altro (ad esempio, io), per garantirsi la possibilità di intervento in caso di problemi.
Sempre per fare un esempio, e parlando a titolo puramente personale, se la penna in questione avesse avuto un converter rimovibile, a vite, dedicato, di dimensioni maggiorate e di qualità, non necessariamente con innesti comuni (non serve che ci possa mettere una cartuccia, mi basta che si possa rimuovere all'occorrenza), magari chiamandolo schiettamente "caricamento a pistone amovibile" o cose del genere, avrei preso in seria considerazione l'acquisto, anche in presenza del solito gruppo scrittura Bock, perché per il resto la penna mi piace parecchio.