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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Vangeli medievali - riproduzioni digitali
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Vangeli medievali - riproduzioni digitali
Buongiorno a tutti,
tra i riferimenti citati nel corso online sul Book of Kells appena terminato, era indicato un elenco di vangeli medievali insulari e continentali digitalizzati e disponibili online per la consultazione.
Lo riporto completo anche se alcuni riferimenti sono già citati in altri messaggi, sperando possa essere di interesse per qualcuno.
Vangeli insulari:
Book of Kells, Dublin, TCD MS 58
Codex Usserianus Primus, Dublin, TCD MS 55
Book of Durrow, Dublin, TCD MS 57
Book of Dimma, Dublin, TCD MS 59
Book of Mulling, Dublin, TCD MS 60
Garland of Howth, Dublin, TCD MS 56
Book of Armagh, Dublin, TCD MS 52
St Gall Gospels, St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 51
Lindisfarne Gospels, London, BL Cotton MS Nero D IV
Codex Eyckensis, Maaseik, Church of St Catherine
Echternach Gospels, Paris, BnF MS lat. 9389
Gospel book, British Library Add MS 40618
Gospel of St John , St. Gallen Stiftsbibliothek Cod. Sang. 60
Vangeli continentali:
Gospel books in the Bibliotheque national de France
Harley Golden Gospels, London, BL Harley MS 2788
The Moutier-Grandval Bible, London, BL Add MS 10546
The Bodmin Gospels or St Petroc Gospels, London, BL Add MS 938
Gospel Book, London, BL Add MS 11848
Gospel Book, BL Add MS 11849
Ingolstadt Gospel Book, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 27270
Gospel Book, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 28561
Gospel Book, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 14222
Gospel Book Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 22311
Gospel Book, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 17011
Gospel Book, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 6215
Gospels of Saint-Riquier, Abbeville Bibliotheque municipale Ms. 4
Gospel book, Amiens Bibliotheque municipale Ms. 26
Gospel Book, Wolfenbuttel Herzog August Bibliothek Cod. Guelf. 16 Aug. 2
Purten Book of Miracles, Munich Bayerische Staatsbibliothek Clm 5250
tra i riferimenti citati nel corso online sul Book of Kells appena terminato, era indicato un elenco di vangeli medievali insulari e continentali digitalizzati e disponibili online per la consultazione.
Lo riporto completo anche se alcuni riferimenti sono già citati in altri messaggi, sperando possa essere di interesse per qualcuno.
Vangeli insulari:
Book of Kells, Dublin, TCD MS 58
Codex Usserianus Primus, Dublin, TCD MS 55
Book of Durrow, Dublin, TCD MS 57
Book of Dimma, Dublin, TCD MS 59
Book of Mulling, Dublin, TCD MS 60
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Book of Armagh, Dublin, TCD MS 52
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Lindisfarne Gospels, London, BL Cotton MS Nero D IV
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Echternach Gospels, Paris, BnF MS lat. 9389
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Gospel of St John , St. Gallen Stiftsbibliothek Cod. Sang. 60
Vangeli continentali:
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Harley Golden Gospels, London, BL Harley MS 2788
The Moutier-Grandval Bible, London, BL Add MS 10546
The Bodmin Gospels or St Petroc Gospels, London, BL Add MS 938
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Che meraviglia. Grazie
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Proprio un bell'elenco!
Grazie per averlo condiviso con noi.
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Grazie mille!
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Grazie davvero
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Vangeli medievali - riproduzioni digitali
Grazie infinite anche da parte mia, splendida iniziativa
Ho contrassegnato come "Importante" l'argomento, in modo che non lo si perda di vista.
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"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Vangeli medievali - riproduzioni digitali
Aggiungo un riferimento ad un libro che mi sembra molto interessante (temo andrà ad allungare il mio elenco dei libri da leggere... ):
"Meetings with Remarkable Manuscripts" di Christopher De Hamel, che ho scoperto tradotto in italiano come "Storia di dodici manoscritti".
