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Qualcuno l'ha già provata?
Sono alla (consueta) ricerca di una carta adatta per l'uso stilografico (ovvero che non trapassi e sia quindi utilizzabile in fronte/retro).
Fino a qualche anno fa la Fabriano Copy 1 era perfetta, poi la qualità deve essere peggiorata.
Anche la Navigator 80 g/mq mi ha piuttosto deluso (già meglio, ma trapassa comunque).
La Burgo Repro Laser 100 g/mq sarebbe probabilmente la migliore, ma ha un costo mica da ridere...
Grazie!
Sono alla (consueta) ricerca di una carta adatta per l'uso stilografico (ovvero che non trapassi e sia quindi utilizzabile in fronte/retro).
Fino a qualche anno fa la Fabriano Copy 1 era perfetta, poi la qualità deve essere peggiorata.
Anche la Navigator 80 g/mq mi ha piuttosto deluso (già meglio, ma trapassa comunque).
La Burgo Repro Laser 100 g/mq sarebbe probabilmente la migliore, ma ha un costo mica da ridere...
Grazie!
Giuseppe.
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Io, in generale, mi trovo bene con la Navigator 80g. Non capisco la tua delusione.
Per i casi estremi, ti posso consigliare Fabriano Multip@per 100g.
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Michele
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Grazie, Zionale, io non riesco ad usarla con la stilografica fronte/retro, trapassa!
Dipende anche dagli inchiostri (i Waterman da questo punto di vista sono i peggiori), ma comunque se scrivo su un lato sul retro traspare quel tanto che secondo me lo rende inutilizzabile per la scrittura.
Ho dato un'occhiata alla Fabriano 100: prezzi allineati alla corrispondente Burgo...
La Navigator 100 costa un paio di € in meno alla risma, ma dovrei rischiarla.
Grazie comunque!
Giuseppe.
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La scorsa settimana ho acquistato un risma di Favini Risma luce 100, una di Navigator Documents premiun 120 e una di Navigator Office card premium 160.
Per provarle ho usato una Pelikan M805 in F con Noodler’s Lexington grey, una Sailor 1911 realo in M con Diamine green-black, una Aurora Optima flex con Diamine steel blue e una Lamy Safari stub 1,9 con Lamy black.
Le due carte Navigator non sono presentation ma sono comunque vendute come carta per stampare foto.
Ho provato a stampare alcune foto sulla 160 e il risultato è stato buono, non eccelso ma buono.
Provandole con le stilo i risultati sono stati che tutte e tre le carte hanno gestito bene tutti e quattro i set: nessun spiumaggio, asciugatura veloce e scrittura scorrevole.
La delusione l’ho avuta con l’assorbimento nelle due Navigator. Il peggior set si è rivelato l’Aurora che sul retro, anche nella 160, mi permetteva di leggere tutto ciò che avevo scritto sul fronte mentre gli altri tre set si intravedevano leggermente come se la carta fosse una normale 80 grammi da fotocopie.
La Favini, invece, ha tenuto alla grande anche l’Aurora, peccando un po’ sui tempi di asciugatura.
La Pelikan in F che normalmente scrive come una M, sulle Navigator scriveva come fosse una B e il Lexington grey che di solito è grigio grafite, era diventato antracite.
... regalo due risme (usate) di Navigator
Per provarle ho usato una Pelikan M805 in F con Noodler’s Lexington grey, una Sailor 1911 realo in M con Diamine green-black, una Aurora Optima flex con Diamine steel blue e una Lamy Safari stub 1,9 con Lamy black.
Le due carte Navigator non sono presentation ma sono comunque vendute come carta per stampare foto.
Ho provato a stampare alcune foto sulla 160 e il risultato è stato buono, non eccelso ma buono.
Provandole con le stilo i risultati sono stati che tutte e tre le carte hanno gestito bene tutti e quattro i set: nessun spiumaggio, asciugatura veloce e scrittura scorrevole.
La delusione l’ho avuta con l’assorbimento nelle due Navigator. Il peggior set si è rivelato l’Aurora che sul retro, anche nella 160, mi permetteva di leggere tutto ciò che avevo scritto sul fronte mentre gli altri tre set si intravedevano leggermente come se la carta fosse una normale 80 grammi da fotocopie.
