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Penne cinesi

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marnautz
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Penne cinesi

Messaggio da marnautz »

Capisco chi le compera ma io proprio ho una repulsione per le Penne cinesi (peggio ancora gli orologi, visto che ora stanno iniziando a circolare orologi con movimento cinese, per “contenere” i costi).
Se il budget é limitato con un po’ di pazienza si trovano usate in ottime condizioni penne con pennino in oro a 50€ o giù di lì come Waterman cf, Parker 75, Sheaffer targa.
Sono magari penne di 20 o 30 anni fa e funzioneranno altri 20 anni. Le cinesi non so se reggono 20 giorni di uso intensivo.
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pasq
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Messaggio da pasq »

marnautz ha scritto: mercoledì 6 febbraio 2019, 22:22 Se il budget é limitato con un po’ di pazienza si trovano usate in ottime condizioni penne con pennino in oro a 50€ o giù di lì come Waterman cf, Parker 75, Sheaffer targa.
Sono magari penne di 20 o 30 anni fa e funzioneranno altri 20 anni. Le cinesi non so se reggono 20 giorni di uso intensivo.
Scrivo tutti i giorni, tutto il giorno. Non so cosa ne resterà fra 20 anni, ma qualche mese di uso intensivo, lo tengono per certo.

Piuttosto, dove la trovo una targa con pennino in oro a 50 €? Così metto davvero qualche cinese da parte!
marnautz
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Messaggio da marnautz »

Su eBay se cerchi con un po’ di fortuna le trovi. Ne avevo comperata una un paio d’anni fa a 40€ in metallo con però pennino in oro. Anche le Parker 75, non in argento, si riescono a trovare sui 50.
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Massimo59
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Messaggio da Massimo59 »

Parlo per la mia esperienza...io ho una Jinhao 159, acquistata, per pochi euro, da usare in ufficio senza paura di scordarmela, senza paura che mi cada e senza il timore che finisca nelle tasche di qualche "amato"collega...
L'ho presa per curiosità e, meraviglia delle meraviglie, la uso da più di un anno, tutti i santi giorni e con tutti gli inchiostri possibili. Mai una sbavatura, mai una perdita, mai un colpo a vuoto... che dire?
Certo, non ha il fascino di un'Aurora, di una Pelikan o di penne di marche blasonate, ma in fondo il piacere che restituisce, di scrivere con un pennino, è identico alle altre.
Non pretendo null'altro, solo che scriva senza intoppi e bene, e fin li le cinesi ci arrivano...e c'arrivano bene...
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pasq
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Messaggio da pasq »

marnautz ha scritto: giovedì 7 febbraio 2019, 8:02 Su eBay se cerchi con un po’ di fortuna le trovi. Ne avevo comperata una un paio d’anni fa a 40€ in metallo con però pennino in oro. Anche le Parker 75, non in argento, si riescono a trovare sui 50.
Grazie, è già un po' che monitoro, ma non ho ancora trovato l'occasione in buone condizioni.

Tornando in topic, stamattina sulla scrivania: Hero 52 pennino F con Sailor Kiwa-Guro per le cartelle e Jinhao x750 pennino M con Montblanc Black Permanent per le ricette. Confermo l'esperienza di Massimo59.
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Messaggio da Iridium »

