Grüezi
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Eh
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Invece "Mappetta" penso derivi dal tedesco "Mappe" che di base vuol dire la stessa cosa o cose simili tipo raccoglitore/portafogli/quelportadocumentiincartoncinoleggerochesiusanegliuffici o all'inglese "File/Folder"
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
- zoniale
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Benvenuta alla ticinese!
Ricordo quando lavoravo per una grande azienda nel ridente Canton Aargau: un giorno ci fu da preparare un pieghevole nelle tre versioni linguistiche confederali. Mi presi direttamente carico della traduzione in Italiano. Solo per scrupolo la spedii al mio capo-area ticinese, uno di Lumino presso Bellinzona.
Ebbene me la ritorno piena di "correzioni". Metà delle parole erano state sostituite da francesismi o, peggio, da storpiature di origine tedesca.
Insomma, due popoli divisi da una lingua.
Ricordo quando lavoravo per una grande azienda nel ridente Canton Aargau: un giorno ci fu da preparare un pieghevole nelle tre versioni linguistiche confederali. Mi presi direttamente carico della traduzione in Italiano. Solo per scrupolo la spedii al mio capo-area ticinese, uno di Lumino presso Bellinzona.
Ebbene me la ritorno piena di "correzioni". Metà delle parole erano state sostituite da francesismi o, peggio, da storpiature di origine tedesca.
Insomma, due popoli divisi da una lingua.
Michele
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Grüezi
Ciao e benvenuta, chissà, potremmo anche essere vicini di casa.
Riguardo al dialetto, devo dire che abitando a metà strada tra Como e Varese, a circa otto chilometri dal confine svizzero e avendo avuto degli zii a Campione d'Italia presso cui da ragazzino, trascorrevo alcuni giorni di vacanza, ho avuto modo di ascoltarlo e parlarlo spesso. Devo dire che non ho mai avuto difficoltà nel capirlo o parlarlo. Una delle differenze che, non so perché, mi è sempre rimasta in mente è il loro dire « ae » al posto del nostro dialettale « se » (il « si » italiano).
Mi stupisce invece che nei cantoni di lingua diversa, l'italiano venga ignorato/snobbato. Nei siti web di ditte svizzere spesso è possibile scegliere la lingua con cui leggere le loro pagine, trovi tedesco, francese, inglese, spagnolo, ma l'italiano non è previsto (pure il romancio manca).
Mi è capitato tempo fa di aver bisogno di trovare il manuale di una macchina da cucire vintage della Bernina, ditta a madrelingua tedesca.
L'ho trovato in inglese e perfino in spagnolo, oltre a tedesco e francese, ma non in italiano. Mortificante. ciao, sandro
Riguardo al dialetto, devo dire che abitando a metà strada tra Como e Varese, a circa otto chilometri dal confine svizzero e avendo avuto degli zii a Campione d'Italia presso cui da ragazzino, trascorrevo alcuni giorni di vacanza, ho avuto modo di ascoltarlo e parlarlo spesso. Devo dire che non ho mai avuto difficoltà nel capirlo o parlarlo. Una delle differenze che, non so perché, mi è sempre rimasta in mente è il loro dire « ae » al posto del nostro dialettale « se » (il « si » italiano).
Mi stupisce invece che nei cantoni di lingua diversa, l'italiano venga ignorato/snobbato. Nei siti web di ditte svizzere spesso è possibile scegliere la lingua con cui leggere le loro pagine, trovi tedesco, francese, inglese, spagnolo, ma l'italiano non è previsto (pure il romancio manca).
Mi è capitato tempo fa di aver bisogno di trovare il manuale di una macchina da cucire vintage della Bernina, ditta a madrelingua tedesca.
L'ho trovato in inglese e perfino in spagnolo, oltre a tedesco e francese, ma non in italiano. Mortificante. ciao, sandro
se vuoi catturare il coniglio......devi fare il verso della carota (bidello Chicco, una cinquantina e passa di anni fa)
- jebstuart
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Grüezi
Incredibilmente questo è il modo di dire "sì" anche in Napoletano antico.
Sospettavo fossimo un po' Svizzeri, anche per la nostra proverbiale puntualità ...
Mauro
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Grüezi
Vediamo se riesco a rispondere un po' a tutti...
Si impara sempre qualcosa di nuovo!
La lingua é sempre interessante, soprattutto quando trovo termini in Italiano Vero che non so cosa vogliano dire... e poi scopri che l'hai detto sbagliato tutta la vita e che la Crusca ha sempre ragione.
