Avevo letto diverse recensioni dello Stone Grey di Graf von Faber-Castell, quasi tutte (per non dire tutte) piuttosto negative ... Ma avevo l'impressione che quel grigio neutro, insaturo, grigio chiaro, potesse davvero piacermi. Quindi, fedele al motto di famiglia, "ubi omnes ego non" (dove tutti, non io; se a nessuno piace, deve piacere a me...), ho visitato una boutique di Faber-Castell e ho comprato una bottiglia di inchiostro grigio!
Devo confessare che la bottiglia degli inchiostri di Faber-Castell mi piace moltissimo. E' elegantemente semplice, e oltre modo stabile sulla scrivania. Con i suoi 70 ml di inchiostro, facendo un po' di conti, risulta persino essere un inchiostro piuttosto economico. Il Verde Oliva é diventato l'inchiostro di default della mia Montegrappa Extra Black Bamboo, e il Deep Sea Green vive ormai quasi permanentemente nella mia Montblanc Solitaire 146 Pinstripe. Nella boutique ho messo il dito nell'Hazelnut Brown, m'é sembrato bellissimo, e non ho resistito a portarne a casa una boccetta... Ma torniamo allo Stone Grey...
Mi piace. Mi piace molto. Lo ho provato con la mia Extra Otto su carta di colore crema chiaro (Fabriano Ingres) e su un foglio bianco piuttosto brillante (Fabriano Grifo), entrambe carte vergate. L'inchiostro si comporta splendidamente!
Come potete vedere, non è la sfumatura esatta del grigio della Extra Otto. Il grigio della penna è un po' più bluastro, un po' più verdastro ... Se volete il tono esatto, dovete usare il Diamine Grey, che sembra estrarre il colore direttamente dal corpo della Shiny Lines. Ma non sempre si vuole avere il tono esatto ...
Ecco un confronto diretto tra il Diamine (a sinistra) e il Graf von Faber-Castell (a destra). Mi piacciono entrambi, ma per le prossime settimane continuerò a giocare con lo Stone Grey...