klapaucius ha scritto:piccardi ha scritto:
Il punto è che con i requisiti che hai indicato difficilmente potresti considerare seria che so una Coronet, una Wing Flow, e buona parte delle penne prima degli anni '30 quando i volumi di vendita erano nettamente più bassi. In non ho mai detto che son serie solo le antiche degli anni '30 o modelli come le Deco-Band, ti facevo solo notare che sei tu che stai escludendo dalla categoria penne delle penne serie, coi criteri che hai scelto (in particolare quello del numero), penne che secondo me non lo meritano.
Mah, forse avrei dovuto sottolineare "
è". Io non ho stabilito criteri di "serietà". Semmai ho protestato all'idea che si sminuiscano come non "serie" delle produzioni perché sono meno belle delle altre, mentre la "serietà" - che è poi la serietà del progetto e di chi le ha prodotte - è semmai attestata dalla loro qualità tecnica. Non mi sono nemmeno sognato di dire che le une sono serie e le altre no.
Penso che sia necessario anche contestualizzare le penne nella loro epoca storica....
Queste Eversharp, in particolare, hanno un paio di elementi costruttivi particolari:
1 - i corpi sono incamiciati in alluminio. Ciò vuol dire che ogni barra di celluloide era forata e poi inserita su un cilindro d'alluminio, con l'intento di renderle davvero infrangibili e impedire "movimenti" della celluloide, pur senza aumentarne troppo il peso
2 - il gruppo pennino/alimentatore è montato a vite, tipo le Pelikan, in modo che il venditore potesse offrire alla propria clientela la penna del colore desiderato con il pennino preferito senza fare troppo magazzino.
Se pensi che stiamo parlando della fine degli anni '20, mi sembra che queste penne abbiamo anche una notevole componente di ricerca tecnologica alle spalle.
Mi sembra un notevole esempio di "serietà" progettuale e produttiva...
In quanto alle quantità prodotte, non credere che siano poi molto scarse: la Wahl Eversharp era una della "4 Big" (insieme a Parker, Waterman e Sheaffer) e le loro produzioni fanno sembrare "ridicole" quelle delle case italiane.
Con ciò non voglio diconoscere che la Aurora 88 sia una penna ottima e ben realizzata ecc ecc, solo far capire che alle spalle delle Deco Band c'era un valido progetto industriale (per l'epoca) e che sono ANCHE belle.