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Una "Pierre Cardin".

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greciacret
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Messaggio da greciacret »

Pettirosso ha scritto: venerdì 12 luglio 2019, 21:18
Una foto potrebbe aiutare, quando riuscirai a metterla.
Ti invio le foto che mi chiedi ed anche altre della stilo.
Grazie.
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Pettirosso
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Messaggio da Pettirosso »

In effetti mi sembrerebbe che il beccuccio abbia visto giorni migliori, ma potrei anche essere rimasto mentalmente condizionato dal mio precedente ragionamento.
Dice il saggio: mai smontare una cosa che funziona. Fora la cartuccia prima di inserirla, e la cosa finisce lì.
Quanto al diametro dell'imbocco, se non hai riscontrato perdite di inchiostro continua ad usare lo standard Parker. Esistono anche le cartucce corte, o mini, con più scelta di colori. Della stessa misura le Aurora e le Lamy.
Se volessi usare un converter, potresti prendere l'economico ma validissimo Lamy Z24.
Buona scrittura! :wave:
Giuseppe.
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Enrillo
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Messaggio da Enrillo »

Anche io ho una vecchia Pierre Cardin e ho sempre avuto problemi con le cartucce. Per anni ci ho montato refill Parker o Aurora che, tuttavia, sono sempre risultati troppo larghi. Infatti inizialmente rendevano semplicemente più difficoltosa l'avvitatura del corpo sulla sezione, ma poi hanno finito per filare la filettatura della sezione stessa. Poi, un giorno, frugando a casa dei miei nonni, mi sono imbattuto in un vecchio pacchetto di cartucce Aurora, le quali hanno un "colletto" più lungo e risultano perfette per la Pierre Cardin. Il problema è che non sono mai riuscito a trovarle in commercio, quindi ricarico sempre la stessa come se fosse un converter.
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piobove
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Messaggio da piobove »

Un'altra "Pierre Cardin" (o Pietro Cardini, se preferite). Acquistata in un banchetto di un mercato rionale (non un "mercatino") al prezzo di 2,3 € è una penna pubblicitaria della Lancome - Paris (mi manca l'accento circonflesso!), probabilmente venduta con qualche scatola di creme. Che sia una "Pierre Cardin" si capisce dalla forma e da un piccolo logo sulla clip. Funziona (o funzionerebbe) con cartucce Pelikan. Il pennino, dopo un semplice lavaggio, ha perso tutta la doratura. Alle prove di scrittura, dichiarato come F, si è rivelato come EF, ma così EF che più EF non si può. Insomma un chiodo. Forse con un pennino decente potrebbe essere una penna accettabile. Inutile aggiungere che ho trovato su internet una penna simile al prezzo di 50 € ... finchè trovano il bischero :lol: :lol: :lol:
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Enrillo
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Messaggio da Enrillo »

Ho avuto la stessa esperienza con il pennnino della mia, diventato ormai "bicolore". Anche il mio è indubbiamente un EF (sull'alimentatore è inciso un 2, ma non so se indichi l'ampiezza del tratto e, in tal caso, a quale corrisponda), paragonabile al pennino della stessa misura della mia Pelikan Pura. Sulla qualità della scrittura devo dissentire con Piobove: con il nero Aurora il tratto è molto fine, ma estremamente scorrevole.
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