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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Una brutta scoperta
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Una brutta scoperta
Sabato ero in giro per Firenze. Non per il penshow, dove non sono riuscito a passare; in ogni caso, trovandomi in centro, ho colto l'occasione per passare in un famoso negozio di stilografiche (beh non so se si può fare il nome sul forum...) a comprare i converter per la Hastil Ferrari e per la Sheaffer Targa. Volevo anche un po' di Parker, ma li avevano finiti, sarà per un'altra volta, o li ordinerò online, pazienza.
La brutta notizia è arrivata quando sono andato a montare il converter sulla "Ferrari": in pratica "ciottola" nello spillo di aggancio, cosa che dovrebbe essere impossibile perché mi ero accertato che mi dessero il converter adatto. E certamente mi hanno dato quello giusto, come ho verificato dalle specifiche.
Allora inizio ad analizzare la situazione, e mi accorgo che la cartuccia che avevo trovato già innestata sulla penna (e che avevo "riciclato" riempiendola con una siringa) in realtà non è una cartuccia Aurora, ma una "standard Pelikan". Il risultato è che, controllando lo spillo di alimentazione con la lente 30x, si vede che intorno ad esso ci doveva essere una specie di cilindretto di plastica a dare lo spessore "Aurora", che ha l'imbocco più largo del Pelikan.
In pratica, illo tempore, mio papà ha forzato una cartuccia Pelikan dentro l'innesto, rompendolo. Per sua fortuna, ha rotto solo la parte esterna, e non lo spillo centrale dell'alimentatore, per cui in qualche modo la penna va ancora e, anzi, ora sembra accettare lo standard Pelikan! Dico "sembra" perché non fa tenuta perfetta, occorre mettere dentro il fusto la "cartuccia di scorta" in modo che tenga spinta la cartuccia nell'alimentatore, così che faccia tenuta.
Però è una brutta scoperta... una penna che credevo in buone condizioni è invece semidistrutta
Tra l'altro, questo dovrebbe anche far riflettere su quello che ho poi trovato qui: http://forum.penciclopedia.it/viewtopic.php?t=5971
Non credo esistano due standard... forse semplicemente è un caso come il mio!
La brutta notizia è arrivata quando sono andato a montare il converter sulla "Ferrari": in pratica "ciottola" nello spillo di aggancio, cosa che dovrebbe essere impossibile perché mi ero accertato che mi dessero il converter adatto. E certamente mi hanno dato quello giusto, come ho verificato dalle specifiche.
Allora inizio ad analizzare la situazione, e mi accorgo che la cartuccia che avevo trovato già innestata sulla penna (e che avevo "riciclato" riempiendola con una siringa) in realtà non è una cartuccia Aurora, ma una "standard Pelikan". Il risultato è che, controllando lo spillo di alimentazione con la lente 30x, si vede che intorno ad esso ci doveva essere una specie di cilindretto di plastica a dare lo spessore "Aurora", che ha l'imbocco più largo del Pelikan.
In pratica, illo tempore, mio papà ha forzato una cartuccia Pelikan dentro l'innesto, rompendolo. Per sua fortuna, ha rotto solo la parte esterna, e non lo spillo centrale dell'alimentatore, per cui in qualche modo la penna va ancora e, anzi, ora sembra accettare lo standard Pelikan! Dico "sembra" perché non fa tenuta perfetta, occorre mettere dentro il fusto la "cartuccia di scorta" in modo che tenga spinta la cartuccia nell'alimentatore, così che faccia tenuta.
Però è una brutta scoperta... una penna che credevo in buone condizioni è invece semidistrutta
Tra l'altro, questo dovrebbe anche far riflettere su quello che ho poi trovato qui: http://forum.penciclopedia.it/viewtopic.php?t=5971
Non credo esistano due standard... forse semplicemente è un caso come il mio!
Massimo Bacilieri
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
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Vedendo l'anno del messaggio direi che hai proprio ragione.Crononauta ha scritto: ↑lunedì 15 aprile 2019, 9:49
Tra l'altro, questo dovrebbe anche far riflettere su quello che ho poi trovato qui: http://forum.penciclopedia.it/viewtopic.php?t=5971
Non credo esistano due standard... forse semplicemente è un caso come il mio!
Comunque ci sono due attacchi per l'Hastil il così detto tric-trac più largo e quello dello standard Parker, che e' più recente.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Spero di non dire una stupidaggine, ma a me pare via sia anche la Hastil con l'attacco Pelikan, o almeno io l'ho. Si distingue facilmente da quello Parker non solo perché più sottile ma anche perché tagliato ad angolo retto mentre il tipo Parker ha un taglio obliquo. Tra l'altro mi pare che anche nel poderoso wiki se ne faccia menzione. Se servisse posterò volentieri le foto. Ciao e perdonate se ho detto assurdità. Davide
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Massimo
Ho il sospetto che sulla tua Hastil si sia rotto il "labbro" che èra messo lì per forare la cartuccia, posizionato attorno all'innesto dell'alimentatore;
Ricordavo che almeno un paio di volte se ne era discusso, con foto anche dettagliate;
Vai a guardare queste due discussioni:
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=8&t=16828
e soprattutto questo
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=8&t=16828
Nella prima foto, l'attacco (in realtà rotto) come dovresti vederlo tu; nell'intervento (undicesimo....) di Riccardo (Ricart), le foto di come invece è l'innesto quando è tutto a posto.
