Ma, come dicevo, non resisto a Moleskine. In libreria ho adocchiato un quaderno di carta per schizzi, cucito, quadrato, spazioso. Senza avere una chiara idea di che cosa ne avrei fatto, l’ho portato a casa. Da vedere é molto bello, e anche da rigirare tra le mani. La carta da 120 grammi, su questa misura maggiore, fa un effetto molto diverso da quello dei taccuini pocket e classico (circa A6 e A5 rispettivamente): si sente più morbida, più elastica, sembra più sottile.
Dopo qualche giorno di ammirazione del quaderno, decido di metterci mano con una penna. Non disastroso, ma neppure buono. La carta spiuma e se uso una penna dal flusso abbondante trapela decisamente sull’altro lato della pagina. Davvero questa carta non assomiglia a quella per schizzi dei taccuini. Tant’è, da Moleskine ci si può attendere di tutto… Qualsiasi progetto di disegni a penna avessi potuto immaginare, non sarà questo il quaderno, perché non reggerebbe il lavorio prolungato del pennino.
Duque decido per un progetto di scrittura. Una serie di citazioni sulla penna e sulla scrittura. Mi ci cimenterò con la maggior parte delle mie penne, spiumaggio sí o no: il quaderno quadrato ornai l’ho comprato e bisogna pure che ne faccia qualcosa.
Qui di seguito vi presento qualche pagina del “qualcosa” al quale ho lavoricchiato un mesetto, la sera e i fine-settimana: “Detti in punta di penna”. Le immagini includono rigorosamente la penna con la quale é stato scritto il testo, diversa ad ogni pagina. Dopo le foto ho posto un link per che volesse scaricare il quaderno di citazioni intero, in formato PDF.