Per fortuna, prima di mettermi al lavoro, ho fatto un paio di prove con una penna dal pennino tronco / stub, la mia cara Montegrappa Extra 1930 in celluloide nero bambú, per scoprire che il legno di questa scatola (a prima vista identico a quello della scatola precedente) spande moltissimo e non sopporta l'azione di un pennino italico.
Mi sono dunque dirottato verso una grafia che potessi eseguire più velocemente, e ho scelto una "variante" della grafia spenceriana senza flessione sulle lettere iniziali e sulle aste lunghe: se appena un po' di esitazione del pennino già provocava una certa diffuminazione dell'inchiostro, la tinta aggiuntiva rilasciata dal pennino flesso sarebbe stata disastrosa. Quanto al testo, ho scelto qualcosa da non leggere, un estratto – modificato – da una scrittura notariale redatta a Bassano Veneto (oggi Bassano del Grappa) nel 1899.
Ed ecco qui il risultato della "scatola della scrittura":