Non credo ci siano Hastil con attacco "differente" da quello Aurora; ci sono Hastil con il foracartucce sano, e (sigh) Hastil con il foracartucce rotto e in cui si può incastrare (alla meno peggio) una cartuccia Pelikan.
Io ne ho dei due tipi
Ho il sospetto che sulla tua Hastil si sia rotto il "labbro" che èra messo lì per forare la cartuccia, posizionato attorno all'innesto dell'alimentatore;
Ricordavo che almeno un paio di volte se ne era discusso, con foto anche dettagliate;
Vai a guardare queste due discussioni:
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=8&t=16828
e soprattutto questo
http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=8&t=16828
Nella prima foto, l'attacco (in realtà rotto) come dovresti vederlo tu; nell'intervento (undicesimo....) di Riccardo (Ricart), le foto di come invece è l'innesto quando è tutto a posto.
Non credo ci siano Hastil con attacco "differente" da quello Aurora; ci sono Hastil con il foracartucce sano, e (sigh) Hastil con il foracartucce rotto e in cui si può incastrare (alla meno peggio) una cartuccia Pelikan.
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Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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Esatto, è la stessa conclusione cui sono giunto io: si è rotto il collarino "fora cartuccia", lasciando lo stelo dell'alimentatore "nudo".
Infatti trovai nella penna incastrata una cartuccia tipo Pelikan, mentre il suo converter ci "balla", segno che qualcosa non va.
Di fatto, anche io ero giunto alla soluzione tampone della "seconda cartuccia" per tenere premuta quella piena d'inchiostro ed evitare perdite, mi suonava strano perché non è propriamente una cosa ordinaria; pensavo tuttavia fosse solo una questione di cartuccia malamente adattata, non che avesse proprio distrutto il collarino.
...ora mi domando se sia riparabile o se mi toccherà tirare avanti finché dura col metodo delle "due cartucce" (Pelikan, a questo punto) e poi amen. Peccato, il resto della penna è in condizioni magnifiche e la penna è stupenda, mi dispiacerebbe non riuscire ad avercela a posto
Infatti trovai nella penna incastrata una cartuccia tipo Pelikan, mentre il suo converter ci "balla", segno che qualcosa non va.
Di fatto, anche io ero giunto alla soluzione tampone della "seconda cartuccia" per tenere premuta quella piena d'inchiostro ed evitare perdite, mi suonava strano perché non è propriamente una cosa ordinaria; pensavo tuttavia fosse solo una questione di cartuccia malamente adattata, non che avesse proprio distrutto il collarino.
...ora mi domando se sia riparabile o se mi toccherà tirare avanti finché dura col metodo delle "due cartucce" (Pelikan, a questo punto) e poi amen. Peccato, il resto della penna è in condizioni magnifiche e la penna è stupenda, mi dispiacerebbe non riuscire ad avercela a posto
Massimo Bacilieri
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Non so se è riparabile e ne dubito, tuttavia si possono trovare le sezioni di ricambio per Hastil, ricordo di averle viste su eBay tempo fa.
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Dunque, io ho fatto una "cosa" per riportare qualche hastil "invalida" all'onor del mondo (veramente il "protocollo" consente di utilizzare DUE varianti della procedura, leggermente differenti); teoricamente è un intervento un po' bastardo e difficilmente "completamente" reversibile ma tanto, perso per perso....
Allora, prendi una cartuccia (vuota) attacco Pelikan e, per rendere le cose più facili, cercane una che già in partenza abbia un fissaggio piuttosto "stretto"
OPPURE
Trova (se riesci) un converter "aerometrico" con lo stesso tipo di attacco Pelikan, anch'esso preferibilmente "stretto" all'imbocco, che entri nel corpo penna hastil (quelli cinesi, con copertura in alluminio, spesso e volentieri ci vanno).
Se hai scelto la cartuccia:
Taglia il fondo (la parte piatta, opposta all'imboccatura) e incollaci sopra la parte terminale di un gommino, trasformando la cartuccia in una sorta di converter aerometrico (senza il tubicino, ma comunque funziona).
