Anche questa volta un altro KWZ, un ferrogallico. Da quel che mi e' parso di capire parlandoci Konrad il chimico dietro alla KWZ (sono le sue iniziali, per chi non lo sapesse), ha una passione per questo tipo di inchiostri ed e' per questo che ha iniziato a farne. Leggendo in giro ha studiato formulazioni alternative a quella classica, meno acide, "giocando" un po' con la chimica che c'e' dietro a questo tipo di inchiostri, tanto da aver creato una sottolinea di inchiostri ferrogallici "leggeri" (al momento due IG Mandarin e IG light Aztec Gold).
Ma torniamo a noi, questo ferrogallico turchese: quando si inizia a scrivere e' di un bel turchese acceso e carico piu' carico di un Edelstein Topaz, altro inchiostro che ho, ma con la stessa tonalita', questo rapidamente scurisce fino a stabilizzarsi dopo circa 2 ore per diventare una specie di blu "quasi" notte (scusate, non sono mai stato bravo a ricordarmi i nomi delle tonalita', quindi mi invento il nome), rimangono comunque degli accenti turchesi.
Per questa prova avendo a che fare con un ferrogallico ho pensato che sarebbe stato meglio provare a fare delle scansioni nel tempo, quindi oltre alla prova di scrittura con le varie valutazioni come da prassi aggiungo due piccole scansioni: una e' fatta dopo circa 5 minuti da quando l'inchiostro e' stato deposto per tentare di mostrare come varia col tempo e l'altra e' una prova di asciugatura su un quaderno Pigna Monocromo questo per valutare fattivamente come era il tempo di asciugatura su un'altra carta (e' molto minore e credo che questo valga per tutti i KWZ).
Giudizio personale: un buon inchiostro, secondo me. Il colore mi piace molto sia prima che dopo il viraggio dell'inchiostro. Non da problemi di scorrimento di sorta, e' un po' meno scorrevole di altri inchiostri che ho (es: Iroshizuku Murasaki-Shikibu, KWZ Cappuccino) ma piu' del Noodler's Black Bulletproof e del Delta nero. Non mi pare vari il tratto della penna di molto. Se tutti i ferrogallici sono cosi' ne vorrei di piu'
