Opus88-Fantasia-Green-13_400x.jpg (8.29 KiB) Visto 3151 volte
Made in Taiwan, tappo e fondello in ebanite, corpo in acrilico. Eyedropper, con meccanismo di blocco per il trasporto. Pennino Jowo nelle misure F, M e B. Fascia di prezzo medio-bassa.
Le dimensioni sono contenute, ma ritengo sia ben usabile col cappuccio calzato. Per farsene un'idea, eccola accanto ad una Kaweko Sport.
Un coup de foudre... e sto per ordinarla.
In un sussulto di buon senso, però, chiedo se qualcuno di voi l'abbia già presa e provata...
kircher ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 7:41
La penna è carina e mi incuriosisce molto, ma costa 100€, come fate a includerla nella fascia di prezzo medio-bassa? Come minimo sarà medio-alta.
Hai ragione. Cento euro sono tanti e sembrano fare a botte con l’aggettivo “basso”.
È però innegabile che la più consistente parte delle penne realmente appetibili (escludendo quindi cinesi, plasticacce e cosí via) presenti oggi nel listino di un negozio online si collochi ben oltre quella cifra, con molte penne in edizione non limitata che vanno per i 300 ed oltre. Infine, a prescindere dai gusti personali (e quindi a quanto tu ritenga giusto spendere per una certa penna) pensa ai prezzi delle MB, di alcune Aurora, delle Duofold, delle Delta, tanto per citare prodotti non di nicchia.
La mia categorizzazione teneva conto di questo
Monet63 ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 1:27
jebstuart ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 0:56
In un sussulto di buon senso, però, chiedo se qualcuno di voi l'abbia già presa e provata...
No, però è una penna che ho intenzione di prendere a inizio mese prossimo, perché mi piace moltissimo.
Godiamoci la sorpresa.
Salve, se andate nella sezione "Mostrate le vostre penne " potete vedere quelle che ho acquistato, mi manca ancora la "Fantasia". Le sto usando e trovo che sono delle buone penne e anche piacevoli alla vista. La Picnic ha il pennino F, la Koloro e la Demonstrator il pennino M. Quello che preferisco è il pennino della Koloro che benchè sia un M come quello della Demonstrator ha un tratto che si colloca a metà tra il fine della Picnic e il medio dell'altra. L'unica cosa che non mi piace di queste penne è il fatto che devi fare molti giri per chiudere il tappo. L'altra settimana ho avuto un problema sulla Demonstrator che mi era arrivata con l'O-R, che fa da guarnizione fra il fusto e la sezione pennino, " leggermente crepato. Ho sperato che tenesse ma probabilmente la rotazione impressa dal fusto quando va a fine corsa l'ha definitivamente rotto, conseguenza dita macchiate. Ho cercato e trovato un negozio per la vendita di cuscinetti,mi sono procurato l'O-R e la penna è ritornata nuova. Il commesso mi ha detto che tutti gli O-R usati su queste penne sono in commercio. I pennini hanno l'alimentatore filettato quindi si possono togliere facilmente. Altro vantaggio non trascurabile di queste penne è la quantità di inchiostro che possono tenere. Per i materiali usati solo il tempo e l'uso ci diranno se sono di qualità oppure no. Il costo non lo trovo esagerato, mi sembra adeguato alla qualità delle penne.
Mandi da Ricart
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
Io personalmente (molto personalmente, il valore che si dà al denaro è per forza di cose soggettivo) lo reputo un prezzo adeguato. A parte questo, una cosa che faccio regolarmente quando uso una eyedropper è di dare un paio di passate di teflon alla filettatura, invece del grasso siliconico. Mettendo la quantità giusta la tenuta è sempre perfetta, addirittura senza o-ring.
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Vado un po' fuori argomento, con il teflon io vado cauto specialmente su penne datate perchè con le plastiche diventate fragili un leggero aumento del diametro della filettatura può provocare danni. Lo uso invece per rendere salda l'unione fra il fusto e la sezione pennino in quelle con caricamento a leva, in quelle trasparenti mai perchè si vedrebbe. Di recente ho sigillato una 88K con il grasso siliconico e finora non ho dita macchiate.Ho usato questo metodo per poter riaprire la penna senza problemi.
Mandi da Ricart
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
jebstuart ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 0:56
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opus_88_fantasia_black_fountainpen.jpg
Opus88-Fantasia-Green-13_400x.jpg
Made in Taiwan, tappo e fondello in ebanite, corpo in acrilico. Eyedropper, con meccanismo di blocco per il trasporto. Pennino Jowo nelle misure F, M e B. Fascia di prezzo medio-bassa.
Le dimensioni sono contenute, ma ritengo sia ben usabile col cappuccio calzato. Per farsene un'idea, eccola accanto ad una Kaweko Sport.
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Un coup de foudre... e sto per ordinarla.
In un sussulto di buon senso, però, chiedo se qualcuno di voi l'abbia già presa e provata...
Sinceramente preferisco di gran lunga la Picnic ed a seguire la Demostrator e la Koloro.
Rispondo dal basso delle mie conoscenze...
Tappo e fondello in ebanite, a che giovano ? Il feerder ?
Eyedropper, non mi sembra il massimo dei sistemi di caricamento. Pennino in acciaio suppongo.
Sulla carta, una Platinum 3776 se la mangia a colazione e costa anche meno. Sbaglio ?
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
ASTROLUX ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 19:21
Sulla carta, una Platinum 3776 se la mangia a colazione e costa anche meno. Sbaglio ?
