zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 13:46
Ma visto che abbondiamo di italianisti, ho un quesito.
Io seguo con piacere le gare di ciclismo, sia maschili che femminili. Ora c'è un termine utilizzatissimo nelle gare maschili per definire i ciclisti ed è: "corridore".
Secondo voi come si declina al femminile?
Polemarco ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 10:39
Il problema è anche un altro. Secondo alcuni, la maggioranza degli italiani non è in grado di comprendere sino in fondo un articolo di giornale. E non parlo di un giornale che tratti di economia ma di quelli sportivi.
D'altronde sarei stupito del contrario: abbiamo un sistema scolastico su cui lo Stato non investe più da tempo. Non viene più fatta né formazione né selezione. Le bocciature sono in continua diminuzione, e non per merito degli alunni.
Ultima modifica di Invernomuto il martedì 25 giugno 2019, 14:35, modificato 1 volta in totale.
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 13:46
otosclerosi ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 9:19
Ben diversa invece è la mia opinione sull'uso egualitario dell'asterisco, che trovo una forzatura piuttosto brutta.
Un segno grafico non pronunciabile non può far parte di una lingua. Al più di un linguaggio di programmazione.
Ma visto che abbondiamo di italianisti, ho un quesito.
Io seguo con piacere le gare di ciclismo, sia maschili che femminili. Ora c'è un termine utilizzatissimo nelle gare maschili per definire i ciclisti ed è: "corridore".
Secondo voi come si declina al femminile?
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 13:46
otosclerosi ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 9:19
Ben diversa invece è la mia opinione sull'uso egualitario dell'asterisco, che trovo una forzatura piuttosto brutta.
Un segno grafico non pronunciabile non può far parte di una lingua. Al più di un linguaggio di programmazione.
Ma visto che abbondiamo di italianisti, ho un quesito.
Io seguo con piacere le gare di ciclismo, sia maschili che femminili. Ora c'è un termine utilizzatissimo nelle gare maschili per definire i ciclisti ed è: "corridore".
Secondo voi come si declina al femminile?
Penso che corridore sia invariante, la Treccani dice che e' sostanzialmente invariante, ci sono forme rare al femminile (non ricordo se c'era scritto fossero anche arcaiche).
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
HoodedNib ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 14:30
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 13:46
Un segno grafico non pronunciabile non può far parte di una lingua. Al più di un linguaggio di programmazione.
Ma visto che abbondiamo di italianisti, ho un quesito.
Io seguo con piacere le gare di ciclismo, sia maschili che femminili. Ora c'è un termine utilizzatissimo nelle gare maschili per definire i ciclisti ed è: "corridore".
Secondo voi come si declina al femminile?
Penso che corridore sia invariante, la Treccani dice che e' sostanzialmente invariante, ci sono forme rare al femminile (non ricordo se c'era scritto fossero anche arcaiche).
Insomma: andiamo per sinonimi, che "una corridore" non si può sentire.
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 15:28
HoodedNib ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 14:30
Penso che corridore sia invariante, la Treccani dice che e' sostanzialmente invariante, ci sono forme rare al femminile (non ricordo se c'era scritto fossero anche arcaiche).
Insomma: andiamo per sinonimi, che "una corridore" non si può sentire.
se e' invariante normalmente lo e' anche l'articolo che ci si appiccica sopra, quindi e' un corridore... penso che in questo caso il contesto aiuti.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 15:28
Insomma: andiamo per sinonimi, che "una corridore" non si può sentire.
Ora però si esagera. Dico c'è uno dei pochi sostantivi italiani invariante in forma femminile che esprime perfettamente il concetto (ciclista) e ti devi andare a cercare la forma derivata dal maschile?? Buuuu!
piccardi ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 22:13
zoniale ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 15:28
Insomma: andiamo per sinonimi, che "una corridore" non si può sentire.
Ora però si esagera. Dico c'è uno dei pochi sostantivi italiani invariante in forma femminile che esprime perfettamente il concetto (ciclista) e ti devi andare a cercare la forma derivata dal maschile?? Buuuu!
Simone
Corridore è stato coniato pensando ad una coorte che all’epoca era squisitamente se non esclusivamente maschile. Il suo femminile non è probabilmente mai entrato nell’uso.
Per motivi analoghi virtualmente non esiste il maschile di “perpetua”, o di “pettinatrice” o di “governante”.
Anzi, per una sottile forma di maschilismo semantico la governante é una domestica, mentre i governanti sono degli statisti.
jebstuart ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 23:01
piccardi ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 22:13
Ora però si esagera. Dico c'è uno dei pochi sostantivi italiani invariante in forma femminile che esprime perfettamente il concetto (ciclista) e ti devi andare a cercare la forma derivata dal maschile?? Buuuu!
Simone
Corridore è stato coniato pensando ad una coorte che all’epoca era squisitamente se non esclusivamente maschile. Il suo femminile non è probabilmente mai entrato nell’uso.
Per motivi analoghi virtualmente non esiste il maschile di “perpetua”, o di “pettinatrice” o di “governante”.
Anzi, per una sottile forma di maschilismo semantico la governante é una domestica, mentre i governanti sono degli statisti.
Concordo al 100% con jebstuart.
Osservo poi in ordine sparso:
- è una discussione quasi solo fra maschi, quindi vale poco.
- nei dialetti del nord Italia corridora o altra declinazione al femminile di altri vocaboli è più che normale
- nel medioevo e fino ai tempi moderni era normale declinare al maschile e al femminile persino i cognomi.
Luca
lucaparte ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 23:23
jebstuart ha scritto: ↑martedì 25 giugno 2019, 23:01
Corridore è stato coniato pensando ad una coorte che all’epoca era squisitamente se non esclusivamente maschile. Il suo femminile non è probabilmente mai entrato nell’uso.
Per motivi analoghi virtualmente non esiste il maschile di “perpetua”, o di “pettinatrice” o di “governante”.
Anzi, per una sottile forma di maschilismo semantico la governante é una domestica, mentre i governanti sono degli statisti.
Concordo al 100% con jebstuart.
Osservo poi in ordine sparso:
- è una discussione quasi solo fra maschi, quindi vale poco.
- nei dialetti del nord Italia corridora o altra declinazione al femminile di altri vocaboli è più che normale
- nel medioevo e fino ai tempi moderni era normale declinare al maschile e al femminile persino i cognomi.
Luca
Sicuro. D’altra parte le lingue slave lo fanno ancora. Per cui abbiamo la Gorbaciova, la Romanova e cosí via.
Credo però che Simone volesse mettere in guardia dall’esasperare il processo, ed ottenere dei femminili inutili ed anche un po’ grotteschi.
Insomma, il buon senso coniugato al rispetto di genere
Si continua a non capire che il genere grammaticale non ha niente a che fare con il referente di una parola. La maggior parte di questi sostantivi o participi indicano il ruolo o l'azione, siccome in italiano non esiste il neutro la maggior parte di questi sono solo al maschile, non può esistere "la giocatora", altri invece hanno anche un femminile grammaticalmente corretto. È vero che le lingue cambiano e si trasformano, ma la trasformazione deve avere un senso compiuto e un'evoluzione popolare, e il boldrinismo radical chic non lo è.
Proprio stamane trovo questo gustoso thread sull'utilizzo della forma "la portiere" per definire la tizia della nazionale femminile di calcio autorizzata a prendere la palla in mano: https://twitter.com/matteobordone/statu ... 8021348352