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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Prezzo Pilot Iroshizuku
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Prezzo Pilot Iroshizuku
Ciao a tutti!
Come primo inchiostro in assoluto, ho comprato il T52 blu-nero per la mia Lamy Safari. All'inizio sono rimasto sconcertato dal colore, dato che mi aspettavo altro; col tempo comunque ho finito per apprezzarlo abbastanza e sono curioso di vedere come si comporterà con la Pilot Metropolitan.
Proprio in seguito alla Pilot Metropolitan, ho pensato di provare anche qualche altro inchiostro, e lo sguardo mi è caduto sul Pilot Iroshizuku (sarà una sciocchezza, ma la boccetta fine ed elegante mi ha colpito); il prezzo però mi ha spiazzato, dato che è quasi doppio rispetto al T52. A cosa è dovuto questo prezzo, e soprattutto è giustificato?
Grazie a tutti!
Come primo inchiostro in assoluto, ho comprato il T52 blu-nero per la mia Lamy Safari. All'inizio sono rimasto sconcertato dal colore, dato che mi aspettavo altro; col tempo comunque ho finito per apprezzarlo abbastanza e sono curioso di vedere come si comporterà con la Pilot Metropolitan.
Proprio in seguito alla Pilot Metropolitan, ho pensato di provare anche qualche altro inchiostro, e lo sguardo mi è caduto sul Pilot Iroshizuku (sarà una sciocchezza, ma la boccetta fine ed elegante mi ha colpito); il prezzo però mi ha spiazzato, dato che è quasi doppio rispetto al T52. A cosa è dovuto questo prezzo, e soprattutto è giustificato?
Grazie a tutti!
Prezzo Pilot Iroshizuku
L'inchiostro Pilot Iroshizuku costa anche il triplo del Lamy T52. Io, in negozio, a meno di 30€ non l'ho mai visto. Il prezzo è giustificato dal fatto che tale inchiostro è ritenuto il migliore su tutti. Esistono anche le boccette da 15ml a 10€ se lo vuoi provare senza spendere una fortuna.
- Monet63
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Prezzo Pilot Iroshizuku
Al marketing, alla confezione, ai costi di importazione (in Giappone costa molto meno) e all'aura che il produttore è riuscito a creare. Sono genericamente ottimi inchiostri, come sono ottimi inchiostri i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri. Possono essere terribili inchiostri se caricati nella penna sbagliata, usando la carta sbagliata; né più né meno come i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri.ClaudioHplus ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 15:22 A cosa è dovuto questo prezzo, e soprattutto è giustificato?
La verità è che non bisogna pensare che il prezzo sia commisurato necessariamente al reale valore; il prezzo di qualcosa, qualsiasi cosa, fatta salva la necessaria qualità della merce, è banalmente un equilibrio di altri fattori.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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Quindi, nel concreto, adesso che ho ancora una boccetta piena di T52 non mi conviene comprare lo Iroshizuku per la Pilot Metropolitan?
Ma se la differenza alla fine è solo di brand, perché preferire uno all'altro?
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Prezzo Pilot Iroshizuku
Monet non ha detto che la differenza è solo nella marca. Ha detto che a seconda della combinazione penna/carta/mano/gusto si possono avere risultati eccellenti o pessimi.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Prezzo Pilot Iroshizuku
E contiamo anche che ora il prezzo è calato. L'estate scorsa, per essere precisi. Era 36€ in un rinomato negozio romano che ha anche una vetrina online nella Baia, ed è 24€ ora.
A quanto pare il prezzo precedente era anche dovuto al fatto che le boccette fossero soffiate a mano, mentre ora sono prodotte in massa.
E poi, questa è una linea di lusso, c'è di mezzo anche il marketing. Come per gli Edelstein, i Graf von Faber-Castell, i Chromatics, quelli del 150esimo anniversario della Diamine, la linea 1670 della Herbin, i nuovi Crystal della Lamy, e sono sicura che me ne sto dimenticando molti.
