Scrivere a mano. Una rassegna di opinioni
- Ottorino
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Scrivere a mano. Una rassegna di opinioni
Sono profondamente d'accordo. Anche se per la maggior parte di quello che scrivo uso computer o tablet ogni giorno uso la penna per appunti o lunghi elenchi di cose da fare. Apprendo meglio e rifletto maggiormente inoltre scrivere con la penna mi rilassa.
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Scrivere a mano. Una rassegna di opinioni
Sono d'accordo.
Io scrivo tutto a mano, non necessariamente con la stilografica (anche se è il mezzo per me più comune e gradito), a meno che non vi sia costretto da ben precise circostanze che richiedono l'uso del pc o di una macchina per scrivere (posseggo una Lettera 32 e una Linea 98).
Per dire, da qualche tempo sto lavorando alla stesura di un complicato e vasto trattato sulla natura e utilizzo dei materiali pittorici, che sarà composto da più volumi, e sto facendo tutto a mano. Quando sarà pronto, passerò (o farò passare a qualcuno) tutto al pc, per poterlo dare all'editore in un formato gestibile, e io conserverò per me il manoscritto. Apparentemente il lavoro, così, rallenta, ed è complicato gestirlo (si ritorna più volte sulle pagine, con correzioni, adeguamenti, integrazioni, precisazioni, annotazioni, etc.); in realtà sono talmente abituato a procedere così che non riesco a farlo decentemente con il pc, perdo spesso il filo e per motivi che mi sfuggono peggiora la sintassi. Inoltre mi viene mal di testa.
Infine, specialmente nelle prime bozze, l'uso di colori diversi mi facilita moltissimo il riconoscimento della natura di ciò che scrivo, e mi agevola il riordino successivo; oltretutto mi rilassa e mi provoca un senso di benessere diffuso.
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Io scrivo tutto a mano, non necessariamente con la stilografica (anche se è il mezzo per me più comune e gradito), a meno che non vi sia costretto da ben precise circostanze che richiedono l'uso del pc o di una macchina per scrivere (posseggo una Lettera 32 e una Linea 98).
Per dire, da qualche tempo sto lavorando alla stesura di un complicato e vasto trattato sulla natura e utilizzo dei materiali pittorici, che sarà composto da più volumi, e sto facendo tutto a mano. Quando sarà pronto, passerò (o farò passare a qualcuno) tutto al pc, per poterlo dare all'editore in un formato gestibile, e io conserverò per me il manoscritto. Apparentemente il lavoro, così, rallenta, ed è complicato gestirlo (si ritorna più volte sulle pagine, con correzioni, adeguamenti, integrazioni, precisazioni, annotazioni, etc.); in realtà sono talmente abituato a procedere così che non riesco a farlo decentemente con il pc, perdo spesso il filo e per motivi che mi sfuggono peggiora la sintassi. Inoltre mi viene mal di testa.
Infine, specialmente nelle prime bozze, l'uso di colori diversi mi facilita moltissimo il riconoscimento della natura di ciò che scrivo, e mi agevola il riordino successivo; oltretutto mi rilassa e mi provoca un senso di benessere diffuso.
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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