Non lo so, perché non conosco la Opus. Mi par di capire che ti piacciono le Platinum 3776, ma converrai con me che, ragionando in quel modo, la Platinum 3776 dovrebbe essere praticamente l'unica penna venduta al mondo. Che poi, volendo una eyedropper come si deve, non indiana, non cinese, (il mio personale scopo è quello) perché dovrei comprare una Platinum 3776?
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Monet63 ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 19:56
ASTROLUX ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 19:21
Sulla carta, una Platinum 3776 se la mangia a colazione e costa anche meno. Sbaglio ?
Non lo so, perché non conosco la Opus. Mi par di capire che ti piacciono le Platinum 3776, ma converrai con me che, ragionando in quel modo, la Platinum 3776 dovrebbe essere praticamente l'unica penna venduta al mondo. Che poi, volendo una eyedropper come si deve, non indiana, non cinese, (il mio personale scopo è quello) perché dovrei comprare una Platinum 3776?
Non mi fraintendere, il confronto è sul piano del prezzo in relazione alle caratteristiche della penna.
100 euro mi sembrano troppi per una penna asiatica, in acrilico e con le caratteristiche citate. Valutazione ovviamente del tutto personale.
Inoltre non possiedo nessuna penna giapponese, cito la Platinum in quanto dovrebbe rappresentare, a mio avviso, una pietra di paragone in questa fascia di prezzo.
Fermo restando che ognuno può spendere i propri soldi come gli pare....
PS
Taiwan è Cina...nazionalista ma Cina.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce. Lao Tsu
A me francamente 100 euro non sembrano troppi per una penna asiatica, dipende dalla penna e da cosa mi interessa; perché dovrebbero essere tanti in virtù di una questione geografica? Non si può comunque farne solo una questione di prezzo e convenienza, parliamo di due cose diverse. La 3776 è certamente una pietra di paragone, ma nell'ambito di merce analoga acquistata nello stesso posto. Ad esempio, se confronto una Pilot Heritage 91 con una 3776, comprate entrambe in Giappone, faccio una cosa corretta, perché sono analoghe. Se una delle due la compro in Italia, il senso del confronto viene meno. Se il confronto avviene con una Pilot Heritage 92 (a pistone), ancora il senso del confronto viene meno.
Se voglio comprare una stilografica con pennino in oro, a cartuccia/converter, di certo posso guardare con interesse verso Platinum. Se, però, voglio una eyedropper, che me ne faccio di una 3776?
Non ho considerato volutamente il discorso soggettivo, perché quando compri una nuova penna non puoi sapere con precisione se scatterà la molla o meno, o come ti troverai. Io ho provato una 3776 solo una volta, e la sensazione restituita dal pennino non mi è piaciuta. E' troppo poco per farsi un'idea, ovviamente, ma quella volta alla fine comprai una Pilot, della quale mi ero invece innamorato (il negoziante mi fece provare la sua). Alla fine, di Pilot, ne presi due in una settimana.
A me questa Opus piace, ma prima di comprarla la andrò a "toccare". Poi deciderò.
L’opera d’arte è sempre una confessione. Umberto Saba
Monet63 ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 13:36
Io personalmente (molto personalmente, il valore che si dà al denaro è per forza di cose soggettivo) lo reputo un prezzo adeguato.
Non volevo dire che il prezzo non sia adeguato. Solo che la fascia di prezzo medio-bassa per me si estende al massimo fino alla twsbi eco. Che poi altre penne costino molto più di cento euro è un dato di fatto, ma sono penne di fascia alta.
(E poi rimango fedele al mio personale principio di non spendere mai più di cento euri per una penna, ma questo è un altro discorso)
ricart ha scritto: ↑mercoledì 29 agosto 2018, 9:29
Salve, se andate nella sezione "Mostrate le vostre penne " potete vedere quelle che ho acquistato, mi manca ancora la "Fantasia". Le sto usando e trovo che sono delle buone penne e anche piacevoli alla vista. La Picnic ha il pennino F, la Koloro e la Demonstrator il pennino M. Quello che preferisco è il pennino della Koloro che benchè sia un M come quello della Demonstrator ha un tratto che si colloca a metà tra il fine della Picnic e il medio dell'altra. L'unica cosa che non mi piace di queste penne è il fatto che devi fare molti giri per chiudere il tappo. L'altra settimana ho avuto un problema sulla Demonstrator che mi era arrivata con l'O-R, che fa da guarnizione fra il fusto e la sezione pennino, " leggermente crepato. Ho sperato che tenesse ma probabilmente la rotazione impressa dal fusto quando va a fine corsa l'ha definitivamente rotto, conseguenza dita macchiate. Ho cercato e trovato un negozio per la vendita di cuscinetti,mi sono procurato l'O-R e la penna è ritornata nuova. Il commesso mi ha detto che tutti gli O-R usati su queste penne sono in commercio. I pennini hanno l'alimentatore filettato quindi si possono togliere facilmente. Altro vantaggio non trascurabile di queste penne è la quantità di inchiostro che possono tenere. Per i materiali usati solo il tempo e l'uso ci diranno se sono di qualità oppure no. Il costo non lo trovo esagerato, mi sembra adeguato alla qualità delle penne.
Mandi da Ricart
Ho “puntato” l’unica che non hai preso , ma vedo con piacere che la tua recensione conferma la mia impressione.
Quel che mi ha particolarmente interessato è il caricamento eyedropper, molto retro e col vantaggio della estrema capienza e del pistoncino di tenuta, che mette ben al riparo da eventuali tracimature durante trasporti energici.
Per di più, essendo il felice utilizzatore di una Twisbi MiniVac, il pennino JoWo mi è sembrato un ulteriore garanzia di un felice rapporto con la Fantasia.