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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Le tracce della maturità 2018
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Le tracce della maturità 2018
Avete visto le tracce della prima prova? Che ne pensate? A me sembrano interessanti anche se non tutte semplicissime.
Quale avreste scelto e perché?
Io intanto aspetto di sapere cosa ha scelto la mia nipotina (curiosa di sapere se ho azzeccato la sua scelta )
Quale avreste scelto e perché?
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Le tracce della maturità 2018
Oramai c'è chi sceglie per me...........................mio figlio ha fatto quello sulla clonazione.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Mia nipote mi ha appena mandato un messaggio vocale, era euforica, ha scelto la solitudine nell'arte.
Aspettiamo di sapere cosa ha scelto il nostro maturando forumista
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Le tracce della maturità 2018
A suo tempo avrei scelto quella della clonazione, mentre adesso senza dubbio mi sarei buttato su quella della solitudine nell'arte, e' un argomento cosi' vasto...
Elia
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Le tracce della maturità 2018
Il problema del tema sulla clonazione e' che servono persone competenti (e con alcune competenze specifiche) sia che lo si voglia portare come tema scientifico che come tema filosofico perche' e' molto ma molto facile buttarla in caciara sia da parte degli studenti che da parte dei professori. Ma mentre penso che da parte studentesca possa essere un tentativo come tanti altri che i professori possono riprendere e redarguire se e' lo studente che sa e il professore che non capisce (e in questo specifico caso lo trovo molto possibile) si generano situazioni molto brutte da parte degli studenti e di quello che loro pensano dell'insegnamento.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Le tracce della maturità 2018
Il tema sulla clonazione è il classico tema che nella mia scuola di Cape di Pezza TM non si sarebbe mai potuto affrontare in nessun modo, né scientifico, né filosofico, senza creare un vespaio.HoodedNib ha scritto: ↑venerdì 22 giugno 2018, 13:21 Il problema del tema sulla clonazione e' che servono persone competenti (e con alcune competenze specifiche) sia che lo si voglia portare come tema scientifico che come tema filosofico perche' e' molto ma molto facile buttarla in caciara sia da parte degli studenti che da parte dei professori. Ma mentre penso che da parte studentesca possa essere un tentativo come tanti altri che i professori possono riprendere e redarguire se e' lo studente che sa e il professore che non capisce (e in questo specifico caso lo trovo molto possibile) si generano situazioni molto brutte da parte degli studenti e di quello che loro pensano dell'insegnamento.
Ma, d'altronde, il mio esame di Maturità ormai otto anni fa - Dio, come mi sento vecchia! - è diventato universalmente noto come l'esame del tema sugli UFO, quindi...
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Le tracce della maturità 2018
Se ti senti vecchia tu che lo hai fatto 8 anni fa io e gli altri che li abbiamo fatti qualche annetto prima come ci dovremmo sentire?
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Le tracce della maturità 2018
Due minime considerazioni.
Io ho fatto la maturità più di 40 anni fa (Rodelinda, per favore…). All'epoca ci spiegavano chiaramente che il tema era di italiano, non di filosofia, genetica, botanica, storia e quant'altro. L'argomento era pressoché irrilevante, occorreva solo avere un pensiero, giusto o sbagliato era indifferente, ed esporlo in modo canonico con tutte le regole della grammatica e della sintassi, con la consecutio temporum corretta ed adeguate frase secondarie e via dicendo. La fregatura è nel nome dell'esame "di maturità" che fa pensare alla necessità di esporre concetti profondi, mentre, almeno ai tempi miei, era importante solo la forma e non il contenuto.
Seconda considerazione, non occorre essere biologi per avere una propria idea, magari incompleta o in divenire, sulla clonazione, e questo ovviamente vale anche per altri ambiti, perchè abbiamo più livelli di trattazione e conoscenza. Già Platone, e molti dopo di lui, scrivevano su un doppio livello, per iniziati o esoterico e divulgativo, per i comuni mortali come me. A volte addirittura trattare un argomento che non conosciamo e che non maneggiamo ciò permette di tirare fuori pensieri e riflessione che sono relativi più a noi, personali, che non all'argomento stesso e forse esprimono meglio la famosa maturità.
Chi ne avesse voglia potrebbe andarsi a rileggere le pagine di Pirsig, nel celeberrimo "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" : l'Autore, professore al college di letteratura dà per tema la descrizione della cittadina che ospita la scuola. Ad una ragazza che lamenta di non avere nulla da dire riduce l'argomento prima alla descrizione della via della scuola, poi del fabbricato e poi dell'ingresso e finalmente, con la ragazza frustratissima, di un singolo mattone. A questo punto la allieva comprende che non deve parlare veramente del mattone ma di sè, si sblocca e compone il tema.
Scusate la lungaggine e ciao a tutti. Davide
Io ho fatto la maturità più di 40 anni fa (Rodelinda, per favore…). All'epoca ci spiegavano chiaramente che il tema era di italiano, non di filosofia, genetica, botanica, storia e quant'altro. L'argomento era pressoché irrilevante, occorreva solo avere un pensiero, giusto o sbagliato era indifferente, ed esporlo in modo canonico con tutte le regole della grammatica e della sintassi, con la consecutio temporum corretta ed adeguate frase secondarie e via dicendo. La fregatura è nel nome dell'esame "di maturità" che fa pensare alla necessità di esporre concetti profondi, mentre, almeno ai tempi miei, era importante solo la forma e non il contenuto.