La mia esperienza con le cinesi si è rivelata proporzionale al costo (sempre molto contenuto comunque). Nel corso di qualche mese ho comprato diverse penne cinesi, nel dettaglio:
- 3 penne di plastica trasparente e caricamento a pistone di marca imprecisata con pennino EF pagate 1,09 € ciascuna che scrivono maluccio, nel senso che il tratto e talmente fine e secco che inchiostri diversi dal nero appaiono molto molto chiari alcuni quasi invisibili e il feedback del pennino è eccessivo per i miei gusti.
- 1 Jinhao x450 pagata 3,6 € che scrive molto bene con tratto che credo sia un M ma i materiali sono quelli che sono e soprattutto essendo in metallo la trovo pesante per il mio modo di scrivere.
- 2 Mooman M100 pagate 18 e 23 € con pennino F di marca Schmidt che scrivono molto bene. Come esperienza di scrittura personalmente la considero sovrapponibile alla pilot 78g+ con pennino M che possiedo, stessa scorrevolezza stesso flusso e mai un salto, un’incertezza o falsa partenza anche dopo 4 o 5 giorni di inutilizzo (non ho ancora superato questa soglia). Il materiale con cui sono costruite poi mi piace molto. Per quello che posso capire non si tratta della solita plastica stampata comune e il fusto sembra prodotto in un pezzo unico. Inoltre il converter è ben fatto, funziona bene e anch’esso come il pennino è marchiato schmidt. L’unico difetto, perdonabile, che gli ho trovato è che il cappuccio, se calzato nella parte posteriore, non sembra molto stabile. Non cade ma toccandolo oscilla un po’. Considerando il costo non posso non confrontarle con le varie kaweco sport, lamy safari e pilot 78g che possiedo e confesso che le preferisco come estetica e materiali. Come funzionalità e scrittura invece siamo lì. Tra l’altro nelle due Moonman il converter era compreso facendo scendere il prezzo della penna singola.
Ovviamente non sono un super esperto in materia non avendo centinaia di penne ma uso le stilografiche da diversi mesi e parlo per esperienza diretta utilizzando quasi giornalmente tutte le penne citate.

Penso che un po’ tutti per esperienza in altri ambiti siamo portati a pensare che le cinesate debbano per forza essere scadenti ma forse per le penne non sempre è così...

saluti
Fabio
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Messaggio da netosaf »

marnautz ha scritto: mercoledì 6 febbraio 2019, 22:22 Capisco chi le compera ma io proprio ho una repulsione per le Penne cinesi (peggio ancora gli orologi, visto che ora stanno iniziando a circolare orologi con movimento cinese, per “contenere” i costi).
Se il budget é limitato con un po’ di pazienza si trovano usate in ottime condizioni penne con pennino in oro a 50€ o giù di lì come Waterman cf, Parker 75, Sheaffer targa.
Sono magari penne di 20 o 30 anni fa e funzioneranno altri 20 anni. Le cinesi non so se reggono 20 giorni di uso intensivo.
Sono anch'io un estimatore di quel tipo di penna, nostalgico e focalizzato su quelle degli anni 50/70, alla continua ricerca dell'accoppiata pennino/erogazione ideale ed anch'io non sono un amante delle penne cinesi.
Anzi spesso, qui sul forum, "salto" la lettura di post che le recensiscono e ne parlano.
Però in realtà una l'ho comprata, è una Jinaho da 1,60 euro spedita gratis e un po' mi stupisco di quanto una nullità simile sia in grado di garantire una erogazione così lineare e gratificante.
E' vero, i materiali sono scadenti (appena arrivata mi si ruppe la filettatura della sezione che poi ho incollato con attack) ma certe volte mi vengono in mente le bizze di scorrevolezza di tante altre penne di maggiore prestigio e costo.
Con tutto questo, per me che considero la penna non solo per la scrittura ma che mi gratifica anche come oggetto da tenere in mano, continuerò con la ricerca della penna ideale e quando defungerà a causa dei suoi materiali di bassissima qualità, sostituirò la Jinaho, che ho sempre presente sulla scrivania d'ufficio anche quando non ci sono, per appunti veloci con inchiostri colorati.

