La uso regolarmente.
Tendenzialmente regge di tutto, e moltissimi inchiostri stilografici si comportano bene. Alcuni, però, allargano il tratto fino a essere illeggibili, come il Noodler's 54th Massachusetts che, per la verità, è problematico sulla quasi totalità delle carte.
E' pesantissima: un fattore da tenere in considerazione se di mettono nello zaino parecchi taccuini/quaderni/blocchi.
Ha un odore particolare: ad alcuni può dare fastidio.
E' indistruttibile: chi ne ha un foglio sottomano provi a strapparlo in due, e guardi cosa succede; è come certare di strappare un foglio plastificato.
E' la carta ideale laddove ci sia un certo pericolo di accidenti: io la uso in studio, dove girano solventi, colori, pigmenti e quant'altro. Con un inchiostro indelebile lo scritto resta anche se ci si versa sopra la trementina.
Prezzo assolutamente in linea con le carte di qualità: un quaderno spiralato formato A5 costa meno di 5 euro.
Rigature e quadrettature le trovo eccezionalmente fatte bene e comode da usare.
Per me, promossa a pieni voti.
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
Carta di Pietra, avete considerazioni?
- Monet63
- Artista
- Messaggi: 3403
- Iscritto il: sabato 5 ottobre 2013, 22:34
- La mia penna preferita: Aurora Talentum F
- Il mio inchiostro preferito: Campo Marzio Tabacco
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Cassino - Sud Europa
- Gender:
- Contatta:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
Umberto Saba
- Gargaros
- Crescent Filler
- Messaggi: 1521
- Iscritto il: giovedì 6 dicembre 2018, 3:54
- La mia penna preferita: Penbbs 266
- Il mio inchiostro preferito: Al gusto fragola!
- Misura preferita del pennino: Fine
Carta di Pietra, avete considerazioni?
No, ce n'è uno molto più recente aperto da muà:otosclerosi ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2019, 16:06Ho visto un solo post nel forum, risalente ormai al 2012, e quindi ho deciso di chiedervi se avete mai usato carta di pietra
viewtopic.php?f=10&t=17865
La tua carta che marca è?
Da Stilograficamente (canale YT) ho avuto un'impressione che mi ha indotto a usare meno questa carta. Non so quanto possa essere attendibile, ma diciamo che l'ho trovata abbastanza credibile. La superficie della carta dovrebbe essere più dura della normale cellulosa vegetale, e quindi i pennini subirebbero un'usura più veloce. Vero o falso? A me sembra verosimile, da qui l'uso meno frequente.
- HoodedNib
- Stantuffo
- Messaggi: 2070
- Iscritto il: venerdì 16 marzo 2018, 17:39
- La mia penna preferita: Quella che non ho provato
- Il mio inchiostro preferito: Noodler's Black, al momento
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- Gender:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Io ho un quaderno clairefontaine di questa carta che ho comprato tempo... e devo dire che non l'ho capita. L'ho riprovata visto con le penne che ho inchiostrate perche' avevo tutti e due gli attrezzi a tiro e un po' di tempo.
Sta carta nelle mie brevi prove sembra odiare le Giapponesi, penne normalmente affidabilissime e scorrevoli con qualsiasi carta e inchiostro iniziano a saltare tratti (Sailor Progear) o a grattare fastidiosamente (PTL-5000). In generale tutti i pennini sul fino mi danno questa sensazione. L'antipatia per il Giappone si estende anche agli inchiostri visto che una penna caricata a Sailor che scrive dovunque (una Faber Castell) tira spizzicca e sbatte.
In generale non mi sembra una "carta da corsa", tutte le penne che ho provato sono come "frenate" (il che non e' necessariamente un male), perfino l'Hastil che e' conosciuta per essere una penna molto scorrevole (l'inchiostro in questo caso era un'Herbin).
Le altre penne, sopratutto le Lamy vanno bene ma anche la Cross che ho va benone. Le vecchie Aurora non avevano niente che non andasse.
In generale mi sembra un tipo di carta meno scorrevole di una corrispondente Clairefontaine. Dalle poche prove non mi pare ci siano grosse differenze di asciugatura nel mio caso, ne sbavature, ne trapassamenti (ovviamente).
Sulla sua ecologicita'... mi dispiace dire che questo materiale non ha nulla di ecologico, la polvere di calcare che usano e' sul 50% o meno della miscela. Sulla provenienza di quest'ultima: dicono che viene da residui di lavorazione di roccia, ora se e' cosi' questa roccia per essere usata e' stata come minimo macinata a granulometria costante e molto fine, sbiancata perche' se ci in pezzo un pezzo di altro materiale piu' duro (di mica per esempio) salutate il pennino e poi incollata al supporto. Credo che sia molto piu' probabile si usi qualche residuo di lavorazione chimica opportunamente lavato visto che arriva di solito in polvere molto sottile ed e' piu' semplice da pulire. E poi c'e' plastica, molta piu' plastica del necessario. Se devo dire dal punto di vista ambientale e' molto meglio un foglio di carta, e' piu 'facilmente riciclabile senza residui di nota.
