<Complesso di conoscenze pratiche, filosofiche ed esoteriche che, sviluppatosi nel Medioevo, propugnò, tra l'altro, la trasmutabilità dei metalli vili in oro; la sua fine si colloca al termine del Rinascimento, con il sorgere del metodo sperimentale nelle scienze e il declino delle pratiche magiche.>
Chiedendomi il motivo per il quale si debba lasciare in disuso questa affascinante materia, ed volendola riformulare in chiave sperimentale sui nostri amati inchiostri, oggi vi vorrei proporre il mio primo personale approccio con questo mondo

La mia prima sperimentazione che odiernamente vi vado a proporre è una miscela di inchiostri che ho ottenuto caricando in forma diretta un converter lamy Z24, nella speranza di non avere strani effetti collaterali dalla miscela stessa al suo interno (da qui l'approccio sperimentale!!!).
INCHIOSTRO A : Montegrappa Black
INCHIOSTRO B : Parker Quink Blue-Black
Suddividendo qualitativamente la lunghezza del converter in 4 parti uguali, la miscela provata è stata ottenuta mediante l'utilizzo di 1/4 di Montegrappa Black e di 3/4 di Parker Quink Blue-Black.
Il risultato ottenuto è un inchiostro sicuramente più fluido del Quink e con un tono di colore spostato sul nero rispetto all'originario blu-nero della Parker che in realtà risulta tendenzialmente una croma di blu antico.
Il trapassamento della carta è molto accentuato, probabilmente diretta conseguenza del flusso più abbondante, caratteristica che è chiaramente ereditata dal Montegrappa Black.
Nonostante la generosità del flusso, non si notano particolari caratteri di riflesso del colore, che invecere appare molto più saturo ed inteso ma anche più uniforme, andando ad annullare le tipiche sfumature del Quink blue-black, apprezzabili solitamente anche con pennino F.
In prima analisi inoltre non sembra esserci viraggio del tono in asciugatura.
Allego due fotografie che rendono l'idea del risultato finale, pur non essendo fedeli al 100% rispetto alla visione dal vero, riportandovi le specifiche necessarie:
Stilografica utilizzata: Lamy Al-Star
Supporto cartaceo: Blasetti 80g
Personalmente è solo il primo degli esperimenti che vorrei condurre,
il risultato ottenuto è di mio gradimento, anche se la perdita dei riflessi non mi soddisfa molto, però è in favore di una maggiore saturazione che invece mi piace.
Trovo interessante poter modificare il colore e le prestazioni di un inchiostro cercando di giocare con le parti e andando a conferire attributi apprezzati di uno o dell'altro alla ricerca delle prestazioni migliori ...
Spero che tutto ciò possa essere utile come riferimento anche per i più curiosi tra voi amici del forum!