Stefano
Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
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StePen
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Messaggio da StePen »

Nessuno possiede l'economica Wing Sung 3001A, clone della famosa Pilot 78G ?
:problem:
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

StePen ha scritto: martedì 5 novembre 2019, 21:54 Nessuno possiede l'economica Wing Sung 3001A, clone della famosa Pilot 78G ?
:problem:
Io, me ne sono passate tra le mani ben quattro.
Ho sempre avuto l'impressione (personalissima) che si tratti di qualcosa più di un clone, perché i pezzi sono totalmente intercambiabili, innesto cartuccia a parte. Tre delle quattro hanno avuto problemi di crepe sulla sezione (dove è innestato il gruppo scrittura per intenderci), con relativa perdita di inchiostro e dita macchiate. Una ha manifestato il problema dopo alcuni giorni, le altre nel giro di un paio di mesi, e l'ultima è ancora in ordine dopo un annetto. La Pilot78G autentica, invece, va avanti da alcuni anni, non saprei dire quanti, ma la comprai quando abitavo in Liguria, per cui si parla almeno del 2012.
La Wing Sung ha un ottimo pennino, ovviamente intercambiabile con le Pilot 78G, Kakuno, Metropolitan e Prera, ma il mio parere è che la plastica sia di qualità assolutamente inferiore rispetto alla Pilot originale, anche se a prima vista sembrerebbe analoga.
Oggi non le ricomprerei, pur avendole pagate poco, perché tre sezioni crepate su quattro vanno oltre la pazienza che sono disposto ad avere nei confronti di un modello.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Messaggio da StePen »

Grazie mille per il puntuale ed esaustivo riscontro.
Cinesina in black list, quindi.
:wave:
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Messaggio da vynce »

pasq ha scritto: mercoledì 6 febbraio 2019, 22:33
marnautz ha scritto: mercoledì 6 febbraio 2019, 22:22 Se il budget é limitato con un po’ di pazienza si trovano usate in ottime condizioni penne con pennino in oro a 50€ o giù di lì come Waterman cf, Parker 75, Sheaffer targa.
Sono magari penne di 20 o 30 anni fa e funzioneranno altri 20 anni. Le cinesi non so se reggono 20 giorni di uso intensivo.
Scrivo tutti i giorni, tutto il giorno. Non so cosa ne resterà fra 20 anni, ma qualche mese di uso intensivo, lo tengono per certo.

Piuttosto, dove la trovo una targa con pennino in oro a 50 €? Così metto davvero qualche cinese da parte!
Torno, da neofita, a dire la mia: è un argomento verso il quale non riesco a tacere.
La questione delle penne cinesi, per quanto paradossale possa sembrare, credo sia esclusivamente un fatto socio-culturale.
Complice il fascino, in una società monetizzata, del tanto a poco che tanto (tranne poche eccezioni) nei fatti non è.
Poi se uno dice io voglio una "cinese" comunque allora mi taccio. Le ragioni possono essere infinite (ad esempio resto affascinato da come si impegnano per copiare le occidentali oppure adoro ricevere pacchi dalla Cina ... :D ) e non ha senso sviscerarle.
Vi racconto la mia esperienza: è da poco più di un anno che mi è esplosa la passione (anche grazie a voi ... Maledetti! 8-) ) per la raccolta di stilografiche. Di buone penne "usate" ma in ottime condizioni se ne trovano a bizzeffe. Basta cercare ed avere pazienza.
Vi riporto i miei acquisti degli ultimi mesi: Rotring 600 e 900, Aurora 98 Archivi Storici, Parker 180, Waterman CF, Sheaffer Imperial 777,Waterman Carenè. Costo complessivo 155 euro: ho portato a casa 7 penne che dureranno, purtroppo, anche dopo la mia dipartita. Aggiungo che negli acquisti, per incapacità, non chiedo mai sconti.
Ora mi domando: uno che vuole scrivere con le stilografiche non ha 100 euro (5 pizze al piatto) da investire "in occidente" prima di rivolgersi al mercato cinese? Io non riesco a capire. Aiutatemi. Poi, giustamente, de gustibus ...
Un abbraccio.

