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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Norex 528
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Ciao a tutti i forumisti.
Ho scovato oggi una Norex sulla quale non sono riuscito a trovare informazioni.
È il modello 528 (così è inciso sul fondello). Carica a pistone con il comando coperto appunto da un fondello, in puro stile tedesco (ad esempio la Kaweco). Il pennino è un semi-hooded, non ho ancora capito se oro o placcato. Sul cappuccio è inciso "doppeltank (pat)"
E in effetti ha una finestra di visualizzazione inchiostro di lunghezza esagerata, come si vede nelle foto. Ciò che mi lascia perplesso è che sembra che le guarnizioni del pistone siano separate in due gruppi: una che sta a metà della finestra e sembra abbastanza libera di scorrere ed una in cima all'alberino. L'alberino stesso ha una corsa limitata nel senso che, a sezione montata, le guarnizioni di fondo non.potrebbero percorrere tutta la lunghezza della finestra, in quanto la sua testa batte sull'alimentatore.
La sezione è avvitata e si svita molto agevolmente. Dato il nome (immagino voglia dire doppio serbatoio) prima di pensare a un malfunzionamento mi viene in mente qualche diavoleria per incrementare la carica, ma per ora non sono ancora riuscito a capirlo bene. Qualcuno ne sa qualcosa?
Ho scovato oggi una Norex sulla quale non sono riuscito a trovare informazioni.
È il modello 528 (così è inciso sul fondello). Carica a pistone con il comando coperto appunto da un fondello, in puro stile tedesco (ad esempio la Kaweco). Il pennino è un semi-hooded, non ho ancora capito se oro o placcato. Sul cappuccio è inciso "doppeltank (pat)"
E in effetti ha una finestra di visualizzazione inchiostro di lunghezza esagerata, come si vede nelle foto. Ciò che mi lascia perplesso è che sembra che le guarnizioni del pistone siano separate in due gruppi: una che sta a metà della finestra e sembra abbastanza libera di scorrere ed una in cima all'alberino. L'alberino stesso ha una corsa limitata nel senso che, a sezione montata, le guarnizioni di fondo non.potrebbero percorrere tutta la lunghezza della finestra, in quanto la sua testa batte sull'alimentatore.
La sezione è avvitata e si svita molto agevolmente. Dato il nome (immagino voglia dire doppio serbatoio) prima di pensare a un malfunzionamento mi viene in mente qualche diavoleria per incrementare la carica, ma per ora non sono ancora riuscito a capirlo bene. Qualcuno ne sa qualcosa?
- Iorek
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...aggiungo che sul Wiki si fa riferimento a un sistema "doppeltank" a proposito della tedesca Goldfink, ma senza entrare in particolari. Non so se possa trattarsi dello stesso sistema.
- Pettirosso
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Neppure io l'ho capito, ottima occasione per imparare qualcosa, se ce lo spiegano
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Giuseppe.
- Iorek
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Continuando ad armeggiare mi è venuta in mente un'ipotesi.
Se si svita la sezione (che sembra fatta apposta per essere svitata...) e si aziona il.pistone, l'alberino scende ben oltre il suo limite, ma resta ben saldo al suo posto. Tutte le guarnizioni sono "impaccate" al fondo del fusto. Se a questo punto si immerge il fusto (senza sezione) e si ricarica, l'inchiostro fluisce per prima cosa oltre la guarnizione di fondo, che al contrario delle altre resta ferma in fondo con l'alberino che le scorre al centro. Quando la testa lievemente ingrossata dell'alberino impegna la guarnizione di fondo, la trascina e inizia a riempire la camera più "bassa". Io qui ho riempito con acqua. Alla fine, tutto lo spazio della finestra è in effetti pien, cosa che se si lascia la sezione non.avviene.