La Favini, invece, ha tenuto alla grande anche l’Aurora, peccando un po’ sui tempi di asciugatura.
La Pelikan in F che normalmente scrive come una M, sulle Navigator scriveva come fosse una B e il Lexington grey che di solito è grigio grafite, era diventato antracite.
... regalo due risme (usate) di Navigator

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Ottimi chiarimenti, grazie!
La migliore per uso stilografico quindi appare di gran lunga la Favini: sicuramente merita il prezzo più elevato.
E questo conferma anche che la grammatura è solo uno dei valori da considerare: se una carta è porosa (Navigator) continua ad esserlo (purtroppo).
La migliore per uso stilografico quindi appare di gran lunga la Favini: sicuramente merita il prezzo più elevato.
E questo conferma anche che la grammatura è solo uno dei valori da considerare: se una carta è porosa (Navigator) continua ad esserlo (purtroppo).
Giuseppe.
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L'alta grammatura della carta non la rende necessariamente adatta agli inchiostri liquidi, perché la resistenza è dovuta ad altri fattori, tra cui il più importante è il tipo di collatura. In linea di massima:
1.- Esistono, e posseggo, carte leggerissime intorno ai 50gr/m2, anche vintage, che reggono quantità mostruose di inchiostro, senza la minima traccia di trapassamento. Ad oggi la carta moderna più performante sotto quell'aspetto è la Tomoe River (anche quella più leggera da circa 50gr/m2), seguita a ruota dalle varie patinate e dalle eccellenti realizzazioni Fabriano (EcoQua, Ingres vergata e Grifo).
2.- Fatte salve le caratteristiche peculiari dell'inchiostro che si sta usando, una diminuzione drastica del tempo di asciugatura, ovvero un comportamento tipo "spugna", indica che siamo di fronte a una carta piuttosto porosa.
3.- Il comportamento di cui al punto precedente, dovuto a una carta troppo porosa e quindi non particolarmente adatta alla stilografica, è spesso accompagnato da colore meno vivace e dall'aspetto gessoso, allargamento del tratto, diminuzione delle sfumature. A volte può capitare che, con carte molto porose, l'alimentatore della penna vada più o meno velocemente in crisi, perché gli viene chiesta una quantità di inchiostro che non è in grado di fornire.
4.- Per quanto possa in certi casi risultare fastidioso, un incremento dei tempi di asciugatura consueti, indica una carta che difficilmente avrà problemi di trapassamento.
5.- Una carta porosa è comunque la scelta migliore per determinati inchiostri, come i ferrogallici e quelli ai pigmenti. In particolare, quelli ai pigmenti possono perdere parte della loro permanenza e assumere la tendenza a sbavare in caso di carte patinate o comunque con assorbenza molto limitata.

1.- Esistono, e posseggo, carte leggerissime intorno ai 50gr/m2, anche vintage, che reggono quantità mostruose di inchiostro, senza la minima traccia di trapassamento. Ad oggi la carta moderna più performante sotto quell'aspetto è la Tomoe River (anche quella più leggera da circa 50gr/m2), seguita a ruota dalle varie patinate e dalle eccellenti realizzazioni Fabriano (EcoQua, Ingres vergata e Grifo).
2.- Fatte salve le caratteristiche peculiari dell'inchiostro che si sta usando, una diminuzione drastica del tempo di asciugatura, ovvero un comportamento tipo "spugna", indica che siamo di fronte a una carta piuttosto porosa.
3.- Il comportamento di cui al punto precedente, dovuto a una carta troppo porosa e quindi non particolarmente adatta alla stilografica, è spesso accompagnato da colore meno vivace e dall'aspetto gessoso, allargamento del tratto, diminuzione delle sfumature. A volte può capitare che, con carte molto porose, l'alimentatore della penna vada più o meno velocemente in crisi, perché gli viene chiesta una quantità di inchiostro che non è in grado di fornire.
4.- Per quanto possa in certi casi risultare fastidioso, un incremento dei tempi di asciugatura consueti, indica una carta che difficilmente avrà problemi di trapassamento.
