Monet63 ha scritto: ↑domenica 6 gennaio 2019, 2:33
Gli strumenti analogici hanno molti vantaggi. Io li ho sempre usati, e li uso tuttora: fotocamere reflex (una Nikon F del 1963, il mio stesso anno di nascita, perfetta, in passato Contax), ovviamente penne stilografiche, macchine per scrivere, etc.; di contro non posseggo uno smartphone.
Mi diceva la mia compagna di aver letto che un signore che c'entra con Google (credo uno dei capi) ha lanciato un vero e proprio allarme, perché egli crede che si vada verso un futuro privo di immagini della memoria, a causa delle fotografie che non si stampano più; io ho sempre stampato le mie foto in bianco e nero, nella mia piccola camera oscura, più per via della durata che per questioni "artistiche", perché un bianco e nero può durare qualche centinaio di anni, una stampa a colori molto meno.
In passato sono stato un dattilografo velocista (oltre 400 battute nette al minuto, su apparecchi meccanici in ordine, specialmente Linea 98), e per me la macchina per scrivere ha una valenza analoga alla scrittura a mano. Oltretutto le meccaniche dell'ultimo periodo, se adeguatamente manutenute (qualsiasi dattilografo di norma impara a fare la manutenzione ordinaria, e a volte straordinaria), sono praticamente indistruttibili, come le vecchie buone stilografiche.
Innanzitutto complimenti per la tua perizia con la macchina da scrivere, poi aggiungo che sono perfettamente d'accordo con te , ma dato il mio alias non credo ci potessero essere molti dubbi
Ad ogni modo ho avuto modo di leggere anche io la preoccupazione di molti esperti riguardo alla cancellazione della memoria fotografica soprattutto delle famiglie.
Le fotografie di quelle persone che fino a pochi anni fa usavano le compattine per occasioni familiari, ricorrenze , piccole vacanze ecc. ecc.
portavano a stampare il rullino e spesso buttavano via anche i negativi, però le immagini restavano a futura memoria, nelle scatole di scarpe che passavano di generazione in generazione
Oggi la stessa tipologia di utente fa le foto con il telefono cellulare e le lascia li, si guarda bene dal farle stampare tanto a tutti basta guardarle su di uno schermo minuscolo, così come prima ci si accontentava di vederle su una stampina 10x15, però la stampina sopravviveva, il cellulare chissà.
Oggi girando in qualsiasi mercatino si ritrovano tante foto in bianco e nero che hanno un secolo e più di vita, ancora belle , appena ingiallite dal tempo, in cui si vedono quelle famiglie di una volta, numerose e col vestito della festa, riunite per qualche ricorrenza, o ritratte nello studio del fotografo, ovviamente non si sa chi siano quelle persone, però non si può fare a meno di restarne affascinati.
Dei miliardi di immagini immagazzinate nei telefoni cellulari o nelle schede di memoria, cosa ne sarà domani ??