Ecco le mie, mancano una Omas gentlemen, una lucens Red spiral media, una extra a levetta e la piccola extra lucens tartaruga che sono al lavoro con me.
Ottorino ha scritto: ↑martedì 27 novembre 2018, 19:47
Immediatamente reclutato zoniale/Michele per la bisogna.
Studiando e documentandoti potrai migliorare la tua lacuna e quella del wiki.
Scrivi a Simone per avere l'accesso al Wiki.
piccardi ha scritto: ↑mercoledì 28 novembre 2018, 1:29
Chi vuole un accesso per scrivere le pagine delle sulle Omas moderne deve solo farmelo sapere.
Carissimi padroni del forum (e del collegato wiki),
L'accesso al wiki ce l'ho già e l'ho anche usato per questioni relative a riparazioni di penne USA. Ma io - per parafrasare un noto bi-ministro - di OMAS non capisco proprio una cippa. Non saprei da dove cominciare. Non posseggo i preziosissimi libri (e oltretutto non potrei attingere alle illustrazioni di tali libri per il sito). Né ho alcuna OMAS da fotografare.
Chiedere a me di pubblicare una approfondita cronistoria dei modelli di OMAS sarebbe come chiedere ad un disoccupato di fare il ministro del lavoro.
Qui occorre radunare le migliori menti raccoglitrici di penne bolognesi, cominciando dal noto spacciatore torinese, da LucaC e da Francoiacc. Oppure attivare chi oggi è proprietario del marchio e potrebbe ottenere ricadute positive dal fomentare la passione per il collezionismo di marca.
E intanto grazie a questo forum la famigliola cresce, ecco l'ultima arrivata. Scoperta grazie a Massimo e Scossa, le ho dato una caccia spietata, peraltro da marinaio in congedo l'ho trovata ancor più irresistibile e assolutamente un "must have" per me.
Allegati
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti" Francesco
Questa carrellata di Omas é bellissima, e ringrazio gli utenti per le molto foto comparative. A volte é difficile farsi un'idea di una penna senza poterla vedere accanto ad altri modelli conosciuti.
La Omas 360 "grande" di Francesco, di fianco alle altre Omas di taglia "regolare", é davvero una penna grandissima!
Belle le Omas in legno. Oltre alle bellissime Vespucci che avete presentato qui, ricordo una fantastica Cristoforo Colombo, in legno rossastro, dodecagonale, e una serie di legni colorati del modello A.M. Trovavo mozzafiato anche le più recenti Milord in bois de rose, tanto quello rosato che quello quasi nero, e la Milord in olivo. Che penne!
Per qualche tempo, il legno é quasi scomparso dalla fabbricazione industriale delle penne. Suppongo che dipenda dalla facilità con la quale, se non mantenuto a dovere, può creparsi longitudinalmente. Recentemente, Montegrappa ha riprodotto alcuni modelli in legno della sua Fortuna, rompendo un lungo silenzio nell'uso di questo nobile materiale per la produzione di penne stilografiche.
Complimenti ai possessori delle belle Omas in legno, un vero tesoro dell'artigianato italiano. Quanto a me, spero, un giorno, di trovare una Milord moderna in bois de rose a un prezzo ragionevole...
Di Omas me ne sono rimaste poche (le migliori le ho scambiate per arrivare ad altre penne), però formano ancora un bel gruppetto:
da sinistra
- Omas Society (simile ad una delle penne del forum)
- Due 557-F
- Omas Extra faccettata a leva degli anni '30 (la più bella)
- Omas T2 (fondello non originale, ma di una Milord)
- Omas Extra a pistone (Dama?) presumibilmente degli anni' 50
Al centro Omas Emotica (a me piace molto).
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)