Tutto il metodo mi pare astruso e soggetto a pericolo di macchiarsi, ma per ora è l'unica ipotesi che mi viene. Aspettiamo i guru
Se si svita la sezione (che sembra fatta apposta per essere svitata...) e si aziona il.pistone, l'alberino scende ben oltre il suo limite, ma resta ben saldo al suo posto. Tutte le guarnizioni sono "impaccate" al fondo del fusto. Se a questo punto si immerge il fusto (senza sezione) e si ricarica, l'inchiostro fluisce per prima cosa oltre la guarnizione di fondo, che al contrario delle altre resta ferma in fondo con l'alberino che le scorre al centro. Quando la testa lievemente ingrossata dell'alberino impegna la guarnizione di fondo, la trascina e inizia a riempire la camera più "bassa". Io qui ho riempito con acqua. Alla fine, tutto lo spazio della finestra è in effetti pien, cosa che se si lascia la sezione non.avviene.
Tutto il metodo mi pare astruso e soggetto a pericolo di macchiarsi, ma per ora è l'unica ipotesi che mi viene. Aspettiamo i guru
- Corvogiallo
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Norex 528
Ne avevo una che ora è affidata alla amorevoli cure di Domenico 98 che ha tutto il corredo...foglietto con indicazioni. Evocalo e come il genio della lampada esce
- Iorek
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Norex 528
Il foglietto sarebbe davvero una manna!
Provvedo quindi ad eseguire le invocazioni di rito
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In effetti un foglio che ci chiarisca le idee è una manna dal cielo, anch'io non avevo mai visto ne sentito di questo sistema di caricamento.
Domenico 98 se ci sei batti tre colpi.........
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- domenico98
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Mi avete chiamato ed eccomi qua! Scherzi a parte, spero di poter togliere ogni vostro dubbio, in questo momento sono fuori casa, ma appena avrò la scatolina e il relativo bugiardino sotto mano, vi manderò le foto molto volentieri. Ringrazio innanzitutto Corvogiallo per avermi dato l'opportunità di poterci mettere mano. Anche se un questo momento non è funzionante (l'asticella metallica manca del blocco sferico sulla sommità), questa penna ha un caricamento per me geniale (sicuramente quando il mio sogno di poter costruire penne artigianali avrà modo di avverarsi, mi piacerebbe adottare un sistema similare). Avevo già visto questo modello in passato in un mercatino, Lorek è riuscito a sintetizzare il suo funzionamento. Il meccanismo è formato da due distinte guarnizioni, una fissa all'albero del pistone e l'altra vincolata dall'asta metallica con la possibilità di compiere movimenti verticali. Se si guarda all'interno della sezione, proprio sul fondo dell'alimentatore ci dovrebbe essere un foro che alloggia l'asticella quando il pistone è completamente esteso. In questa posizione entrambe le guarnizioni sono attaccate tra loro e in prossimità della sezione. Quando si ritrae il pistone, la prima guarnizione solidale ad esso verrà trascinata aspirano l'inchiostro che passerà dallo spazio che c'è tra la seconda guarnizione (ancora appiccicata alla sezione) e l'asticella che si sta muovendo con la prima guarnizione. Piano piano, con il movimento relativo delle due guarnizioni (più che relativo, una è ferma e l'altra si muove) si verrà a formare una camera che conterrà inchiostro. Quando il blocco sulla sommità dell'asta si incastra nella seconda guarnizione (che è rimasta sempre attaccata alla sezione), questa seconda guarnizione verrà trascinata aspirando a sua volta inchiostro. La prima camera formatasi traslerà solamente fino al fondo. In questo modo si sono formate due camere con inchiostro separate dalla guarnizione mobile. Quando si esaurisce l'inchiostro contenuto nella camera più vicina alla sezione (l'ultima formatasi), si può trasferire l'inchiostro dalla camera di riserva (la prima formatasi) alla seconda camera (ora vuota): tenendo la penna con il pennino verso l'alto, si estende il pistone fino a quando la guarnizione attaccata all'albero non tocca la guarnizione mobile (che rimarrà ferma nella stessa posizione per tutta la durata del trasferimento), questo modo la camera di riserva viene schiacciata e l'inchiostro passa da questa camera alla camera primaria attraverso lo spazio tra la guarnizione libera e l'asticella. Ecco così riempita la camera vicino alla sezione permettendo la penna di scrivere ancora. Sperando di essere stato chiaro, vi prometto che appena posso vi allegherò le immagini del foglietto. Faccio i complimenti a Lorek per il suo ritrovamento (in condizioni spettacolari) e sperando di essere stato d'aiuto, vi auguro una buona giornata!