Sta carta nelle mie brevi prove sembra odiare le Giapponesi, penne normalmente affidabilissime e scorrevoli con qualsiasi carta e inchiostro iniziano a saltare tratti (Sailor Progear) o a grattare fastidiosamente (PTL-5000). In generale tutti i pennini sul fino mi danno questa sensazione. L'antipatia per il Giappone si estende anche agli inchiostri visto che una penna caricata a Sailor che scrive dovunque (una Faber Castell) tira spizzicca e sbatte.
In generale non mi sembra una "carta da corsa", tutte le penne che ho provato sono come "frenate" (il che non e' necessariamente un male), perfino l'Hastil che e' conosciuta per essere una penna molto scorrevole (l'inchiostro in questo caso era un'Herbin).
Le altre penne, sopratutto le Lamy vanno bene ma anche la Cross che ho va benone. Le vecchie Aurora non avevano niente che non andasse.
In generale mi sembra un tipo di carta meno scorrevole di una corrispondente Clairefontaine. Dalle poche prove non mi pare ci siano grosse differenze di asciugatura nel mio caso, ne sbavature, ne trapassamenti (ovviamente).
Sulla sua ecologicita'... mi dispiace dire che questo materiale non ha nulla di ecologico, la polvere di calcare che usano e' sul 50% o meno della miscela. Sulla provenienza di quest'ultima: dicono che viene da residui di lavorazione di roccia, ora se e' cosi' questa roccia per essere usata e' stata come minimo macinata a granulometria costante e molto fine, sbiancata perche' se ci in pezzo un pezzo di altro materiale piu' duro (di mica per esempio) salutate il pennino e poi incollata al supporto. Credo che sia molto piu' probabile si usi qualche residuo di lavorazione chimica opportunamente lavato visto che arriva di solito in polvere molto sottile ed e' piu' semplice da pulire. E poi c'e' plastica, molta piu' plastica del necessario. Se devo dire dal punto di vista ambientale e' molto meglio un foglio di carta, e' piu 'facilmente riciclabile senza residui di nota.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
- francoiacc
- Contagocce
- Messaggi: 5791
- Iscritto il: martedì 19 dicembre 2017, 23:29
- La mia penna preferita: OMAS Extra Paragon Arco Bronze
- Il mio inchiostro preferito: P.W. Akkerman #5 Shocking Blue
- Misura preferita del pennino: Stub
- Località: Capitale del Regno delle Due Sicilie
- Gender:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Io presi un quaderno Gipta con carta pietra, non mi piace. Il comportamento della carta è irregolare, a volte tiene senza problemi, poi in alcune zone ha un effetto di spiumaggio così accentuato da rendere illegibile quanto scritto. La reputo utile solo per far fare "la faccia" ai pennini nuovi, in quanto ho letto che ha un effetto leggermente abrasivo sui pennini.
- otosclerosi
- Touchdown
- Messaggi: 21
- Iscritto il: venerdì 9 settembre 2016, 9:31
- Misura preferita del pennino: Fine
- Contatta:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Quante risposte... non me l'aspettavo
Grazie a tutti, intanto!
Allora premetto che non sono un esperto di stilografia nè di carta, quanto più uno che tra le mille passioni ogni tanto fa rispuntare questa
C'è però da dire che scrivo solo con stilo da anni, senza cercare chissà quali informazioni ma godendomi ciò che ho.
Avevo una columbus moderna che ahimè si è persa in un trasloco, da qui poi solo la Campo Marzio regalata e ora la Safari (per necessità di un "muletto" da battaglia).
Tornando a noi... è vero, questa carta è più pesante. Se devo dire la mia, scrivendo quasi solo su moleskine, non regge assolutamente il confronto.
La trovo però più gradevole della classica "carta da fogli di stampante".
Per il fattore ecologico, non penso sia sbiancata bensì purificata (che non è un termine che deve far spavento, si tratta di separare il Carbonato di Calcio puro, bianco, dal resto). In compenso sicuramente la "colla" (un acrilico penso) riduce il valore ecologico. Comunque sia è difficile eguagliare la anti ecologicità della carta da albero, quindi da questo punto di vista forse qualche punto se lo prende.