5.- Una carta porosa è comunque la scelta migliore per determinati inchiostri, come i ferrogallici e quelli ai pigmenti. In particolare, quelli ai pigmenti possono perdere parte della loro permanenza e assumere la tendenza a sbavare in caso di carte patinate o comunque con assorbenza molto limitata.
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L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Perfettamente chiaro, grazie!
Probabilmente sto cercando la quadratura del cerchio: una carta A4 da usare per fotocopie che possa anche essere usata fronte/retro con stilografica senza avere un costo eccessivo (visto che poi, di fatto, quando sei in ufficio e ti serve un foglio per scrivere vai alla fotocopiatrice e ne prelevi uno di lì).
Ho usato per anni con soddisfazione la Fabriano Copy 1 (e prima ancora la Olivetti carta rossa, quando Olivetti era una seria eccellenza italiana); poi Fabriano sulla serie Copy deve avere variato qualcosa (in peggio), sono passato a Clairalfa, a Navigator (tutte da 80 gr/mq), ma purtroppo nulla di soddisfacente.
Ahimè...
Probabilmente sto cercando la quadratura del cerchio: una carta A4 da usare per fotocopie che possa anche essere usata fronte/retro con stilografica senza avere un costo eccessivo (visto che poi, di fatto, quando sei in ufficio e ti serve un foglio per scrivere vai alla fotocopiatrice e ne prelevi uno di lì).
Ho usato per anni con soddisfazione la Fabriano Copy 1 (e prima ancora la Olivetti carta rossa, quando Olivetti era una seria eccellenza italiana); poi Fabriano sulla serie Copy deve avere variato qualcosa (in peggio), sono passato a Clairalfa, a Navigator (tutte da 80 gr/mq), ma purtroppo nulla di soddisfacente.
Ahimè...
Giuseppe.
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Ho avuto le tue stesse necessità e usato gli stessi prodotti. Avevo risolto proprio comprando 10 risme di Fabriano Copy 1, della quale - al momento - me ne sono rimaste 2. La ClairAlfa non andava male, ma non mi piaceva la sensazione restituita durante la scrittura. Trovai eccezionale la Discovery da 75 gr/m², e di questa me ne è rimasta una sola risma, ancora sigillata. Infine era molto buona una carta presa dai cinesi, marchiata "Active" (fanno anche i quaderni), che funziona benissimo, ma che non riesco a trovare più. Il fatto che ci siano varie carte che hanno funzionato, deve farti capire che non stai cercando affatto la quadratura del cerchio, ma chiedi una cosa assolutamente fattibile oltre che logica.Pettirosso ha scritto: ↑domenica 21 ottobre 2018, 9:05 Perfettamente chiaro, grazie!
Probabilmente sto cercando la quadratura del cerchio: una carta A4 da usare per fotocopie che possa anche essere usata fronte/retro con stilografica senza avere un costo eccessivo (visto che poi, di fatto, quando sei in ufficio e ti serve un foglio per scrivere vai alla fotocopiatrice e ne prelevi uno di lì).
Ho usato per anni con soddisfazione la Fabriano Copy 1 (e prima ancora la Olivetti carta rossa, quando Olivetti era una seria eccellenza italiana); poi Fabriano sulla serie Copy deve avere variato qualcosa (in peggio), sono passato a Clairalfa, a Navigator (tutte da 80 gr/mq), ma purtroppo nulla di soddisfacente.
Ahimè...
p.s.: quando ero ancora in servizio, la cosa per me più logica era "rubare" i fogli dalla Kyocera dell'ufficio, con i miei collaboratori che regolarmente mi guardavano di traverso.

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Che devo dire: una vera, autorevole e chiarissima ‘lezione’ su come scegliere la carta su cui scrivere.Monet63 ha scritto: ↑sabato 20 ottobre 2018, 12:52 L'alta grammatura della carta non la rende necessariamente adatta agli inchiostri liquidi, perché la resistenza è dovuta ad altri fattori, tra cui il più importante è il tipo di collatura. In linea di massima:
1.- Esistono, e posseggo, carte leggerissime intorno ai 50gr/m2, anche vintage, che reggono quantità mostruose di inchiostro, senza la minima traccia di trapassamento. Ad oggi la carta moderna più performante sotto quell'aspetto è la Tomoe River (anche quella più leggera da circa 50gr/m2), seguita a ruota dalle varie patinate e dalle eccellenti realizzazioni Fabriano (EcoQua, Ingres vergata e Grifo).