Non avendolo ancora letto, non posso esprimere giudizi, ma riporto la sintesi trovata sul sito della biblioteca (i giudizi, sia su siti di vendita online, sia su social di lettori, sono lusinghieri):
Non succede spesso di aprire un libro e di iniziare uno straordinario viaggio nel tempo e nello spazio. Di imbattersi, pagina dopo pagina, in vicende di cui serbiamo una sbiadita memoria o di cui si conservano solo labili tracce. Di incontrare potenti sovrani e monaci avventurosi, studenti goliardi e devote principesse. Di passare dalle nebbie cupe d'Irlanda all'inebriante tepore della Spagna moresca, dal mistico silenzio delle colline toscane al vociare sboccato delle taverne tedesche.Ebbene, Storia di dodici manoscritti di Christopher de Hamel, uno dei massimi esperti mondiali di codici miniati, ci accompagna in questo viaggio sfogliando e analizzando alcuni tra i più affascinanti e preziosi manoscritti medievali. Dal Vangelo di Sant'Agostino, testimonianza dell'arrivo del cristianesimo in Inghilterra alla fine del VI secolo, al Codice Amiatino, la più antica Bibbia a noi pervenuta; dal Libro di Kells, simbolo iconico della cultura irlandese, al Libro d'Ore di Giovanna di Navarra, che solleticò la bulimia predatoria di Hermann Göring. Ma anche i Carmina Burana, noti soprattutto per la trasposizione musicale che ne fece il compositore tedesco Carl Orff, o gli Aratea di Leida, straordinario trattato di astronomia in versi e simbolo della rinascita carolingia della prima metà del IX secolo, o il Semideus Visconti, manoscritto umanista dedicato all'arte della guerra saccheggiato dai francesi nel 1499 dopo la conquista di Milano. E altri ancora.Sfogliare un manoscritto medievale, spiega de Hamel, vuol dire in primo luogo ammirarne le illustrazioni, annusarne l'odore, toccare con mano tutta la sua magnificenza e fragilità. Ma osservarne le abrasioni, i rammendi, le sfumature di colore, le legature, i pigmenti, così come i danni prodotti dal tempo, dall'umidità, dai topi, dall'incuria e dall'ignoranza degli umani, vuol dire anche ricostruirne le secolari vicende, i vagabondaggi, i passaggi di mano. Vuol dire risalire lungo la catena dei proprietari che lo hanno acquistato, rubato, custodito, ammirato, dimenticato, venduto. Ritornare alla temperie culturale e spirituale nella quale ha visto la luce. Dare un nome allo scriba che lo ha copiato o al miniaturista che lo ha illustrato. Rintracciare il monastero che lo ha prodotto, gli scaffali delle biblioteche sui quali si è coperto di polvere o gli itinerari che ha dovuto seguire per arrivare a volte ai limiti estremi del mondo conosciuto. Perché intorno a ogni manoscritto si intrecciano infinite storie - di abati ambiziosi e di collezionisti, di malfattori e di avventurieri, di artisti e di dittatori - e perché ogni manoscritto ha una propria storia da raccontare."Habent sua fata libelli" scriveva Terenziano Mauro nel XIII secolo. Il destino di Storia di dodici manoscritti è quello di meravigliarci e stupirci per la sua incantevole bellezza.
"Meetings with Remarkable Manuscripts" di Christopher De Hamel, che ho scoperto tradotto in italiano come "Storia di dodici manoscritti".
