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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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La Pilot Capless di ASTROLUX
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La Pilot Capless di ASTROLUX
Eccomi qui.
Come vi avevo anticipato, sono riuscito a mettere la mani sulla mia Pilot Capless.
La mia non vuole essere una recensione tecnica, non ne sono capace. Quindi sarà una breve presentazione di questo "strumento di scrittura". Infatti questa era la dicitura sul pacchetto (ovviamente in inglese ).
Comprata direttamente nel paese del Sol Levante è arrivata in pochi giorni, grazie alla spedizione EMS e ad i quasi 20 euro sborsati per la consegna lampo.
All'apertura del pacchetto ipercorazzato ed ammortizzato che il venditore nIpponico aveva preparato, ci troviamo di fronte ad un scatolino molto semplice con impresso logo e brand Pilot. Il contenuto è un cofanetto in plastica leggerina, con il logo in rilievo. All'interno troviamo un bigliettino da visita (garanzia ?), sul cui retro le uniche cose leggibili sono un numero di telefono e il numero di fax, mi vien voglia di telefonare per tentare una supercazzola a danno dei nipponici.
Un piccolissmo pieghevole con le istruzioni in giapponese ed inglese, un converter ed una cartuccia. Ovviamente la cartuccia era piena, quella che vedete in foto (vuota) era all'interno della penna. Ma a proposito... e la penna ???
Niente paura c'era anche quella. Appena inchiostrata è partita subito come un fulmine.
Contrariamente all'aspetto minimalista (dimesso) della confezione, la penna invece trasmette subito una sensazione di alta qualità, Il meccanisno è bello fluido, il pennino, in oro 18k, vola sulla carta, davvero bello.
Adesso penso di avervi annoiato abbastanza, con le mie chiacchiere. E' ora di dire la vostra.
Come vi avevo anticipato, sono riuscito a mettere la mani sulla mia Pilot Capless.
La mia non vuole essere una recensione tecnica, non ne sono capace. Quindi sarà una breve presentazione di questo "strumento di scrittura". Infatti questa era la dicitura sul pacchetto (ovviamente in inglese ).
Comprata direttamente nel paese del Sol Levante è arrivata in pochi giorni, grazie alla spedizione EMS e ad i quasi 20 euro sborsati per la consegna lampo.
All'apertura del pacchetto ipercorazzato ed ammortizzato che il venditore nIpponico aveva preparato, ci troviamo di fronte ad un scatolino molto semplice con impresso logo e brand Pilot. Il contenuto è un cofanetto in plastica leggerina, con il logo in rilievo. All'interno troviamo un bigliettino da visita (garanzia ?), sul cui retro le uniche cose leggibili sono un numero di telefono e il numero di fax, mi vien voglia di telefonare per tentare una supercazzola a danno dei nipponici.
Un piccolissmo pieghevole con le istruzioni in giapponese ed inglese, un converter ed una cartuccia. Ovviamente la cartuccia era piena, quella che vedete in foto (vuota) era all'interno della penna. Ma a proposito... e la penna ???
Niente paura c'era anche quella. Appena inchiostrata è partita subito come un fulmine.
Contrariamente all'aspetto minimalista (dimesso) della confezione, la penna invece trasmette subito una sensazione di alta qualità, Il meccanisno è bello fluido, il pennino, in oro 18k, vola sulla carta, davvero bello.
Adesso penso di avervi annoiato abbastanza, con le mie chiacchiere. E' ora di dire la vostra.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Auguri e complimenti per il nuovo acquisto! Vedo che hai usato la carta del Penny market su cui giustamente non spiumi (la finezza dei pennini orientali è una garanzia), con che inchiostro l'hai battezzata, Aurora Black?
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No, come ho scritto, ho usato la cartuccia Pilot in dotazione.
La carta del Penny è una 100g/mq 40 fogli a 60 cent...scarabocchio che è un piacere.
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Lao Tsu
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Lao Tsu
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Da felice possessore di Capeless, che mi accompagna nell’uso quotidiano, complimenti per lo splendido acquisto!
La qualità parla da sola, pur nella linearità estrema. L’estetica giapponese non ha bisogno di aggiunte non necessarie (salvo i draghi d’oro sugli elmi kabuto, ma quella ê un’altra storia )
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Bellissima
Ne ho un modello identico anche io, ma con pennino FM.
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Emanuele
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Grazie, credo sia una penna che o si ama o si odia, io l'ho amata dal primo istante in cui ha lasciato il segno sulla carta.
Adesso è carica con la sua cartuccia, sono indeciso se continuare a prendere delle cartucce Pilot o provare altri inchiostri.
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Lao Tsu
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Una curiosita: perché preferisci le cartucce al converter? Io ad esempio preferisco il converter perché mi piace il rito del ricaricare, ma forse la cartuccia dura di più, ed è di certo più agevole nei viaggiASTROLUX ha scritto: ↑venerdì 12 ottobre 2018, 19:21Grazie, credo sia una penna che o si ama o si odia, io l'ho amata dal primo istante in cui ha lasciato il segno sulla carta.
Adesso è carica con la sua cartuccia, sono indeciso se continuare a prendere delle cartucce Pilot o provare altri inchiostri.
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Non preferisco le cartucce al converter, ma il converter della Capless non è molto capiente. Probabilmente sarebbe meglio ricaricare la stessa cartuccia con una siringa.Musashi ha scritto: ↑venerdì 12 ottobre 2018, 20:57Una curiosita: perché preferisci le cartucce al converter? Io ad esempio preferisco il converter perché mi piace il rito del ricaricare, ma forse la cartuccia dura di più, ed è di certo più agevole nei viaggiASTROLUX ha scritto: ↑venerdì 12 ottobre 2018, 19:21
Grazie, credo sia una penna che o si ama o si odia, io l'ho amata dal primo istante in cui ha lasciato il segno sulla carta.
Adesso è carica con la sua cartuccia, sono indeciso se continuare a prendere delle cartucce Pilot o provare altri inchiostri.
PS
Che inchiostro è quello delle cartucce ? Non certo un iroshizuku.
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E infatti ... anche se dura assai meno, io carico col converter anche perché voglio metterci il mio iroshizuku tsuki-yo. Le cartucce Pilot non credo lo siano, nella confezione almeno non c’é scritto.