Ora, ripetendo che non sono assolutamente in grado di far paragoni precisi, mi pare regga in modo uniforme su tutta la pagina il fattore assorbimento e scorrevolezza, usando il pennino F in dotazione della Safari e il suo inchiostro blu (che per i miei gusti asciuga un po' tardi in caso di lettere o tratti troppo "premuti"). Appena sono a casa provo anche con la Campo Marzio e vi metto qualche foto se può far piacere.
In compenso questa carta ha avuto il pregio di indurmi a informarmi sugli inchiostri, visto che ho appurato la mia "avversione" verso il blu della Envy
Grazie a tutti, intanto!
Allora premetto che non sono un esperto di stilografia nè di carta, quanto più uno che tra le mille passioni ogni tanto fa rispuntare questa
C'è però da dire che scrivo solo con stilo da anni, senza cercare chissà quali informazioni ma godendomi ciò che ho.
Avevo una columbus moderna che ahimè si è persa in un trasloco, da qui poi solo la Campo Marzio regalata e ora la Safari (per necessità di un "muletto" da battaglia).
Tornando a noi... è vero, questa carta è più pesante. Se devo dire la mia, scrivendo quasi solo su moleskine, non regge assolutamente il confronto.
La trovo però più gradevole della classica "carta da fogli di stampante".
Per il fattore ecologico, non penso sia sbiancata bensì purificata (che non è un termine che deve far spavento, si tratta di separare il Carbonato di Calcio puro, bianco, dal resto). In compenso sicuramente la "colla" (un acrilico penso) riduce il valore ecologico. Comunque sia è difficile eguagliare la anti ecologicità della carta da albero, quindi da questo punto di vista forse qualche punto se lo prende.
Ora, ripetendo che non sono assolutamente in grado di far paragoni precisi, mi pare regga in modo uniforme su tutta la pagina il fattore assorbimento e scorrevolezza, usando il pennino F in dotazione della Safari e il suo inchiostro blu (che per i miei gusti asciuga un po' tardi in caso di lettere o tratti troppo "premuti"). Appena sono a casa provo anche con la Campo Marzio e vi metto qualche foto se può far piacere.
In compenso questa carta ha avuto il pregio di indurmi a informarmi sugli inchiostri, visto che ho appurato la mia "avversione" verso il blu della Envy
- HoodedNib
- Stantuffo
- Messaggi: 2070
- Iscritto il: venerdì 16 marzo 2018, 17:39
- La mia penna preferita: Quella che non ho provato
- Il mio inchiostro preferito: Noodler's Black, al momento
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- Gender:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Quanto a questo ti potresti divertire anche solo con una penna e una decina di inchiostri, cambiano davvero molto come scrive una penna e non solo il colore dell'inchiostro.otosclerosi ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2019, 20:20
In compenso questa carta ha avuto il pregio di indurmi a informarmi sugli inchiostri, visto che ho appurato la mia "avversione" verso il blu della Envy
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
- otosclerosi
- Touchdown
- Messaggi: 21
- Iscritto il: venerdì 9 settembre 2016, 9:31
- Misura preferita del pennino: Fine
- Contatta:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Credo che farò così!HoodedNib ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2019, 20:31Quanto a questo ti potresti divertire anche solo con una penna e una decina di inchiostri, cambiano davvero molto come scrive una penna e non solo il colore dell'inchiostro.otosclerosi ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2019, 20:20
In compenso questa carta ha avuto il pregio di indurmi a informarmi sugli inchiostri, visto che ho appurato la mia "avversione" verso il blu della Envy
Tanto scrivo sempre e solo in nero...a parte qualcosa in verde scuro ma di rado.
-
- Crescent Filler
- Messaggi: 1837
- Iscritto il: sabato 26 marzo 2016, 18:02
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Jentle-Pilot Iroshizuku
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Rieti
- Gender:
Carta di Pietra, avete considerazioni?
Stessa esperienza di francoiacc. Il notebook Gipta era davvero carino, color acquamarina, ma la Pilot Prera F e la Sailor Sapporo F non la amavano e la loro scorrevolezza diventava un ricordo. Inoltre se volevo strappare il foglio per renderne illeggibile lo scritto, dovevo tagliuzzarlo con le forbici. Non ripeterò l'acquisto.francoiacc ha scritto: ↑lunedì 24 giugno 2019, 19:04 Io presi un quaderno Gipta con carta pietra, non mi piace. Il comportamento della carta è irregolare, a volte tiene senza problemi, poi in alcune zone ha un effetto di spiumaggio così accentuato da rendere illegibile quanto scritto. La reputo utile solo per far fare "la faccia" ai pennini nuovi, in quanto ho letto che ha un effetto leggermente abrasivo sui pennini.
Laura