È già bello che l'abbiano tradotto, la metà delle nostre linee guida con valenza legale non sono tradotte in italiano...
Ormai come minoranza linguistica ci si abitua... Poi a scuola tentano di insegnarci le lingue nazionali, così per quando hai 15 anni (fine della scuola dell'obbligo) riesci più o meno a capire il francese o il tedesco. Ancora più sfigati di noi ci sono i romanci, di madrelingua romancia (piccola zona del canton Grigioni), a loro non traducono praticamente nulla. Però sanno perfettamente il tedesco, e se la cavano molto bene con francese e italiano!
Sebbene ho odiato le lingue a scuola, di sicuro ora mi fanno comodo: riuscire a leggere e capire (circa) il tedesco e aver fatto l'università nella parte francofona mi ha fatto rendere conto di quanto sia importante sapere le lingue!
Grazie per tutte le vostre risposte, che bella accoglienza!
Sinceramente non l'ho mai sentito! Chiederò ai conoscenti germanici, ma nello Schwiitzerdütsch non penso si usa
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In realtà ho avuto dei periodi bui in cui usavo solo la matita (ogni tanto la uso ancora!), e dei periodi ancora più bui dove usavo la biro, ma sono sempre tornata sulla stilografica grazie alla facilità di scrittura e all'effetto che dà l'inchiostro blu della Pelikan! Da quando lavoro se posso uso solo stilografiche.
Ma è perché siamo semplicemente una scopiazzata di voi italiani!
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La serata la sto passando a rispondere ai vostri graditissimi messaggi, alla fine!
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Non definirei il canton Aargau "ridente", ma bom...zoniale ha scritto: ↑venerdì 19 luglio 2019, 15:01 Ricordo quando lavoravo per una grande azienda nel ridente Canton Aargau: un giorno ci fu da preparare un pieghevole nelle tre versioni linguistiche confederali. Mi presi direttamente carico della traduzione in Italiano. Solo per scrupolo la spedii al mio capo-area ticinese, uno di Lumino presso Bellinzona.
Ebbene me la ritorno piena di "correzioni". Metà delle parole erano state sostituite da francesismi o, peggio, da storpiature di origine tedesca.
La lingua é sempre interessante, soprattutto quando trovo termini in Italiano Vero che non so cosa vogliano dire... e poi scopri che l'hai detto sbagliato tutta la vita e che la Crusca ha sempre ragione.
È già bello che l'abbiano tradotto, la metà delle nostre linee guida con valenza legale non sono tradotte in italiano...
Ae, te ghe propi rasòn!ooti ha scritto: ↑venerdì 19 luglio 2019, 17:54 Mi stupisce invece che nei cantoni di lingua diversa, l'italiano venga ignorato/snobbato. Nei siti web di ditte svizzere spesso è possibile scegliere la lingua con cui leggere le loro pagine, trovi tedesco, francese, inglese, spagnolo, ma l'italiano non è previsto (pure il romancio manca).
Mi è capitato tempo fa di aver bisogno di trovare il manuale di una macchina da cucire vintage della Bernina, ditta a madrelingua tedesca.
L'ho trovato in inglese e perfino in spagnolo, oltre a tedesco e francese, ma non in italiano. Mortificante.
Ormai come minoranza linguistica ci si abitua... Poi a scuola tentano di insegnarci le lingue nazionali, così per quando hai 15 anni (fine della scuola dell'obbligo) riesci più o meno a capire il francese o il tedesco. Ancora più sfigati di noi ci sono i romanci, di madrelingua romancia (piccola zona del canton Grigioni), a loro non traducono praticamente nulla. Però sanno perfettamente il tedesco, e se la cavano molto bene con francese e italiano!
Sebbene ho odiato le lingue a scuola, di sicuro ora mi fanno comodo: riuscire a leggere e capire (circa) il tedesco e aver fatto l'università nella parte francofona mi ha fatto rendere conto di quanto sia importante sapere le lingue!
Grazie per tutte le vostre risposte, che bella accoglienza!
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Ave!
Ben arrivata, buona permanenza e... non ti preoccupare per la lingua!
Ben vengano infinite diversità in infinite combinazioni...basta che non siano tutte in uno stesso post!
Ave Atque Vale!
-- F.
PS:
Ben arrivata, buona permanenza e... non ti preoccupare per la lingua!
Ben vengano infinite diversità in infinite combinazioni...basta che non siano tutte in uno stesso post!
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-- F.
PS:
Mah,io so che a Bologna la chiamano " carpetta"...