Si direi che è cosi, ma aspetto anche il parere di altri.Ginetto ha scritto:Questo è un aspetto che non avevo considerato.alfredop ha scritto:La scorrevolezza dipende in maniera complicata dalla viscosità. Provate a bagnare un pennino nell'olio di oliva e poi nell'acqua. Secondo voi il pennino sulla carta scorrerà meglio quando bagnato nell'olio o quando bagnato nell'acqua?
Quasi certamente troverete il pennino più scorrevole quando lo avrete bagnato nell'olio.
Quindi la viscosità non influenza negativamente la scorrevolezza di un inchiostro sulla carta, anzi probabilmente è il contrario.
Il problema è che un inchiostro molto viscoso avrà problemi ad arrivare sulla punta del pennino, e con esso sarà anche più complicato far mantenere un flusso costante.
Quindi pensare che un inchiostro meno viscoso sia migliore di uno più viscoso, in generale è sbagliato.
Come spesso capita bisogna fare un trade-off tra diversi obiettivi ed allora il nostro problema diventa non tanto quello di minimizzare la viscosità ma quello di trovare il valore massimo di viscosità che faccia continuare a funzionare bene il conduttore.
In altri termini il valore ottimo di viscosità si ottiene risolvendo un gioco di Nash
Alfredo
In pratica, un inchiostro molto viscoso ha difficoltà a scendere attraverso l'alimentatore e lungo il pennino (quindi flusso scarso, non costante), ma una volta sceso diminuisce maggiormente l'attrito tra la punta del pennino e la carta (quindi maggiore scorrevolezza); al contrario, un inchiostro molto fluido scende senza troppi problemi attraverso l'alimentatore e lungo il pennino (quindi flusso copioso e senza interruzioni), ma non diminuisce molto l'attrito tra la punta del pennino e la superficie della carta (quindi minore scorrevolezza).
Io non ho studiato la meccanica e i fluidi come altri che sono intervenuti in questo thread, quindi non so se si possa spiegarla in maniera così semplice, ma non sarebbe affatto male
Alfredo