Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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le penne me le faccio da me (anche)
le penne me le faccio da me (anche)
Bene, come promesso nella mia presentazione (o forse... come minacciato) ardisco presentarvi alcune penne che ho tentato di costruire; inizio dalla prima realizzata:
corpo in metacrilato, finiture in "raffinato" ottone (inizialmente pensavo di realizzarle in oro, ma poi l'idea di produrre trucioli d'oro mi ha fatto rabbrividire!), pennino, alimentatore e sezione sono Dupont Fidelio (roba di lusso, eh, mica bruscolini). Ottone e metacrilato sono uniti insieme tramite colla epossidica. Alimentazione a cartuccia, scelta sia perchè mi interessava l'aspetto estetico della penna, più che quello funzionale, sia perchè ritengo che la tecnica siringa più cartuccia sia la più pragmatica (la prima legge della meccanica dice: quello che non c'è non si rompe. Il corollario a questa legge aggiunge: e non si deve fare la fatica di costruirlo). Lunghezze: 130/143 Io la vedo un po' sproporzionata: il pennino è piccolo se confrontato con la sua sezione e col fusto (fusto che ho obbligatoriamente dovuto adattare alle dimensioni della sezione). Probabilmente avrei dovuto avere il coraggio di snellire la sezione al tornio, ma di ciò me ne sono reso conto solo a penna finita: e, d'altra parte, ci voleva troppo coraggio per mettere mano a un pennino di cotanto nome! Ne faccio tesoro per il futuro, se ci sarà.
Altro difetto, non ho lucidato a sufficenza le parti in ottone che connettono fusto e cappuccio, e si vedono i segni dell'utensile: a mia discolpa posso dire che a penna in mano si notano molto meno e probabilmente fotografando con un illuminazione più diffusa si vedrebbero meno anche in fotografia. Altro tesoro.
hey, quando scrivevo di voler realizzare le finiture in oro ovviamente scherzavo: e come lo acquistavo il lingottino d'oro? Seriamente, invece, ho pensato che potesse valer la pena far dorare le parti metalliche: ma ho scoperto, andando in un paio di oreficerie, che la doratura spicciola, cioè non su grossi volumi industriali, non si usa più: vuoi per le attuali restrittive norme sull'igiene del lavoro (pare che nella doratura dei metalli si usi anche l'arsenico), vuoi per la diminuita richiesta (pare che oggi, tutti ricchi, si snobbi la doratura), gli orefici non forniscono più questo servizio (dalle mie parti, almeno).
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Quarta realizzazione (le altre, se il vostro buon cuore me lo permetterà, le presenterò in un post futuro): avendo trovato per caso tra i rifiuti un pezzo di lastra di tela bachelizzata, mi è venuta voglia di vedere come si presentasse la tessitura di tale materiale, quando tornito; per esaltare tale effetto, ho optato per una forma essenziale, cilindrica, senza nessuna rastrematura. Per la stessa ragione non ho applicato alcun fermaglio. Il risultato a me sembra gradevole, e a voi? Poichè non mi piaceva la discontinuità tra fusto e sezione, necessaria però per avere fusto e cappuccio dello stesso diametro, ho realizzato un "coprisezione" in metacrilato: così, se si scrive impugnando la penna in prossimità del pennino (io preferisco impugnarla in alto, come fosse un pennello), è sufficente, dopo aver svitato il cappuccio, avvitare la coprisezione al posto di questo. L'importante, per un corretto uso della penna raccordata, è non smarrire la coprisezione!
Il pennino è Kaweco, scelto perchè aveva la sezione molto sottile (diametro di soli 6.7 mm); le lunghezze sono 140/133, il diametro 13mm Non so se sono un bravo tornitore, ma di sicuro come fotografo sono un cane! Perdonatemi (no, non è vero, la colpa è tutta di quel catorcio di fotocamera che uso)
Vi ringrazio per l'attenzione e, come disse Lennon alla fine del Rooftop Concert, "I'd like to say thankyou on behalf of the group and ourselves and I hope we passed the audition"
corpo in metacrilato, finiture in "raffinato" ottone (inizialmente pensavo di realizzarle in oro, ma poi l'idea di produrre trucioli d'oro mi ha fatto rabbrividire!), pennino, alimentatore e sezione sono Dupont Fidelio (roba di lusso, eh, mica bruscolini). Ottone e metacrilato sono uniti insieme tramite colla epossidica. Alimentazione a cartuccia, scelta sia perchè mi interessava l'aspetto estetico della penna, più che quello funzionale, sia perchè ritengo che la tecnica siringa più cartuccia sia la più pragmatica (la prima legge della meccanica dice: quello che non c'è non si rompe. Il corollario a questa legge aggiunge: e non si deve fare la fatica di costruirlo). Lunghezze: 130/143 Io la vedo un po' sproporzionata: il pennino è piccolo se confrontato con la sua sezione e col fusto (fusto che ho obbligatoriamente dovuto adattare alle dimensioni della sezione). Probabilmente avrei dovuto avere il coraggio di snellire la sezione al tornio, ma di ciò me ne sono reso conto solo a penna finita: e, d'altra parte, ci voleva troppo coraggio per mettere mano a un pennino di cotanto nome! Ne faccio tesoro per il futuro, se ci sarà.
