Buongiorno a tutti,
sono venuto in possesso di questa penna Mentmore modello "Auto-Flow, l’anno di produzione dovrebbe essere il 1934, ma data la scarsità di notizie, la forbice temporale potrebbe andare dal 1930 al 1940; il pennino in oro 14 carati e il caricamento a levetta, il materiale usato dovrebbe essere celluloide, nera con inserti color oro, mentre l’impugnatura e la testina del cappuccio dovrebbero essere in bachelite nera.
Le misure sono
lunghezza da chiusa 123 mm;
aperta senza cappuccio 117 mm;
la lunghezza del gruppo di scrittura è di 33 mm, compreso il pennino che fuoriesce di 17 mm; larghezza del fusto 12,5 mm, la parte più sottile dell’impugnature è di 9 mm.
aperta con cappuccio calzato 154 mm;
Il cappuccio, a vite, presenta una clip dorata terminante con una sfera (il disegno ricorda la clip Parker), nella parte alta della clip, in prossimità della testina, è stampato il marchio Mentmore una M racchiusa in un esagono, lo stesso marchio lo troviamo nella levetta di caricamento. Alla base del cappuccio è stata inserita un veretta dorata, senza nessuna indicazione.
lunghezza del cappuccio 59 mm; larghezza cappuccio 14,5 mm;
Il pennino in oro riporta la scritta Mentmore, subito sotto la scritta Osmi Iridium, e la sigla 14 ct – Gold, dalle prove di scrittura direi che come misura si tratta di una M, come durezza direi che è un pennino poco flessibile, la variazione di tratto è minima.
Ho fatto qualche ricerca sulla rete e dalla notizie trovate sulla Grace's Guide (informazioni storiche sull'industria e la produzione in Gran Bretagna) , ma niente di più di quello che è già presente sul Wiki...
La Mentmore Manufacturing Company, viene fondata nel 1919, il nome deriva dalla sua prima sede di Londra, Mentmore Terrace, è considerata una delle piccole compagnie britanniche, che produceva penne e matite automatiche senza nome o promozionali (stampate e inscatolate con marchi propri dei clienti), ma la produzione era destinata soprattutto agli articoli per cartoleria: portapenne, coltelli tagliacarte, etc.
Nella foto trovata su internet un porta penne in bachelite, prodotto dal 1930 al 1940
La prima penna stilografica prodotta dalla mentmore era la "Spot", una penna con un sistema di riempimento a leva efficiente; i pennini, prodotti dalla azienda erano gli "Osmi Iridium" in oro 14 carati.
Una locandina pubblicitaria del 1929 della penna "Spot"
Continua...
Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Mentmore Autoflow
Mentmore Autoflow continua...
Continua...
Nel 1925 viene fondata la "Platignum Pen Company", in effetti alla Mentmore avrebbero voluto registrare il nome Platinum, ma le leggi di allora vietavano di usare nomi che potevano far sorgere dubbi alla clientela.
La Platignum aveva introdotto l'acciaio inossidabile per la produzione dei pennini, il loro slogan era "Buono come l'oro".
La Platignum è stata la prima azienda a utilizzare lo stampaggio a iniezione nella produzione delle penne.
La produzione è destinata soprattutto al mercato scolastico, nei primi tempi utilizzavano plastiche con abbinamenti di colori abbastanza insoliti, come oliva e nero, giallo e nero, hanno anche prodotto penne con una sezione trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale la produzione principale viene concentrata su munizioni, parti di aeromobili e distintivi per berretti. Il War Office aveva affidato all'azienda la realizzazione di penne speciali che potessero contenere mappe e messaggi cifrati. Era stato prodotto anche un modello che conteneva un dardo avvelenato che poteva essere scagliato a 20 piedi di distanza.
Comunque sino al 1949 Mentmore e Platignum pubblicizzano le lore penne come si può notare da queste locandine.
Ma da una locandine del 1949 la Mentmore sembra destinata (è evidente che viene creata la Plastics Division) più alla produzione in larga scala di componenti plastici, quindi sembra che la Platignum Pen Company, sia il ramo dell’azienda destinato alla produzione delle penne.
1950 L'azienda commercializza la propria versione di penna a sfera, poi viene introdotta la penna a sfera retrattile; sempre in questo periodo l’azienda ha introdotto la produzione delle cartucce d'inchiostro.
