Giorgio...grazie! Leggendo stasera la recensione ho pensato che ti avrei scritto che le tue recensioni meriterebbero davvero di essere pubblicate in un libro, e non per scherzo. Lo acquisterei subito.
Poi ho visto che qualcun altro mi ha preceduto
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Grazie a te, Stefano, per il graditissimo, lusinghiero apprezzamento!!netosaf ha scritto: ↑lunedì 9 aprile 2018, 20:37 Quelli come me che hanno sempre "fame" di informazioni sulle penne pre-moderne debbono ringraziare Giorgio perché i suoi argomenti sono dei veri e propri trattati di approfondimento.
A volte penso che se decidesse di pubblicare un libro sulle stilo che ha recensito potrebbe realizzare un' opera tra le più complete.
Pensaci Giorgio.
E grazie
Stefano
Ave, Cesare (per restare in temaCex71 ha scritto: ↑lunedì 9 aprile 2018, 23:54 Bellissima penna!
Giorgio...grazie! Leggendo stasera la recensione ho pensato che ti avrei scritto che le tue recensioni meriterebbero davvero di essere pubblicate in un libro, e non per scherzo. Lo acquisterei subito.
Poi ho visto che qualcun altro mi ha precedutoquindi...pensaci!
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Grazie, Fabrizio!!fab66 ha scritto: ↑lunedì 9 aprile 2018, 21:53 Stavo per cominciare la lettura di "Una giornata nell'antica Roma" che ho da due Natali fa....... vabbè.... Angela Jr non se la sarà presa a male se ho rinunciato un'altra volta.......![]()
Ah, siccome non mi fido per niente di te, ho chiesto alla flautista che ho in casa conferma sul "gruppetto diretto"![]()
non so se è solidarietà tra musicisti ma conferma...
Che dirti, Stefano?!musicamusica ha scritto: ↑lunedì 9 aprile 2018, 22:49 Formidabile.
Partendo dalla premessa per Pindaro ed i suoi estimatori fino all'accostamento con le spirali micenee.
Ma che meraviglia la celluloide della penna, sembra davvero a suo agio fra le porpore dorate di Klimt. Hai postato la foto del cappuccio per mostrare il rostro ma io continuo a perdermi fra le sfaccettature e quella bella alternanza di geometrie e riflessi irregolari.
Verrebbe da pensare che negli ultimi mesi ti sia dedicato solo a questa presentazione, tanto è minuziosa ed estesa negli argomenti correlati.
Grazie e complimenti
bravissimo Giorgio
Caro Renzo, grazie!!Mightyspank ha scritto: ↑martedì 10 aprile 2018, 9:12 Caro Giorgio,
è una penna molto bella e interessante che da tempo aveva catturato la mia intenzione e avrei voluto cercare.
Ora è come se l'avessi fra le mani! Grazie.
Aggiungo un piccolo contributo sul tipo di lavorazione della celluloide con una penna Omega dei Fratelli Cavaliere di Milano, attiva fra gli anni '30 e '50.
Effettivamente l'allineamento delle losanghe sembra essere difficile in alcuni punti.
Grazie a te, Florinda, per i graditissimi complimenti "cumulativi"!!!
...magari sorseggiando una Coca-Cola ghiacciata (vedi sotto
Ciao Simone!!piccardi ha scritto: ↑mercoledì 11 aprile 2018, 0:37 Ciao Giorgio,
posto che ormai per trovare un aggettivo adeguato ad una tua recensione occorrono capacità di ricerca almeno in pari con le tue per le penne quando giri per mercatini, vi applicherò direttamente quello, "grandioso" che mi è venuto in mente (da fissato delle cartacce) osservando il ritrovamento delle pagine di catalogo che la riguardano.
Ma anche qui le parole si sprecano, posso solo concludere con un enorme grazie per l'n-simo grandissimo contributo che ci hai fornito.
Simone
Già, Federico, vedo che avevamo colto l'importanza di questa Ad rivelatrice...kircher ha scritto: ↑mercoledì 11 aprile 2018, 10:13 Naturalmente la penna è bellissima, il Beethoven Sezession è sublime, etc. Ma il mio pezzo preferito è la pubblicità della Vacumatic coi cartellini dei prezzi, una specie di BigMac index ante litteram. Dev'essere l'effetto di una deformazione professionale. Grazie mille per tutto questo lavoro veramente prezioso!
Carissimo Pierangelo, questa è la cosa più "vicina" all'Immortale che sono riuscito ad elaborare, e sono davvero contento che ti sia piaciuta!!!Medicus ha scritto: ↑venerdì 13 aprile 2018, 21:30 Questa volta ti sei superato ( impresa non da poco ) per la storia, per la descrizione, per le foto e per la penna e non ultima il richiamo all' amato immortale.
Complimenti vivissimi.
Per la cronaca anche io posseggo una Challenger, ma nemmeno lontanamente così bella e sempre per la cronaca , proprio poco fa la stavo cercando ma non sono riuscito a trovarla; che si sia nascosta temendo il confronto ?
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Ciao Simone!
Facci sapere che ti risponde, sarebbe interessante sapere su quale base fa quell'assunzione.Musicus ha scritto: ↑sabato 14 aprile 2018, 9:14 Gli ho scritto mettendolo al corrente del mio ritrovamento, visto che lui fa risalire al 1936 (ma senza "prove" e senza indicare il mese) la produzione del modello, e poi (anche qui senza prove, ma così la penso anch'io) fa risalire la sezione "visulated/visometer" alla seconda versione della Royal, quella senza la spada.