Pilot ha i suoi inchiostri di seconda classe, diciamo, ma sai che quando scegli prima classe, hai un sovra-prezzo.
Però gli Iroshizuku sono estremamente popolari. Vedo sul sub-reddit delle stilografiche che molti principianti fotografano la loro prima stilografica con una bottiglietta di Iroshizuku. Spesso costa più l'inchiostro della penna. Io non capisco. Forse perché il calamio è così fotogenico, lo preferiscono ad altri?
A quanto pare il prezzo precedente era anche dovuto al fatto che le boccette fossero soffiate a mano, mentre ora sono prodotte in massa.
E poi, questa è una linea di lusso, c'è di mezzo anche il marketing. Come per gli Edelstein, i Graf von Faber-Castell, i Chromatics, quelli del 150esimo anniversario della Diamine, la linea 1670 della Herbin, i nuovi Crystal della Lamy, e sono sicura che me ne sto dimenticando molti.
Pilot ha i suoi inchiostri di seconda classe, diciamo, ma sai che quando scegli prima classe, hai un sovra-prezzo.
Però gli Iroshizuku sono estremamente popolari. Vedo sul sub-reddit delle stilografiche che molti principianti fotografano la loro prima stilografica con una bottiglietta di Iroshizuku. Spesso costa più l'inchiostro della penna. Io non capisco. Forse perché il calamio è così fotogenico, lo preferiscono ad altri?
Claudia
Prezzo Pilot Iroshizuku
Secondo me è meglio che finisci la boccetta di Lamy perché se compri un altro inchiostro nero ti ritrovi con un doppione ed inevitabilmente un inchiostro rimarrà inutilizzato. Se proprio vuoi sperimentare un Iroshizuku scegli un colore che non hai già e che ti serve davvero, così non butti via i soldi come ho fatto io. Ho 4 boccette di inchiostro e ne uso una sola, in più ho un sacco di cartucce di colori differenti che sono rimaste nel cassetto da quando le ho comprate. Idealmente sarebbe ottimale avere un numero di inchiostri pari al numero di penne che si utilizzano (e per me è già difficile usare due penne nello stesso giorno, pur essendo studente).ClaudioHplus ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 18:05 Quindi, nel concreto, adesso che ho ancora una boccetta piena di T52 non mi conviene comprare lo Iroshizuku per la Pilot Metropolitan?
Gli Iroshizuku sono ottimi inchiostri ed io ho provato una volta il colore arancione della linea e mi è piaciuto parecchio. Come già detto esistono comunque degli ottimi inchiostri a prezzi decisamente più contenuti. Prima di scartare delle marche prova tu stesso i vari inchiostri che ti incuriosiscono perché ciò che funziona bene o male con le penne altrui può funzionare male o bene con le tue. Per esempio il Diamine Midnight Blue a molti piace e funziona bene, ma nelle mie Lamy non va per niente bene. Di contro un altro inchiostro della stessa marca funziona perfettamente e dà soddisfazioni. Non far ingannare dai prezzi e dai nomi, prova tu in prima persona acquistando dei piccoli campioncini o scambiando inchiostri con amici e utenti del forum.
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Prezzo Pilot Iroshizuku
Non ho la vostra esperienza, però confermo che l’abbinamento inchiostro-penna-carta è decisivo.
Ho inchiostri che vanno meravigliosamente in certe penne e che mi fanno penare su altre. La carta poi è una variabile impazzita, spesso non la posso decidere e quello che accadrà lo so solo dopo aver iniziato a scrivere.
Comunque un inchiostro difficilmente mi tradisce è l’Aurora Black!
Comunque nel caso specifico resisterei alla tentazione, a meno che il Lamy sia proprio insopportabile.
Ho inchiostri che vanno meravigliosamente in certe penne e che mi fanno penare su altre. La carta poi è una variabile impazzita, spesso non la posso decidere e quello che accadrà lo so solo dopo aver iniziato a scrivere.
Comunque un inchiostro difficilmente mi tradisce è l’Aurora Black!
Comunque nel caso specifico resisterei alla tentazione, a meno che il Lamy sia proprio insopportabile.