Lorenzo Domenico
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(O. Wilde)
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Bellissima penna , ha un fascino tutto personale !
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
- Iorek
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@Stormwolfe, concordo con te. Ai tempi in cui facevo le elementari (seconda metà degli anni '60), le Norex erano penne "da battaglia" e questa era l'immagine che ne avevo. Questa penna invece ha un aspetto teutonicamente robusto che mi piace assai, senza contare che il pennino, pur rigido, è piacevolissimo.
Veniamo però alle dolenti note: qua in assenza di foglietto, ci sto capendo sempre meno .
Mi spiego: ieri non avevo notato il buchino nel conduttore segnalato da @domenico98, o forse era intasato di inchiostro secco. Ora però l'ho individuato, ma nel mio esemplare sarà profondo al massimo tre millimetri. Se si lascia la sezione al suo posto mentre si abbassa il pistone, l'escursione delle guarnizioni non può essere massima, cioè non vanno "a pacco" sull'estremità inferiore del fusto. Quelle superiori, solidali con l'albero filettato, scendono fino a circa un centimetro dal fondo,ma non oltre in quanto l'alberino va a battuta sul conduttore. Se si guarda l'estensione dell'alberino a pistone abbassato, come nella penultima foto del mio messaggio iniziale, si vede che esce abbondantemente dal fusto, il che richiederebbe una cava nel conduttore ben più profonda di quelle che c'è.
Come risultato, delle due famose camere se ne riempie solo una. Se invece si fa l'operazione di abbassamento-riempimento in assenza della sezione, abbassando il pistone le guarnizioni si riuniscono in fondo, rialzando il pistone le superiori fisse iniziano a succhiare da subito riempiendo la camera superiore, e quella di fondo le segue dopo un po' riempiendo quella inferiore.
Anche il travaso di cui parlava domenico98, ho provato a simularlo e più o meno sono riuscito.
Ora il problema è ricostruire la procedura esatta. Se la si fa a sezione avvitata, non ci sono dubbi che o il buchino è corto (intasato?) o l'alberino è lungo (svitato?).
In questo caso ricadremmo in un problema di manutenzione, e forse si potrebbe chiedere ai moderatori, a loro discrezione, di spostarci in laboratorio ...
PS, e pure OT: Ci cascano tutti, ma l'iniziale del mio nick è una I di Imola, non una L di Livorno. E' il nome dell'orso che si vede nel mio avatar, un personaggio del film "la bussola d'oro" tratto da un romanzo di Philip Pullmann. Deriva dal fatto che non so perché sono stato spesso identificato con un orso e sono padre di una splendida ragazza dai lunghi capelli biondi -peraltro regolare utilizzatrice di una Kaweco Sport bordeaux... Fine OT
Veniamo però alle dolenti note: qua in assenza di foglietto, ci sto capendo sempre meno .
Mi spiego: ieri non avevo notato il buchino nel conduttore segnalato da @domenico98, o forse era intasato di inchiostro secco. Ora però l'ho individuato, ma nel mio esemplare sarà profondo al massimo tre millimetri. Se si lascia la sezione al suo posto mentre si abbassa il pistone, l'escursione delle guarnizioni non può essere massima, cioè non vanno "a pacco" sull'estremità inferiore del fusto. Quelle superiori, solidali con l'albero filettato, scendono fino a circa un centimetro dal fondo,ma non oltre in quanto l'alberino va a battuta sul conduttore. Se si guarda l'estensione dell'alberino a pistone abbassato, come nella penultima foto del mio messaggio iniziale, si vede che esce abbondantemente dal fusto, il che richiederebbe una cava nel conduttore ben più profonda di quelle che c'è.