2.- Fatte salve le caratteristiche peculiari dell'inchiostro che si sta usando, una diminuzione drastica del tempo di asciugatura, ovvero un comportamento tipo "spugna", indica che siamo di fronte a una carta piuttosto porosa.
3.- Il comportamento di cui al punto precedente, dovuto a una carta troppo porosa e quindi non particolarmente adatta alla stilografica, è spesso accompagnato da colore meno vivace e dall'aspetto gessoso, allargamento del tratto, diminuzione delle sfumature. A volte può capitare che, con carte molto porose, l'alimentatore della penna vada più o meno velocemente in crisi, perché gli viene chiesta una quantità di inchiostro che non è in grado di fornire.
4.- Per quanto possa in certi casi risultare fastidioso, un incremento dei tempi di asciugatura consueti, indica una carta che difficilmente avrà problemi di trapassamento.
5.- Una carta porosa è comunque la scelta migliore per determinati inchiostri, come i ferrogallici e quelli ai pigmenti. In particolare, quelli ai pigmenti possono perdere parte della loro permanenza e assumere la tendenza a sbavare in caso di carte patinate o comunque con assorbenza molto limitata.
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Sinceri complimenti e ringraziamenti

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Uhm, quasi quasi provo proprio questa (sperando che nel frattempo non sia peggiorata).
P.S.: Sulla Clairalfa ho avuto la tua stessa sensazione: non male, ma sembrava che dovessi trascinare il pennino sul foglio.
Grazie!

Giuseppe.
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Debbo fare ammenda sulla Navigator 80 gr: alla fine ho preso questa (solo 3 risme, per non rischiare troppo), e va benissimo.
Probabilmente anni fa ero incappato in una partita fallata.
Lo stesso discorso potrebbe essersi verificato per la Fabriano Copy 1, chissà.
Ero tentato anche dalla Navigator 75 gr di cui ha scritto Monet, esiste ancora ma è denominata "Eco-logical", e la cosa mi ha frenato.
Quanto alla Favini 100 gr, ho provato a prenderne 1 risma: eccellente, ma ovviamente più cara, anche se penso che la differenza di prezzo sia pienamente giustificata.
Probabilmente anni fa ero incappato in una partita fallata.
Lo stesso discorso potrebbe essersi verificato per la Fabriano Copy 1, chissà.
Ero tentato anche dalla Navigator 75 gr di cui ha scritto Monet, esiste ancora ma è denominata "Eco-logical", e la cosa mi ha frenato.
Quanto alla Favini 100 gr, ho provato a prenderne 1 risma: eccellente, ma ovviamente più cara, anche se penso che la differenza di prezzo sia pienamente giustificata.
Giuseppe.
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Concordo con te sulla Navigator 80. Le risme che ho usato io recentemente sono soddisfacenti.
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In ginocchio sui ceci!Pettirosso ha scritto: ↑sabato 1 dicembre 2018, 10:14 Debbo fare ammenda sulla Navigator 80 gr: alla fine ho preso questa (solo 3 risme, per non rischiare troppo), e va benissimo.

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Io posso parlare per la Navigator A4 80gr, la usiamo in ditta dove lavoro ed è sempre stata ottima.
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Questo test su Navigator 80 tutto sommato mostra un buon comportamento .
Gli unici trapassi riguardano la Pilot Custom FA ma ho usato molto flex.
Qualche traccia anche la 823 e la sailor 911 con olivine ma poca roba.
Gli unici trapassi riguardano la Pilot Custom FA ma ho usato molto flex.
Qualche traccia anche la 823 e la sailor 911 con olivine ma poca roba.
STEFANO
Ogni penna corre con inchiostri diversi su altrettante innumerevoli carte. Alcune scivolano rapide, altre con piena lentezza, altre grattano ritmi piacevoli. Ognuna esprime un suo carattere che lo scrittore dolcemente doma.
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