Vincenzo
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Messaggio da StePen »

vynce ha scritto: mercoledì 6 novembre 2019, 2:13 ...
Ora mi domando: uno che vuole scrivere con le stilografiche non ha 100 euro (5 pizze al piatto) da investire "in occidente" prima di rivolgersi al mercato cinese? Io non riesco a capire. Aiutatemi. Poi, giustamente, de gustibus ...
Considerazioni almeno in parte condivisibili ma...
questi 100/150/200 euro l'utente X potrebbe semplicemente non volerli spendere e/o essere incuriosito di provare penne a meno di 5 euro cadauna che spesso e volentieri se la lottano con penne che nel mercato europeo costerebbero dieci volte tanto.
Spesso va (molto) bene, qualche volta va male.

Ma se deve andare male è meglio aver speso 2.80€ anzichè 28.
marcof
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Messaggio da marcof »

dico la mia "personalissima", da malato di acquisti cinesi.
Penso si tratti appunto di una malattia, come quelli che infilano soldi nelle slot machine e non riescono a fermarsi, io quando vedo una penna che costa 1 euro ho il mouse che la butta in automatico nel carrello. :roll:
Quando poi ti capita che decidi di comprare una penna un po' più seria e ti accorgi che non scrive come ti aspetti o che la qualità ti delude, mentre la pennetta da 1 euro va imperterrita contro ogni pronostico ad assolvere i suoi compiti, allora sei spacciato.
Diciamo che la mia sfortuna è stata di essere stato molto fortunato, perché sono state poche le volte che queste pennette mi hanno dato problemi.
Poi è anche vero che se metti insieme tutti i soldi spesi nei vari anni per comprare queste pennette ci avresti comprato una penna "buona". Il problema è che, essendo una malattia, l'acquisto di una penna buona ti gratifica di più, ma non per molto tempo, è sicuro che dopo qualche giorno stai già addocchiando qualcos'altro.
Per chi come me ha le finanze parecchio limitate, diciamo che queste pennette sono un buon paliativo, una specie di metadone. :D
Torando al clone della pilot 78g di cui si chiedeva poco sopra, io ne ho una senza marca pagata cira 70 centesimi compresa spedizione (forse è un clone della wing sung che clona la pilot) , l'ho convertita ad eyedropper, la uso in ufficio da parecchio e scrive che è un piacere.
IMG_20191106_094553371 fs.jpg
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Messaggio da vynce »

StePen ha scritto: mercoledì 6 novembre 2019, 10:08
... questi 100/150/200 euro l'utente X potrebbe semplicemente non volerli spendere e/o essere incuriosito di provare penne a meno di 5 euro cadauna che spesso e volentieri se la lottano con penne che nel mercato europeo costerebbero dieci volte tanto.
Certo, forse la mia difficoltà sta nel non riuscire a vedere la penna stilografica solo come un oggetto che deve avere un rapporto qualità/prezzo vincente:deve funzionare bene e costare nulla. Aldilà della sua Storia, delle ragioni del suo Design, dell'ideologia culturale che l'ha prodotta ...
Aspetti che per me sono invece fondamentali nell'acquisto di un oggetto. Maggiore è tale "spessore", più interessante è per me la penna.
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Messaggio da Gargaros »

Una pizza a 20 euri? Dove vivete? Che se me lo dice magari cerco di starne lontano :think:

Comunque le cinesi deludono in rifiniture. E nel controllo qualità, risicatissimo (ammesso che ce ne sia qualcuno). Per esempio le tre Wing Sung 3013. Una ha un flusso abbondante e un tratto quasi medio. Una ha un flusso secco e un tratto quasi invisibile (nel senso che non scrive proprio, tanto il flusso è risicato). L'altra è mezza stitica e un flusso discontinuo... Sono tutti problemi che potrei tentare di risolvere da me, magari col trucco del foglio d'alluminio tra i rebbi (perché il mio sospetto sta proprio lì), però resta il fatto che tre penne che dovrebbero avere le stesse caratteristiche (tutte infatti sono EF), risultano assolutamente non confrontabili.

Però per quei prezzi diciamo che si chiude un occhio.
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