Chiariamo: io ho dei gusti molto vecchio stile, e se potessi vivrei nel cottage di Miss Marple, ma la Tertio Millennio mi sembra francamente sovraccarica. Se il talento artigianale deve essere usato in questa maniera, si può ancora chiamare talento?Polemarco ha scritto: ↑lunedì 7 maggio 2018, 18:49 Certo che se penso a certe giapponesi dall'elegantissimo (non è ironico) minimalismo monacale.
E allora, vai con il tango:
"Loreto impagliato e il busto d’Alfieri, di Napoleone
i fiori in cornice (le buone cose di pessimo gusto!)
il caminetto un po’ tetro, le scatole senza confetti,
i frutti di marmo protetti dalle campane di vetro,
un qualche raro balocco, gli scrigni fatti di valve,
gli oggetti col mònito salve, ricordo, le noci di cocco,
Venezia ritratta a musaici, gli acquarelli un po’ scialbi,
le stampe, i cofani, gli albi dipinti d’anemoni arcaici,
le tele di Massimo d’Azeglio, le miniature,
i dagherottipi: figure sognanti in perplessità,
il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone
e immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto,
il cùcu dell’ore che canta, le sedie parate a damasco
chermisi… rinasco, rinasco del mille ottocento cinquanta"
Piacerà ai russi, chetteddevodì