Come risultato, delle due famose camere se ne riempie solo una. Se invece si fa l'operazione di abbassamento-riempimento in assenza della sezione, abbassando il pistone le guarnizioni si riuniscono in fondo, rialzando il pistone le superiori fisse iniziano a succhiare da subito riempiendo la camera superiore, e quella di fondo le segue dopo un po' riempiendo quella inferiore.
Anche il travaso di cui parlava domenico98, ho provato a simularlo e più o meno sono riuscito.
Ora il problema è ricostruire la procedura esatta. Se la si fa a sezione avvitata, non ci sono dubbi che o il buchino è corto (intasato?) o l'alberino è lungo (svitato?).
In questo caso ricadremmo in un problema di manutenzione, e forse si potrebbe chiedere ai moderatori, a loro discrezione, di spostarci in laboratorio ...
PS, e pure OT: Ci cascano tutti, ma l'iniziale del mio nick è una I di Imola, non una L di Livorno. E' il nome dell'orso che si vede nel mio avatar, un personaggio del film "la bussola d'oro" tratto da un romanzo di Philip Pullmann. Deriva dal fatto che non so perché sono stato spesso identificato con un orso e sono padre di una splendida ragazza dai lunghi capelli biondi -peraltro regolare utilizzatrice di una Kaweco Sport bordeaux... Fine OT
- Iorek
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Forse ho capito, così smetto di angustiarvi
L'ultima ipotesi è questa: lo scopo del doppio serbatoio è quello di avere una super-riserva magica. La prima volta, e solo la prima, si toglie la sezione per caricare completamente le due camere. Poi si rimette a posto la sezione e si usa la penna. Quando la camera inferiore si svuota, si travasa l'inchiostro dalla superiore come spiegato da domenico98. A questo punto ci sono due possibilità: se si prosegue a usare l'inchiostro fino in fondo ovviamente si dovrà ripetere l'operazione di riempimento totale, MA se se ne usa poco e si ricarica immediatamente (senza togliere la sezione), all'atto del riempimento l'inchiostro se ne tornerà magicamente sopra e la camera inferiore si riempirà del nuovo inchiostro.
Sembra complicato ma in effetti non.lo è poi molto. Diciamo che però, se non si vuole finire con le mani imbrattate di inchiostro, la camera superiore del serbatoio mi sa che si usa proprio solo in emergenza...
L'ultima ipotesi è questa: lo scopo del doppio serbatoio è quello di avere una super-riserva magica. La prima volta, e solo la prima, si toglie la sezione per caricare completamente le due camere. Poi si rimette a posto la sezione e si usa la penna. Quando la camera inferiore si svuota, si travasa l'inchiostro dalla superiore come spiegato da domenico98. A questo punto ci sono due possibilità: se si prosegue a usare l'inchiostro fino in fondo ovviamente si dovrà ripetere l'operazione di riempimento totale, MA se se ne usa poco e si ricarica immediatamente (senza togliere la sezione), all'atto del riempimento l'inchiostro se ne tornerà magicamente sopra e la camera inferiore si riempirà del nuovo inchiostro.
Sembra complicato ma in effetti non.lo è poi molto. Diciamo che però, se non si vuole finire con le mani imbrattate di inchiostro, la camera superiore del serbatoio mi sa che si usa proprio solo in emergenza...
- Ottorino
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Troppo complicato. Non c'è da smontare nulla. Il sistema riempie il serbatoio anteriore e quello posteriore insieme. A fondo corsa l'alberino tappa il serbatoio posteriore che diventa quello di riserva.
Una delle penne più geniali che ho. La mia è una 579
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- Tribbo
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Interessante sistema, anche se....
Approfitto per scrivere che non riesco a capire l'utilità di questi meccanismi di riserva magica in penne con finestra di visualizzazione..... voglio dire, in assenza di una finestra di visualizzazione diretta del livello di inchiostro potrei capire un meccanismo indiretto di segnalazione di fine "pieno" ed inizio "riserva". Un pò come nelle macchine.