Non avendolo ancora letto, non posso esprimere giudizi, ma riporto la sintesi trovata sul sito della biblioteca (i giudizi, sia su siti di vendita online, sia su social di lettori, sono lusinghieri):
Non succede spesso di aprire un libro e di iniziare uno straordinario viaggio nel tempo e nello spazio. Di imbattersi, pagina dopo pagina, in vicende di cui serbiamo una sbiadita memoria o di cui si conservano solo labili tracce. Di incontrare potenti sovrani e monaci avventurosi, studenti goliardi e devote principesse. Di passare dalle nebbie cupe d'Irlanda all'inebriante tepore della Spagna moresca, dal mistico silenzio delle colline toscane al vociare sboccato delle taverne tedesche.Ebbene, Storia di dodici manoscritti di Christopher de Hamel, uno dei massimi esperti mondiali di codici miniati, ci accompagna in questo viaggio sfogliando e analizzando alcuni tra i più affascinanti e preziosi manoscritti medievali. Dal Vangelo di Sant'Agostino, testimonianza dell'arrivo del cristianesimo in Inghilterra alla fine del VI secolo, al Codice Amiatino, la più antica Bibbia a noi pervenuta; dal Libro di Kells, simbolo iconico della cultura irlandese, al Libro d'Ore di Giovanna di Navarra, che solleticò la bulimia predatoria di Hermann Göring. Ma anche i Carmina Burana, noti soprattutto per la trasposizione musicale che ne fece il compositore tedesco Carl Orff, o gli Aratea di Leida, straordinario trattato di astronomia in versi e simbolo della rinascita carolingia della prima metà del IX secolo, o il Semideus Visconti, manoscritto umanista dedicato all'arte della guerra saccheggiato dai francesi nel 1499 dopo la conquista di Milano. E altri ancora.Sfogliare un manoscritto medievale, spiega de Hamel, vuol dire in primo luogo ammirarne le illustrazioni, annusarne l'odore, toccare con mano tutta la sua magnificenza e fragilità. Ma osservarne le abrasioni, i rammendi, le sfumature di colore, le legature, i pigmenti, così come i danni prodotti dal tempo, dall'umidità, dai topi, dall'incuria e dall'ignoranza degli umani, vuol dire anche ricostruirne le secolari vicende, i vagabondaggi, i passaggi di mano. Vuol dire risalire lungo la catena dei proprietari che lo hanno acquistato, rubato, custodito, ammirato, dimenticato, venduto. Ritornare alla temperie culturale e spirituale nella quale ha visto la luce. Dare un nome allo scriba che lo ha copiato o al miniaturista che lo ha illustrato. Rintracciare il monastero che lo ha prodotto, gli scaffali delle biblioteche sui quali si è coperto di polvere o gli itinerari che ha dovuto seguire per arrivare a volte ai limiti estremi del mondo conosciuto. Perché intorno a ogni manoscritto si intrecciano infinite storie - di abati ambiziosi e di collezionisti, di malfattori e di avventurieri, di artisti e di dittatori - e perché ogni manoscritto ha una propria storia da raccontare."Habent sua fata libelli" scriveva Terenziano Mauro nel XIII secolo. Il destino di Storia di dodici manoscritti è quello di meravigliarci e stupirci per la sua incantevole bellezza.
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Ultima modifica di valern25 il domenica 4 novembre 2018, 22:08, modificato 1 volta in totale.
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E poi, il Codex Amiatinus o Bibbia Amiatina, la più antica copia manoscritta conservata integralmente della Bibbia nella sua versione latina redatta da san Girolamo.
Qui dal sito della Biblioteca Medicea Laurenziana.
Riporto entrambi i riferimenti perché mi aspetto che siano i punti di ingresso per la scoperta di altri tesori...
Qui dal sito della Biblioteca Medicea Laurenziana.
Riporto entrambi i riferimenti perché mi aspetto che siano i punti di ingresso per la scoperta di altri tesori...
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E per chi, fortunato lui, si trovasse a Londra tra il 19 ottobre 2018 e il 19 febbraio 2019, la mostra "Anglo-Saxon Kingdoms: Art, Word, War" alla British Library, in cui saranno esposti alcuni dei manoscritti citati (Book of Durrow, Lindisfarne Gospels, Codex Amiatinus).
https://www.theguardian.com/books/2018/ ... exhibition
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- Snorkel
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Hai fatto a tutti noi uno splendido regalo, grazie.
Diego
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Molte grazie a Valern per la segnalazione
Una curiosità:
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Scusa Strum, che ci accucchia la bandiera dell'Egitto con la calligrafia, i vangeli, l'imperatore Costantino ed il simbolo del cristianesimo?
Michele
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Da una ricerca su internet, dovrebbe essere la "bandiera della tradizione cattolica".