Alla fine degli anni '50 la Platignum produsse la penna per calligrafia "Quick-Change", una penna con sistema in grado di montare i diversi pennini calligrafici, sfortunatamente la plastica di queste penne tende a difettare e rendere impossibile la sostituzione dei pennini.
Nel 1981 il nome della società viene cambiato in Platignum, ed entra nel mercato dei rollerball
Nel 1997 la società Platignum viene acquisita da Adare Printing.
Dal forum Fountainpennetwork, l’utente Down nel 2006 ha contattato direttamente la Mentmore:
"La Mentmore Manufacturing Co ha cessato di produrre penne, anche se il marchio Mentmore ha continuato ad essere registrato. Nei primi anni 2000 il marchio Mentmore era di proprietà di una società la cui attività principale era l 'archiviazione di documenti e non aveva alcun collegamento con la produzione di penne.
La registrazione del marchio per Mentmore decade semplicemente perché non era stata pagata alcuna tassa all'autorità commerciale.
Un gruppo di appassionati di penne, con esperienza aziendale, ha registrato il nome Mentmore con l'intenzione di riproporre il marchio nella produzione delle penne.
La fase 1 è la commercializzazione di una piccola gamma di penne che hanno componenti provenienti principalmente dalla Corea e dal Giappone e poi assemblate nel Regno Unito.
La fase 2 è la produzione di copie esatte degli stampi originali per Mentmore Auto-Flow, Diplomat e 46.
Buona giornata a tutti
Edo
Nel 1925 viene fondata la "Platignum Pen Company", in effetti alla Mentmore avrebbero voluto registrare il nome Platinum, ma le leggi di allora vietavano di usare nomi che potevano far sorgere dubbi alla clientela.
La Platignum aveva introdotto l'acciaio inossidabile per la produzione dei pennini, il loro slogan era "Buono come l'oro".
La Platignum è stata la prima azienda a utilizzare lo stampaggio a iniezione nella produzione delle penne.
La produzione è destinata soprattutto al mercato scolastico, nei primi tempi utilizzavano plastiche con abbinamenti di colori abbastanza insoliti, come oliva e nero, giallo e nero, hanno anche prodotto penne con una sezione trasparente per la visualizzazione dell'inchiostro.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale la produzione principale viene concentrata su munizioni, parti di aeromobili e distintivi per berretti. Il War Office aveva affidato all'azienda la realizzazione di penne speciali che potessero contenere mappe e messaggi cifrati. Era stato prodotto anche un modello che conteneva un dardo avvelenato che poteva essere scagliato a 20 piedi di distanza.
Comunque sino al 1949 Mentmore e Platignum pubblicizzano le lore penne come si può notare da queste locandine.
Ma da una locandine del 1949 la Mentmore sembra destinata (è evidente che viene creata la Plastics Division) più alla produzione in larga scala di componenti plastici, quindi sembra che la Platignum Pen Company, sia il ramo dell’azienda destinato alla produzione delle penne.
1950 L'azienda commercializza la propria versione di penna a sfera, poi viene introdotta la penna a sfera retrattile; sempre in questo periodo l’azienda ha introdotto la produzione delle cartucce d'inchiostro.
Alla fine degli anni '50 la Platignum produsse la penna per calligrafia "Quick-Change", una penna con sistema in grado di montare i diversi pennini calligrafici, sfortunatamente la plastica di queste penne tende a difettare e rendere impossibile la sostituzione dei pennini.
Nel 1981 il nome della società viene cambiato in Platignum, ed entra nel mercato dei rollerball
Nel 1997 la società Platignum viene acquisita da Adare Printing.
Dal forum Fountainpennetwork, l’utente Down nel 2006 ha contattato direttamente la Mentmore:
"La Mentmore Manufacturing Co ha cessato di produrre penne, anche se il marchio Mentmore ha continuato ad essere registrato. Nei primi anni 2000 il marchio Mentmore era di proprietà di una società la cui attività principale era l 'archiviazione di documenti e non aveva alcun collegamento con la produzione di penne.
La registrazione del marchio per Mentmore decade semplicemente perché non era stata pagata alcuna tassa all'autorità commerciale.