Vedo ad esempio molto opportuno questo meccanismo nella Aurora 98 "riserva magica" dove per l'appunto non abbiamo la presenza di una finestra di visualizzazione, ma in una penna con visualizzazione diretta del livello di inchiostro, che valore aggiunto può dare?
Posto che comunque sia un sistema ritenuto utile anche nelle penne finestrate, nel caso in oggetto della Norex perchè creare una camera di riserva così grande (se ben ho capito)?
Mi verrebbe da pensare che nel caso della Norex la maggiore utilità della doppia camera sia quella di creare un ampio serbatoio suddiviso in due, per evitare problemi di variazioni di pressione che potrebbero crearsi con un'unica camera più grande. Un pò come succede con le Eyedroppers che verso la fine della carica possono dare fenomeni di variazione di abbondanza di flusso
Mah.. riflessioni in libertà....
Approfitto per scrivere che non riesco a capire l'utilità di questi meccanismi di riserva magica in penne con finestra di visualizzazione..... voglio dire, in assenza di una finestra di visualizzazione diretta del livello di inchiostro potrei capire un meccanismo indiretto di segnalazione di fine "pieno" ed inizio "riserva". Un pò come nelle macchine.
Vedo ad esempio molto opportuno questo meccanismo nella Aurora 98 "riserva magica" dove per l'appunto non abbiamo la presenza di una finestra di visualizzazione, ma in una penna con visualizzazione diretta del livello di inchiostro, che valore aggiunto può dare?
Posto che comunque sia un sistema ritenuto utile anche nelle penne finestrate, nel caso in oggetto della Norex perchè creare una camera di riserva così grande (se ben ho capito)?
Mi verrebbe da pensare che nel caso della Norex la maggiore utilità della doppia camera sia quella di creare un ampio serbatoio suddiviso in due, per evitare problemi di variazioni di pressione che potrebbero crearsi con un'unica camera più grande. Un pò come succede con le Eyedroppers che verso la fine della carica possono dare fenomeni di variazione di abbondanza di flusso
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Norex 528
L'Aurora 98 riserva magica veramente la finestra di visualizzazione ce l'ha, anche se molto sottile e poco trasparente, tanto da risultare quasi inutile, ma non credo la riserva magica derivi da questo...Tribbo ha scritto: ↑martedì 8 dicembre 2020, 15:20 Vedo ad esempio molto opportuno questo meccanismo nella Aurora 98 "riserva magica" dove per l'appunto non abbiamo la presenza di una finestra di visualizzazione, ma in una penna con visualizzazione diretta del livello di inchiostro, che valore aggiunto può dare?
L'utilità è che quando ti accorgi che hai finito l'inchiostro perché la penna non scrive (cosa che, almeno a me, capita anche se c'è la finestra di visualizzazione) hai la riserva.
Senz'altro aiuta la compensazione dell'alimentatore. Ma avere una "riserva" aiuta di più sul lato promozionale, che dire aiuta la penna a non versare quando è quasi scarica...Tribbo ha scritto: ↑martedì 8 dicembre 2020, 15:20 Mi verrebbe da pensare che nel caso della Norex la maggiore utilità della doppia camera sia quella di creare un ampio serbatoio suddiviso in due, per evitare problemi di variazioni di pressione che potrebbero crearsi con un'unica camera più grande. Un pò come succede con le Eyedroppers che verso la fine della carica possono dare fenomeni di variazione di abbondanza di flusso
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Giuste considerazioni Simone ! Era in effetti una cosa che mi sono sempre chiesto
.....ora che me lo hai fatto notare vedo che la Aurora 98 ha un anello che non avevo assolutamente considerato come finestra... sembrava solo un ornamento
.....ora che me lo hai fatto notare vedo che la Aurora 98 ha un anello che non avevo assolutamente considerato come finestra... sembrava solo un ornamento