Verifica che ci sia aspirazione (ecco perchè è bene che il montaggio sia, nativamente, piuttosto "stretto")
A questo punto, converter o cartuccia, lo piazzi sull'innesto cartuccia e lo fissi con mastice al silicone (dovrai distribuirlo con uno stuzzicadenti, all'inizio), fino ad "annegare" la base della cartuccia o del converter.
Una volta indurito il mastice (12 ore, per sicurezza), il fatto di aver annegato l'imboccatura nel silicone ti darà abbastanza tenuta da poter aspirare l'inchiostro, e ti garantirà contro fuoriuscite e trafilamenti.
Allora, prendi una cartuccia (vuota) attacco Pelikan e, per rendere le cose più facili, cercane una che già in partenza abbia un fissaggio piuttosto "stretto"
OPPURE
Trova (se riesci) un converter "aerometrico" con lo stesso tipo di attacco Pelikan, anch'esso preferibilmente "stretto" all'imbocco, che entri nel corpo penna hastil (quelli cinesi, con copertura in alluminio, spesso e volentieri ci vanno).
Se hai scelto la cartuccia:
Taglia il fondo (la parte piatta, opposta all'imboccatura) e incollaci sopra la parte terminale di un gommino, trasformando la cartuccia in una sorta di converter aerometrico (senza il tubicino, ma comunque funziona).
Verifica che ci sia aspirazione (ecco perchè è bene che il montaggio sia, nativamente, piuttosto "stretto")
A questo punto, converter o cartuccia, lo piazzi sull'innesto cartuccia e lo fissi con mastice al silicone (dovrai distribuirlo con uno stuzzicadenti, all'inizio), fino ad "annegare" la base della cartuccia o del converter.
Una volta indurito il mastice (12 ore, per sicurezza), il fatto di aver annegato l'imboccatura nel silicone ti darà abbastanza tenuta da poter aspirare l'inchiostro, e ti garantirà contro fuoriuscite e trafilamenti.
Giorgio
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Ciao a tutti.
Ogni tanto mi rifaccio vivo: vista la quarantena che mi forza a casa, ne ho approfittato per fare un po' di manutenzione alle penne. E mi è ritornata in mano la Hastil Ferrari. La storia è all'inizio di questo topic, fatto sta che ha il collarino foracartuccia sfondato:
Il risultato è che il converter Aurora originale ci "balla" perché non fa presa. Avevo scritto al Pennaio di Firenze, perché ci tenevo a rimetterla in ordine, ma mi aveva detto che non avevano più ricambi. Contattai l'Aurora di Torino, che mi disse di mandare la penna per avere una valutazione della riparazione. Poi ci misi in mezzo un trasloco e ora il coronavirus, e ciao.
Fatto sta che oggi pomeriggio mi si è all'improvviso accesa una lampadina: il converter è fatto per fare presa "da dentro" sul collarino, che qui è rotto. Ma se io allora invece faccio l'opposto, e allargo la parte esterna in modo che faccia presa sull'interno della sezione, anziché sul collarino? Inizialmente pensai di fissare tutto con la gommalacca. Poi, temendo di impiastricciare tutto, ho optato per la soluzione più semplice: un bel giro di nastro isolante da elettricista, adesivo ed elastico quanto basta, sull'imboccatura del converter, et voilà:
Tiene perfettamente, con una soluzione semplice, economica, facilmente rimpiazzabile, e che non altera in alcun modo lo stato della penna. Che si vuole di più?
Ogni tanto mi rifaccio vivo: vista la quarantena che mi forza a casa, ne ho approfittato per fare un po' di manutenzione alle penne. E mi è ritornata in mano la Hastil Ferrari. La storia è all'inizio di questo topic, fatto sta che ha il collarino foracartuccia sfondato:
Il risultato è che il converter Aurora originale ci "balla" perché non fa presa. Avevo scritto al Pennaio di Firenze, perché ci tenevo a rimetterla in ordine, ma mi aveva detto che non avevano più ricambi. Contattai l'Aurora di Torino, che mi disse di mandare la penna per avere una valutazione della riparazione. Poi ci misi in mezzo un trasloco e ora il coronavirus, e ciao.
Fatto sta che oggi pomeriggio mi si è all'improvviso accesa una lampadina: il converter è fatto per fare presa "da dentro" sul collarino, che qui è rotto. Ma se io allora invece faccio l'opposto, e allargo la parte esterna in modo che faccia presa sull'interno della sezione, anziché sul collarino? Inizialmente pensai di fissare tutto con la gommalacca. Poi, temendo di impiastricciare tutto, ho optato per la soluzione più semplice: un bel giro di nastro isolante da elettricista, adesivo ed elastico quanto basta, sull'imboccatura del converter, et voilà:
Tiene perfettamente, con una soluzione semplice, economica, facilmente rimpiazzabile, e che non altera in alcun modo lo stato della penna. Che si vuole di più?
Massimo Bacilieri
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Beh, come si dice: la necessità aguzza l'ingegno.
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