Monet e macchina da scrivere
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Monet e macchina da scrivere
Io dicevo che, nostalgia a parte, in fotografia alcune cose sono migliorate tanto da essere irrinunciabili... poi c'e' anche altra roba che si puo' fare con le analogiche come e (in alcuni casi) meglio di adesso, tutto qui.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
Monet e macchina da scrivere
Ciao a tutti, sono nuovo, mi chiamo Federico.
Secondo me le nuove tecnologie hanno portato benefici e problemi, un po' come molte cose nella storia dell'uomo. La fotografia digitale produce una quantità enorme di ricordi, sta a noi decidere di stampare, se non lo facciamo è colpa nostra. I computer apportano infiniti benefici, in campo scientifico, medico, produttivo e personale, sta a noi decidere di incontrarci con gli amici al parco e non su facebook. La lettura digitale (sono un appassionato lettore ed ho fondato un forum sull'e-reading) porta in dote una rivoluzione fatta di spazi risparmiati, alberi risparmiati, soldi risparmiati, sta a noi scegliere comunque la carta se ci dà gusto (io infatti mi divido tra i due mondi) magari per edizioni belle da vedere e toccare.
Quando il trasporto su carro si affermò un sacco di gente rimase senza lavoro (i trasportatori). Quando il trasporto motorizzato si affermò un sacco di gente rimase senza lavoro (allevatori di cavalli, stallieri, ecc...).
La storia è piena di sacrifici, zeppa di martiri che sono stati immolati sull'altare del progresso, il che non è per forza un bene, molte specie non si sono evolute e stanno meglio di noi (i gatti), ma è un trend che fa parte della natura umana.
Ciò detto è vero che c'è un ritorno al passato, un rifiuto dell'usa e getta, del rapido, del virtuale.
Io stesso ho riesumato i vinili, i rasoi tradizionali, i libri cartacei (dopo un periodo full digital), i film su disco (al posto dello streaming), la scrittura manuale, ecc... e ne riconosco i benefici. In una seconda casa ho conservato decine e decine di videocassette, a volte di film non più reperibili. Ecco che il gusto dell'oggetto fisicamente presente è irraggiungibile da parte del mondo invisibile che oggi ci viene proposto.
Però ricordo quando giravo in macchina per lavoro con le mappe... tempi di arrivo ignoti... percorsi tutti da scoprire... bello se sei in vacanza, ma se devi fare dieci interventi tecnici al giorno significa solo arrivare a casa più tardi.
Secondo me le nuove tecnologie hanno portato benefici e problemi, un po' come molte cose nella storia dell'uomo. La fotografia digitale produce una quantità enorme di ricordi, sta a noi decidere di stampare, se non lo facciamo è colpa nostra. I computer apportano infiniti benefici, in campo scientifico, medico, produttivo e personale, sta a noi decidere di incontrarci con gli amici al parco e non su facebook. La lettura digitale (sono un appassionato lettore ed ho fondato un forum sull'e-reading) porta in dote una rivoluzione fatta di spazi risparmiati, alberi risparmiati, soldi risparmiati, sta a noi scegliere comunque la carta se ci dà gusto (io infatti mi divido tra i due mondi) magari per edizioni belle da vedere e toccare.
Quando il trasporto su carro si affermò un sacco di gente rimase senza lavoro (i trasportatori). Quando il trasporto motorizzato si affermò un sacco di gente rimase senza lavoro (allevatori di cavalli, stallieri, ecc...).
La storia è piena di sacrifici, zeppa di martiri che sono stati immolati sull'altare del progresso, il che non è per forza un bene, molte specie non si sono evolute e stanno meglio di noi (i gatti), ma è un trend che fa parte della natura umana.
Ciò detto è vero che c'è un ritorno al passato, un rifiuto dell'usa e getta, del rapido, del virtuale.
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Però ricordo quando giravo in macchina per lavoro con le mappe... tempi di arrivo ignoti... percorsi tutti da scoprire... bello se sei in vacanza, ma se devi fare dieci interventi tecnici al giorno significa solo arrivare a casa più tardi.
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E' vero, anche io giravo per lavoro ai tempi e portavo nel bagagliaio una scatola piena dei vari "tuttocittà" che tiravo fuori alla bisogna a seconda della città in cui mi trovavo.
C'era un solo vantaggio, quando arrivavo a destinazione usando il "tuttocittà" la volta successiva per fare lo stesso tragitto non lo utilizzavo più, potevo memorizzare decine e decine di itinerari senza eccessivi problemi, come facevamo tutti del resto.
Adesso le persone entrano in auto ed impostano il navigatore anche per percorrere itinerari frequenti e banali, anestetizzando così la memoria ed il senso dell'orientamento.
Oggi se provi a chiedere informazioni ad un automobilista prima ti guarda stranito perchè si chiede come mai tu non stia usando un navigatore e poi ti risponde , talvolta farfugliando informazioni sommarie ed indefinite spesso di nessuna utilità.
Una volta era comune tirare fuori la penna e tracciare l'itinerario con i vari punti di riferimento su un pezzo di carta per aiutare chi chiedeva informazioni, temo che oggi molti non sarebbero nemmeno in grado di farlo.
Antonio
Essere moderni vuol dire affaccendarsi nell’ Incurabile.
(Emil M. Cioran)