Altro difetto, non ho lucidato a sufficenza le parti in ottone che connettono fusto e cappuccio, e si vedono i segni dell'utensile: a mia discolpa posso dire che a penna in mano si notano molto meno e probabilmente fotografando con un illuminazione più diffusa si vedrebbero meno anche in fotografia. Altro tesoro.
hey, quando scrivevo di voler realizzare le finiture in oro ovviamente scherzavo: e come lo acquistavo il lingottino d'oro? Seriamente, invece, ho pensato che potesse valer la pena far dorare le parti metalliche: ma ho scoperto, andando in un paio di oreficerie, che la doratura spicciola, cioè non su grossi volumi industriali, non si usa più: vuoi per le attuali restrittive norme sull'igiene del lavoro (pare che nella doratura dei metalli si usi anche l'arsenico), vuoi per la diminuita richiesta (pare che oggi, tutti ricchi, si snobbi la doratura), gli orefici non forniscono più questo servizio (dalle mie parti, almeno).
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Quarta realizzazione (le altre, se il vostro buon cuore me lo permetterà, le presenterò in un post futuro): avendo trovato per caso tra i rifiuti un pezzo di lastra di tela bachelizzata, mi è venuta voglia di vedere come si presentasse la tessitura di tale materiale, quando tornito; per esaltare tale effetto, ho optato per una forma essenziale, cilindrica, senza nessuna rastrematura. Per la stessa ragione non ho applicato alcun fermaglio. Il risultato a me sembra gradevole, e a voi? Poichè non mi piaceva la discontinuità tra fusto e sezione, necessaria però per avere fusto e cappuccio dello stesso diametro, ho realizzato un "coprisezione" in metacrilato: così, se si scrive impugnando la penna in prossimità del pennino (io preferisco impugnarla in alto, come fosse un pennello), è sufficente, dopo aver svitato il cappuccio, avvitare la coprisezione al posto di questo. L'importante, per un corretto uso della penna raccordata, è non smarrire la coprisezione!
Il pennino è Kaweco, scelto perchè aveva la sezione molto sottile (diametro di soli 6.7 mm); le lunghezze sono 140/133, il diametro 13mm Non so se sono un bravo tornitore, ma di sicuro come fotografo sono un cane! Perdonatemi (no, non è vero, la colpa è tutta di quel catorcio di fotocamera che uso)
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- Ottorino
- Tecnico - Moderatore
- Messaggi: 11863
- Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
- La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
- Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
- Misura preferita del pennino: Stub
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le penne me le faccio da me (anche)
E' un po' "capocchiona" (= con la testa grossa), ma non è sgradevole. ComplimentiIo la vedo un po' sproporzionata: il pennino è piccolo se confrontato con la sua sezione e col fusto (fusto che ho obbligatoriamente dovuto adattare alle dimensioni della sezione).
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
le penne me le faccio da me (anche)
Scusatemi, ma nel mio precedente post ho dimenticato un poscritto, che ritengo, visto che scrivo per la prima volta in questo forum, abbastanza importante: lo aggiungo qui.
Ad evitare qualunque malinteso, voglio chiarire che NON ho alcuna mira commerciale: non sto tentando di sfruttare questo forum per farmi pubblicità, anzi!
Non perchè egoisticamente voglia tenere le penne solo per me, ma per uno sfizio, una soddisfazione che voglio togliermi: per anni ho dovuto fare ciò che facevo con lo scopo primario di portarmi a casa il pane (e il companatico, anche). Ora che non ho più questa necessità provo un grande piacere nel lavorare senza fini di lucro, come volessi dire - affanc... (citazione dotta da "la leggenda del pianista sull'oceano") i soldi! -
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Non perchè egoisticamente voglia tenere le penne solo per me, ma per uno sfizio, una soddisfazione che voglio togliermi: per anni ho dovuto fare ciò che facevo con lo scopo primario di portarmi a casa il pane (e il companatico, anche). Ora che non ho più questa necessità provo un grande piacere nel lavorare senza fini di lucro, come volessi dire - affanc... (citazione dotta da "la leggenda del pianista sull'oceano") i soldi! -
- Ottorino
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Grazie della precisazione. Apprezziamo (parlo a nome dello STAFF, ma credo anche di molti frequentatori)
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Mi piace molto la seconda, piu' per la scelta di materiali e dimensioni che per altro 

“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Per la doratura puoi usare il fai da te con ottimi risultati dopo che hai fatto un po di pratica con l'attrezzatura ed i tempi.cabanes ha scritto: ↑sabato 28 aprile 2018, 21:22
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hey, quando scrivevo di voler realizzare le finiture in oro ovviamente scherzavo: e come lo acquistavo il lingottino d'oro? Seriamente, invece, ho pensato che potesse valer la pena far dorare le parti metalliche: ma ho scoperto, andando in un paio di oreficerie, che la doratura spicciola, cioè non su grossi volumi industriali, non si usa più: vuoi per le attuali restrittive norme sull'igiene del lavoro (pare che nella doratura dei metalli si usi anche l'arsenico), vuoi per la diminuita richiesta (pare che oggi, tutti ricchi, si snobbi la doratura), gli orefici non forniscono più questo servizio (dalle mie parti, almeno).
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https://forum.fountainpen.it/viewtopic. ... t=doratura
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
le penne me le faccio da me (anche)
Si, ma questo non è un errore: la "capocchionità" è voluta. Ia parte inferiore del cappuccio è conica, come il fusto: nell'immagine allegata le due linee blu sono parallele, perchè volevo ottenere un profilo simile a quello di un pesce (vedi schizzo). Poi può non piacere, questo è pacifico, ma, almeno stavolta, quello che ho ottenuto è quello che avevo immaginato. maxpop 55: grazie per la dritta, molto interessante!
le penne me le faccio da me (anche)
veramente bravo, complimenti !
- Syrok
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COmplimenti anche da parte mia
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le penne me le faccio da me (anche)
Provo sempre una sana invidia nei confronti di chi ha queste capacità artigianali.
Supercomplimenti.
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