Ciao a tutti!
Volendo provare a imbarcarmi nel mondo della calligrafia, ho pensato di sostituire il pennino di una Lamy che avevo in casa con un pennino Lamy calligrafico. Ora, la penna è provvista di converter, ma ho alcuni inchiostri Herbin che ritenevo un po' troppo chiari per un uso continuativo e di cui ho preferito comprare le cartucce (che monto sulla Pilot Metropolitan quando devo scrivere cose particolarmente noiose). Mi piacerebbe provarli sulla calligrafica ma come faccio? Mi era venuto in mente di siringare le cartucce e caricare così il coverter, ma rischia di essere un po' una stupidata?
Fountainowl ha scritto: ↑lunedì 11 marzo 2019, 13:42
Ciao a tutti!
Volendo provare a imbarcarmi nel mondo della calligrafia, ho pensato di sostituire il pennino di una Lamy che avevo in casa con un pennino Lamy calligrafico. Ora, la penna è provvista di converter, ma ho alcuni inchiostri Herbin che ritenevo un po' troppo chiari per un uso continuativo e di cui ho preferito comprare le cartucce (che monto sulla Pilot Metropolitan quando devo scrivere cose particolarmente noiose). Mi piacerebbe provarli sulla calligrafica ma come faccio? Mi era venuto in mente di siringare le cartucce e caricare così il coverter, ma rischia di essere un po' una stupidata?
Non mi sembra affatto una stupidata:-)
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
Forse ho capito male, ma se hai comprato un converter, il complemento naturale è il calamaio di inchiostro.
Svuotare una cartuccia per riempire un converter mi pare strano.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Ottorino ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2019, 9:44
Forse ho capito male, ma se hai comprato un converter, il complemento naturale è il calamaio di inchiostro.
Svuotare una cartuccia per riempire un converter mi pare strano.
Hai ragione, ma il fatto è che questa Lamy con converter ce l'ho da un po' e ho preferito risparmiare qualcosina non comprando una penna da calligrafia ex novo ma solo un pennino. La questione della cartuccia nasce dal fatto che ho delle cartucce di Ambra di Birmania e Arancio Indiano che vorrei provare nella calligrafica ma non sono adatte alle Lamy.
Fountainowl ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2019, 12:09
Ottorino ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2019, 9:44
Forse ho capito male, ma se hai comprato un converter, il complemento naturale è il calamaio di inchiostro.
Svuotare una cartuccia per riempire un converter mi pare strano.
Hai ragione, ma il fatto è che questa Lamy con converter ce l'ho da un po' e ho preferito risparmiare qualcosina non comprando una penna da calligrafia ex novo ma solo un pennino. La questione della cartuccia nasce dal fatto che ho delle cartucce di Ambra di Birmania e Arancio Indiano che vorrei provare nella calligrafica ma non sono adatte alle Lamy.
Ottorino ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2019, 12:17
Secondo me per avere qualche bel risultato per la calligrafia il nero è quasi obbligatorio. Ma ovviamente è solo un'opinione.
Condivido il pensiero di Ottorino: è come lo smoking...è d'obbligo il nero. Se vuoi cominciare a fare Calligrafia puoi usare un calamaio di Pelikan 4001 nero brillante, costa meno di 3 caffè:-)
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
Ottorino ha scritto: ↑martedì 12 marzo 2019, 12:17
Secondo me per avere qualche bel risultato per la calligrafia il nero è quasi obbligatorio. Ma ovviamente è solo un'opinione.
Ah chiaro adesso!! Ubi maior, seguirò i vostri consigli e mi accatterò un calamaio di nero anche se sarà per me un grosso sforzo grazie mille!!
Ottorino ha scritto: ↑mercoledì 13 marzo 2019, 10:53
Se tu potessi passare da Firenze il 13 aprile in occasione del penshow con un calamaio vuoto, potrei riempirtelo di 4001 nero.
Ma allora vieni davvero con la damigiana?
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)