klapaucius ha scritto:Il discorso sul "guadagnare troppo rispetto a che cosa" lo eviterei perché bisognerebbe smuovere i massimi sistemi e alla fine la discussione si arenerebbe perché fatta su punti di vista inconciliabili.
sono d'accordo, ma e' innegabile che spesso questo pensiero aleggia nella mente dei consumatori...
Sul resto sono d'accordo con te, compreso il fatto, come ho specificato più su, che "costa troppo" significa semplicemente che io non sono disposto a spendere tanto per un oggetto, nemmeno se è completamente alla mia portata. Infatti, come dicevo ad Ottorino, tanti oggetti superflui che non compro, pur alla portata delle mie tasche, sono sostituiti da altrettante penne, futile spreco agli occhi dei più.
ma piu' che "costa troppo" questo mi sembra un "non mi piace/non mi interessa" (evito il "non mi serve" per il tipo di prodotto di cui si sta parlando)
Quanto al lavoro di due nonnini, se ci mettono due settimane a testa, farebbero comunque un totale di un mese di ore-lavoro, quanto basta per giustificare almeno 1000 euro di lavoro artigianale specializzato, più tutti i costi. Questo per ribadire la cosa ovvia che, tanto più grande è l'attività e tanto più la produzione si sposta da una pratica completamente artigianale a una produzione industriale in grande scala, in linea di principio, tanto più si abbassano i prezzi. In linea di principio... perché ci sono costi di marketing, sviluppo, macchinari oltre al costo del lavoro, ecc.
il ragionamento "una azienda ha minori costi" e' approssimativo, quando addirittura non sbagliato. Puo' essere vero se si basa sull'ipotesi che acquistando molto piu' materiale grezzo (perche' la produzione e' tendenzialmente maggiore) lo si paga meno, ma la forza lavoro e' da pagare comunque anche se non vendi uno spillo. Un artigiano indipendente puo' decidere di sacrificare x ore lavorative in piu' senza avere costi aggiuntivi. Io vendo fotografie, a parita' di qualita' del prodotto (si possono realizzare fotografie con tecniche piu' o meno complesse) non mi sognerei mai di fatturare una o due ore lavorative in piu', se per consegnare un prodotto perfetto e finito (ora, perfetto mi sembra immodesto: diciamo al massimo delle mie capacita') le ho dovute aggiungere al tempo medio in cui realizzo un lavoro; in un certo senso sminuirei il valore del prodotto. Per realizzare foto di un certo livello, mi sono inventato una tecnica molto particolare, in cui e' necessaria tanta attrezzatura (che ho dovuto acquistare) e per la quale sono necessarie conoscenze e capacita'; il prezzo maggiore a cui le vendo, rispetto a quelle scattate con una "tecnica base" e' dovuto a questo, non ad una mera questione di "ci metto di piu' a farlo" e spero nessuno si sogni di dire che non e' giustificato. A qualcuno puo' non interessare o non servire una siffatta qualita' (e tanti altri motivi per non comprarmele sono assolutamente legittimi) ma ritenere ingiustificabile un prezzo perche' intrinsecamente alto per me e' sbagliato.
Due miei carissimi amici sono partiti in due facendo siti internet, ora hanno una bella azienda con 15 dipendenti. Quanto costano i siti internet rispetto a quando erano loro due e basta ? Mediamente di piu', e non solo per una mera questione di fisiologico aumento dei prezzi. Ecco il parallelo tra i due artigiani senza dipendenti...
Per realizzare queste nuove penne c'e' stato del lavoro dietro, della ricerca, dei brevetti (che non sono mica gratis) e tanto altro, non trovo giusto dire che quel prezzo sia assurdo in senso assoluto.
Pensa che io, a conti fatti, trovo giusto pure pagare per "il nome", anche se io non lo faro' mai; se una azienda e' stata brava o fortunata ed ha raggiunto lo status di "mito" per cui basta solo il nome o il logo a trasmettere il messaggio "oggetto di prestigio", beh...perche' dovrebbe costare poco ? C'e' chi acquista il nome e il prestigio, anche se forse ingiustificati dal punto di vista tecnico. Penso a Montblanc e a Rolex, aziende che sono riuscite di fatto a mitizzare i prodotti, e ad arrivare a vendere delle penne in resina al costo di quelle che Visconti vende in celluloide, la prima, e a vendere orologi meccanicamente inferiori a Breitling e a Omega (un vero appassionato di orologi la Rolex la evita...) a prezzi stellari, la seconda. Se a uno che interessa comprare il nome Montblanc gli fai vedere una Homo Sapiens (per me rimarra' sempre una delle penne piu' belle di tutti i tempi), ti ci sputa tranquillamente sopra alla Visconti; e' scemo lui e sono intelligente io ? No, semplicemente stiamo cercando due cose diverse, e il prezzo di una Montblanc attuale e' giustificato per motivi diversi da quelli che giustificano il prezzo della Homo Sapiens, ma sempre giustificabile rimane.
Il succo di tutto questo è, dopo aver sottolineato ancora una volta che di oggetti non calmierabili si tratta (anzi...), che io sono liberissimo di sostenere che un prezzo può essere giustificato dai costi di produzione e distribuzione e purtuttavia completamente folle per il risultato finale. E in tal caso il mercato deciderà se la scommessa è stata vinta o meno. Ma per me la Montegrappa Chaos resta uno schifo anche se avesse un successo mostruoso, e quindi il prezzo è alto, visto lo schifo, indipendentemente dal lavoro che c'è dietro.
come dicevo prima, questo somiglia molto di piu' a un "non mi piace"
P.S. scusa se mi sono dilungato