Un gruppo di appassionati di penne, con esperienza aziendale, ha registrato il nome Mentmore con l'intenzione di riproporre il marchio nella produzione delle penne.
La fase 1 è la commercializzazione di una piccola gamma di penne che hanno componenti provenienti principalmente dalla Corea e dal Giappone e poi assemblate nel Regno Unito.
La fase 2 è la produzione di copie esatte degli stampi originali per Mentmore Auto-Flow, Diplomat e 46.
Buona giornata a tutti
Edo
- ASTROLUX
- Siringa Rovesciata
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- Iscritto il: sabato 21 aprile 2018, 12:18
- La mia penna preferita: La prossima
- Il mio inchiostro preferito: Il prossimo
- Località: Napoli
- Gender:
Mentmore Autoflow
Bellissimo articolo e penna stupenda.
PS
Pubblica anche la prova di scrittura.

PS
Pubblica anche la prova di scrittura.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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- piccardi
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Penna molto interessante (e davvero bel colore), sappi che ti ruberò le foto per il wiki, che non ne ha di questa marca.
Purtroppo di dati sulla marca ce ne sono pochi (e quasi tutti derivano da Grace Guide). Quel che ho trovato è lì ma ho approfittato dell'occasione per correlare un po' di dati, e aggiunto qualche considerazione. Era comunque una azienda molto innovativa, e l'elenco dei brevetti testimonia una attività notevole. Interessante notare che ve ne sono alcuni di George Sweetser, il creatore del caricamento a siringa rovesciata,il cui brevetto venne comprato dalla The De La Rue per lanciare le Onoto.
Simone
Purtroppo di dati sulla marca ce ne sono pochi (e quasi tutti derivano da Grace Guide). Quel che ho trovato è lì ma ho approfittato dell'occasione per correlare un po' di dati, e aggiunto qualche considerazione. Era comunque una azienda molto innovativa, e l'elenco dei brevetti testimonia una attività notevole. Interessante notare che ve ne sono alcuni di George Sweetser, il creatore del caricamento a siringa rovesciata,il cui brevetto venne comprato dalla The De La Rue per lanciare le Onoto.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie e complimenti per la bellissima ed approfondita presentazione . Ottima penna. Ne ho una dello stesso colore ma button filler e non a leva ; non so per certo se il modello, con i due diversi tipi di caricamento, fosse prodotto in contemporanea o uno fosse successivo all'altro. Grazie ancora
Luigi
Luigi
Mentmore Autoflow
Ti ringrazio Astrolux,
appena posso, pubblico le prove di scrittura
Grazie Simone, sei sempre una fonte da cui attingerepiccardi ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 16:33 Penna molto interessante (e davvero bel colore), sappi che ti ruberò le foto per il wiki, che non ne ha di questa marca.
Purtroppo di dati sulla marca ce ne sono pochi (e quasi tutti derivano da Grace Guide). Quel che ho trovato è lì ma ho approfittato dell'occasione per correlare un po' di dati, e aggiunto qualche considerazione. Era comunque una azienda molto innovativa, e l'elenco dei brevetti testimonia una attività notevole. Interessante notare che ve ne sono alcuni di George Sweetser, il creatore del caricamento a siringa rovesciata,il cui brevetto venne comprato dalla The De La Rue per lanciare le Onoto.
Simone

Per le foto non ci son problemi, anzi mi fa’ piacere.
Concordo sulla tua considerazione, e aggiungo: è vero che durante la seconda guerra mondiale tutti gli inglesi sono chiamati ad uno sforzo comune importante, ma il fatto che il War Office si sia servita anche di questa azienda significa che alle spalle c’era una capacità innovativa e produttiva interessante; poi che la Grace’s Guide la collochi tra le piccole aziende è un altro discorso.
Grazie Luigi,lucre ha scritto: ↑domenica 5 agosto 2018, 19:47 Grazie e complimenti per la bellissima ed approfondita presentazione . Ottima penna. Ne ho una dello stesso colore ma button filler e non a leva ; non so per certo se il modello, con i due diversi tipi di caricamento, fosse prodotto in contemporanea o uno fosse successivo all'altro. Grazie ancora
Luigi
metti qualche foto così apprezziamo anche la tua penna.
Buona serata a tutti
Edo
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Ciao
Vi presento la mia caricamento button f Luigi
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