Seconda considerazione, non occorre essere biologi per avere una propria idea, magari incompleta o in divenire, sulla clonazione, e questo ovviamente vale anche per altri ambiti, perchè abbiamo più livelli di trattazione e conoscenza. Già Platone, e molti dopo di lui, scrivevano su un doppio livello, per iniziati o esoterico e divulgativo, per i comuni mortali come me. A volte addirittura trattare un argomento che non conosciamo e che non maneggiamo ciò permette di tirare fuori pensieri e riflessione che sono relativi più a noi, personali, che non all'argomento stesso e forse esprimono meglio la famosa maturità.
Chi ne avesse voglia potrebbe andarsi a rileggere le pagine di Pirsig, nel celeberrimo "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" : l'Autore, professore al college di letteratura dà per tema la descrizione della cittadina che ospita la scuola. Ad una ragazza che lamenta di non avere nulla da dire riduce l'argomento prima alla descrizione della via della scuola, poi del fabbricato e poi dell'ingresso e finalmente, con la ragazza frustratissima, di un singolo mattone. A questo punto la allieva comprende che non deve parlare veramente del mattone ma di sè, si sblocca e compone il tema.
Scusate la lungaggine e ciao a tutti. Davide
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Mi associo a quanto hai detto ormai sono passati 40 anni anche per me, tutto è cambiato, mio marito oggi commentando i messaggi vocali che mi ha inviato mia nipote sulla terza prova diceva "ma io l'esame non so se l'avrei superato". Io non so, è interessante questo spaziare su argomenti così vasti, ma richiede molta maturità per non venirsene fuori con luoghi comuni.davide451 ha scritto: ↑lunedì 25 giugno 2018, 14:15 Due minime considerazioni.
Io ho fatto la maturità più di 40 anni fa (Rodelinda, per favore…). All'epoca ci spiegavano chiaramente che il tema era di italiano, non di filosofia, genetica, botanica, storia e quant'altro. L'argomento era pressoché irrilevante, occorreva solo avere un pensiero, giusto o sbagliato era indifferente, ed esporlo in modo canonico con tutte le regole della grammatica e della sintassi, con la consecutio temporum corretta ed adeguate frase secondarie e via dicendo. La fregatura è nel nome dell'esame "di maturità" che fa pensare alla necessità di esporre concetti profondi, mentre, almeno ai tempi miei, era importante solo la forma e non il contenuto.
Seconda considerazione, non occorre essere biologi per avere una propria idea, magari incompleta o in divenire, sulla clonazione, e questo ovviamente vale anche per altri ambiti, perchè abbiamo più livelli di trattazione e conoscenza. Già Platone, e molti dopo di lui, scrivevano su un doppio livello, per iniziati o esoterico e divulgativo, per i comuni mortali come me. A volte addirittura trattare un argomento che non conosciamo e che non maneggiamo ciò permette di tirare fuori pensieri e riflessione che sono relativi più a noi, personali, che non all'argomento stesso e forse esprimono meglio la famosa maturità.
Chi ne avesse voglia potrebbe andarsi a rileggere le pagine di Pirsig, nel celeberrimo "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" : l'Autore, professore al college di letteratura dà per tema la descrizione della cittadina che ospita la scuola. Ad una ragazza che lamenta di non avere nulla da dire riduce l'argomento prima alla descrizione della via della scuola, poi del fabbricato e poi dell'ingresso e finalmente, con la ragazza frustratissima, di un singolo mattone. A questo punto la allieva comprende che non deve parlare veramente del mattone ma di sè, si sblocca e compone il tema.
Scusate la lungaggine e ciao a tutti. Davide
Io oggi sono molto coinvolta, perché la piccola (per me è sempre tale) continua ad appoggiarsi chiedendomi pareri …., salvo poi decidere lei cosa fare come ha giustamente fatto con la tesina, a detta dei prof, della sorella maggiore e mia abbastanza rischiosa. Sono curiosa di sapere come la valuteranno all'esame, ma comunque è lei la protagonista e si è assunta le sue responsabilità.
Intanto oggi mi ha coinvolta in un'analisi del libro " Il giardino dei Finzi Contini" che il suo prof, membro interno della commissione d'esame, le aveva dato da leggere, cosa che non è riuscita a fare e che certamente sarà materia di interrogazione oltre la tesina.
Oddio l'ho letto una vita fa e ad oggi ricordo ben poco, meno male che c'è internet, non ho tempo di riprendere e rileggere il libro. Mi sembra quasi di ridare l'esame per la quarta volta (la mia e quelle dei miei nipoti).
P.S.: Bellissimo "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"
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Ecco, se tu ti senti vecchia dopo 8 anni dalla maturità, io vado a propormi al museo come reperto.Rodelinda ha scritto: ↑venerdì 22 giugno 2018, 14:18
Il tema sulla clonazione è il classico tema che nella mia scuola di Cape di Pezza TM non si sarebbe mai potuto affrontare in nessun modo, né scientifico, né filosofico, senza creare un vespaio.
Ma, d'altronde, il mio esame di Maturità ormai otto anni fa - Dio, come mi sento vecchia! - è diventato universalmente noto come l'esame del tema sugli UFO, quindi...
Comunque a parziale risarcimento per i miei due anni di elementari dalle Cape di Pezza, avrei fatto apposta quello sulla clonazione.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Le tracce della maturità 2018
Essondomi diplomato da poco, posso dire di aver seto la traccia del saggio storico politico sulla propaganda. L'analisi del testo essendo una prosa ed avendo letto il libro 2 anni fa, grazie alla prof, era facile ma preferivo qualcosa che mi potesse appassionare. L'indecisione era tra questo saggio breve o articolo di giornale e il tema d'argomento generale sulla costituzione.