


Ah, buono a sapersiCorvogiallo ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 15:47 Io non la userei neppure sotto tortura e nemmeno su una safety che normalmente digerisce qualunque cosa...![]()
Potrebbe anche non essere successo niente ma potrebbe anche benissimo intasarti una penna. E' difficile capire cosa possa essere successo nel frattempo ad un inchiostro cosi' vecchio, ossidazione, microcoaguli e via dicendo sopratutto ora che la boccetta e' rimasta aperta per molto. Potrebbe essere ancora un inchiostro buono ma perche' rischiare?giulsina ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 15:52Ah, buono a sapersiCorvogiallo ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 15:47 Io non la userei neppure sotto tortura e nemmeno su una safety che normalmente digerisce qualunque cosa...![]()
e come mai? chiedo chiarimenti proprio perché non so nulla del deterioramento degli inchiostri!
Basta tirare in avanti il penino e ti resta in mano, poi si tira anche l'alimentare e ti resta in mano anche quello, dunque di che materiale doverebbe essere fatto questo inchiostro da non poter essere dilavato nemmeno con i soli due componenti in mano? di cianoacrilato?marco077 ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 20:29 Se non è troppo denso ed è stato conservato in un cassetto (al riparo da luce e calore) e vuoi proprio toglierti lo sfizio di provarlo, potresti comprare una penna "cavia" (sui vari siti di e-commerce se ne trovano anche a 3-4 euro)... poi se ti rendi conto che non ha perso le sue proprietà e non ha intasato la penna puoi valutare se usarlo assiduamente.
Allora che si riesca a pulire una penna da quasi qualunque cosa e' vero ma non e' vero che tutti sono in grado o se la sentano di farlo.analogico ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 20:42Basta tirare in avanti il penino e ti resta in mano, poi si tira anche l'alimentare e ti resta in mano anche quello, dunque di che materiale doverebbe essere fatto questo inchiostro da non poter essere dilavato nemmeno con i soli due componenti in mano? di cianoacrilato?marco077 ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 20:29 Se non è troppo denso ed è stato conservato in un cassetto (al riparo da luce e calore) e vuoi proprio toglierti lo sfizio di provarlo, potresti comprare una penna "cavia" (sui vari siti di e-commerce se ne trovano anche a 3-4 euro)... poi se ti rendi conto che non ha perso le sue proprietà e non ha intasato la penna puoi valutare se usarlo assiduamente.
Non facciamola più complicata di quanto il buon senso non tolleri, si riesce, con fatica, ma si riesce, anche i ripulire gli alimentatori intasati dall'inchiostro di china, dai .....
https://www.youtube.com/watch?v=HAO7ypN3Z28
Certo, ma allora prima di consigliare l'acquisto di una penna apposita, bisognerebbe anche specificare che l'eventualità che la cosiddetta "penna principale" debba essere addirittura smontata per "colpa" di questo inchiostro d'antan è molto più che remota.
Io invece penso che per rispondere ad un quesito di ordine tecnico e ben circostanziato bisognerebbe sempre avere le conoscenze/esperienze adeguate.
Sono da sempre un appassionato di inchiostri vintage, che uso regolarmente facendo un minimo di attenzione all'eventuale deposito sul fondo delle boccette o bottiglie. Tra quelli che uso c'è anche quello di cui parliamo qui (ahimé, ormai agli sgoccioli, mi piaceva tantissimo e quindi l'ho usato), e solo in un caso mi è capitata una boccetta non utilizzabile, perché aveva una leggera posa sul fondo.
Secondo me siamo in parecchi.....
l'ho provato con un pennino calligrafico, onde evitare problemi. Già osservando la boccetta l'inchiostro appariva molto diverso da come più tra di voi temevano che fosse: appare molto liquido, quasi acquoso, più che asciutto o denso. Comunque, una volta immerso il pennino il risultato è stato piuttosto bizzarro: il colore è un grigio molto sbiadito. Mi chiedo a questo punto se non fosse già stato diluito da qualcuno prima di me (visto che è passato da altre mani dopo quelle di mio nonno, è poi ha giaciuto nel fondo di un cassetto per anni), anche perché ci mette parecchio per asciugarsi. Ad ogni modo, penso che continuerò a usarlo con il pennino calligrafico, un grigio non mi dispiace affatto! Senza menzionare, ovviamente, il piacere che mi arreca possedere l'oggetto boccetta. È già in bella mostra sulla mia scrivania.Stormwolfie ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 16:36 Io proverei subito usando una penna di vetro o un pennino calligrafico... curioso di sapere se le caratteristiche dell inchiostro sono rimaste ... se lo fai posta un esempio !!!
Purtroppo non so dire che colore fosse effettivamente, visto il già citato grigio, però sulla boccetta è riportata la dicitura "Bleu nero"! Com'è possibile?Pettirosso ha scritto: ↑domenica 3 marzo 2019, 18:17 Guardate che NON E' un blu/nero: Aurora ha iniziato a produrre il blu/nero solamente da un paio d'anni.