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Purtroppo l'abbinamento penna-inchiostro è ancora uno dei grandi misteri della scienza delle penna stilografica.
Per esempio, Lamy parla dell'abbinamento infelice tra il Diamine Midnight e una penna Lamy, e a me invece questa combinazione non ha dato problemi. Altre combinazioni non hanno dato problemi ad altri scrittori di cui ho letto in internet. Mistero della fede. Si va a tentativi qui.
Per esempio, Lamy parla dell'abbinamento infelice tra il Diamine Midnight e una penna Lamy, e a me invece questa combinazione non ha dato problemi. Altre combinazioni non hanno dato problemi ad altri scrittori di cui ho letto in internet. Mistero della fede. Si va a tentativi qui.
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Io lo trovo un buon inchiostro, se comprato in Giappone lo si paga il giusto. Io l'ho visto a 18,50€.
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Questo prezzo ce li vale, del resto non e' che un Edelstein lo trovi a meno e come qualita' generale mi sembrano leggermente migliori gli Iroshizukufrancoiacc ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 21:55 Io lo trovo un buon inchiostro, se comprato in Giappone lo si paga il giusto. Io l'ho visto a 18,50€.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Io sono vittima invece dell'effetto opposto: lo sconosciuto. Tant'è che ho pagato 14€ una boccetta di Cleo Skribent nero e circa 12 per il blu lavabile Dollar
Inchiostri validi, ma non a quel prezzo
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Se non ricordo male in Giappone dovrebbe costare intorno a 1500 yen, a poco di più la bottiglia da 350ml di Pilot "normale", quindi al cambio costa meno di 10€. Vediamo se con l'anno nuovo ci si potrà divertire un po' con gli acquisti dal Sol LevanteMonet63 ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 17:30Al marketing, alla confezione, ai costi di importazione (in Giappone costa molto meno) e all'aura che il produttore è riuscito a creare. Sono genericamente ottimi inchiostri, come sono ottimi inchiostri i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri. Possono essere terribili inchiostri se caricati nella penna sbagliata, usando la carta sbagliata; né più né meno come i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri.ClaudioHplus ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 15:22 A cosa è dovuto questo prezzo, e soprattutto è giustificato?
La verità è che non bisogna pensare che il prezzo sia commisurato necessariamente al reale valore; il prezzo di qualcosa, qualsiasi cosa, fatta salva la necessaria qualità della merce, è banalmente un equilibrio di altri fattori.
Massimo
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Ovviamente i giapponesi si guardano bene dal metterlo in vendita a quei prezzi sulla baia per chi compra dall'estero.MaPe ha scritto: ↑venerdì 28 settembre 2018, 18:18Se non ricordo male in Giappone dovrebbe costare intorno a 1500 yen, a poco di più la bottiglia da 350ml di Pilot "normale", quindi al cambio costa meno di 10€. Vediamo se con l'anno nuovo ci si potrà divertire un po' con gli acquisti dal Sol LevanteMonet63 ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 17:30
Al marketing, alla confezione, ai costi di importazione (in Giappone costa molto meno) e all'aura che il produttore è riuscito a creare. Sono genericamente ottimi inchiostri, come sono ottimi inchiostri i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri. Possono essere terribili inchiostri se caricati nella penna sbagliata, usando la carta sbagliata; né più né meno come i Graf Von Faber Castell, i Pelikan Edelstein, i Waterman, i nostri Aurora, e tantissimi altri.
La verità è che non bisogna pensare che il prezzo sia commisurato necessariamente al reale valore; il prezzo di qualcosa, qualsiasi cosa, fatta salva la necessaria qualità della merce, è banalmente un equilibrio di altri fattori.
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sciumbasci ha scritto: ↑giovedì 27 settembre 2018, 23:54 Io sono vittima invece dell'effetto opposto: lo sconosciuto. Tant'è che ho pagato 14€ una boccetta di Cleo Skribent nero e circa 12 per il blu lavabile Dollar
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12 € per il Dollar...? In punizione.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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