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Pelikan 4001 Nero Brillante

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Phormula
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Pelikan 4001 Nero Brillante

Messaggio da Phormula »

Confrontare il nero Aurora con il 4001 Brillant Black è ragionare sugli antipodi, come confrontare una purga con un farmaco antidiarroico...
Sono due inchiostri completamente diversi.

Il nero Aurora è un inchiostro fluido con un ottimo potere lubrificante, su certe penne è l'unico inchiostro utilizzabile, perchè con qualsiasi altro si seccano o danno false partenze. Io avevo comprato una 88 punte lunghe, l'ho provata con vari inchiostri e il nero Aurora era l'unico che la rendeva utilizzabile senza coniare bestemmie del quarto grado della scala Mercalli.

Il nero Pelikan è esattamente agli antipodi, molto meno fluido e scorrevole. Può essere usato solo nelle penne dal flusso molto abbondante, non solo del pennino, ma con un disegno dell'alimentatore che permette lo scorrimento di inchiostri anche non molto fluidi. E' in linea con la famiglia 4001, anche il classico Royal Blue non è un inchiostro particolarmente fluido, ma il Brillant Black da questo punto di vista ne rappresenta l'estremo, con il Blue-Black nel mezzo. Non a caso le penne in cui va meglio sono quelle a stantuffo della Pelikan stessa, caratterizzate appunto da flusso abbondante e tratto largo in relazione alla larghezza del pennino.

Come sempre, l'abbinamento dell'inchiostro alla penna è un'arte, non tutti gli inchiostri vanno bene in tutte le penne, alcuni non vanno bene del tutto, tanti altri scrivono e basta e alcuni si esprimono al meglio.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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vikingo60
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Messaggio da vikingo60 »

MaPe ha scritto: mercoledì 17 gennaio 2018, 22:30
vikingo60 ha scritto: mercoledì 17 gennaio 2018, 20:51

Questa caratteristica non gli si può negare; anche se il prezzo da pagare nell'usarlo non è poca cosa.
A questo punto mi sorge un dubbio, ma siamo sicuri che state parlando del 4001 Brilliant Black e non del Pelikan Fount India? Perchè il Fount india può dare problemi. La confezione e la grafica è identica al 4001 Brilliant Black...
Il Fount India non l'ho mai provato e ben mi guardo dal farlo; qui si parla del normale 4001 black che dagli inizi dell'anno 2000 è diventato inusabile. Le false partenze sono assicurate, anche con le Pelikan. Io rovinai una M 150: il tremendo inchiostro in pochi giorni mi fece grippare il pistone. A quell'epoca la Pelika era ancora molto magnanima e mi sostituì gratuitamente tutto il meccanismo. Ricordo che mi chiesero quale inchiostro avessi usato, e quando risposi il Pelikan black 4001 rimasero senza risposta. Quello che è più grave è che in quasi 20 anni non abbiano ancora preso coscienza di un così grave problema. Recentemente, da me contattati più volte, hanno decisamente negato che con il loro inchiostro nero siano stati segnalati problemi.
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Messaggio da Placo »

Phormula ha scritto: giovedì 18 gennaio 2018, 8:48 Confrontare il nero Aurora con il 4001 Brillant Black è ragionare sugli antipodi, come confrontare una purga con un farmaco antidiarroico...
Sono due inchiostri completamente diversi.
Il mio non voleva essere un confronto, ma un'esperienza. :lol:
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Messaggio da maxpop 55 »

vikingo60 ha scritto: giovedì 18 gennaio 2018, 9:04
MaPe ha scritto: mercoledì 17 gennaio 2018, 22:30

A questo punto mi sorge un dubbio, ma siamo sicuri che state parlando del 4001 Brilliant Black e non del Pelikan Fount India? Perchè il Fount india può dare problemi. La confezione e la grafica è identica al 4001 Brilliant Black...
Il Fount India non l'ho mai provato e ben mi guardo dal farlo; qui si parla del normale 4001 black che dagli inizi dell'anno 2000 è diventato inusabile. Le false partenze sono assicurate, anche con le Pelikan. Io rovinai una M 150: il tremendo inchiostro in pochi giorni mi fece grippare il pistone. A quell'epoca la Pelika era ancora molto magnanima e mi sostituì gratuitamente tutto il meccanismo. Ricordo che mi chiesero quale inchiostro avessi usato, e quando risposi il Pelikan black 4001 rimasero senza risposta. Quello che è più grave è che in quasi 20 anni non abbiano ancora preso coscienza di un così grave problema. Recentemente, da me contattati più volte, hanno decisamente negato che con il loro inchiostro nero siano stati segnalati problemi.
Ciao, non per contraddirti, ma io anche attualmente non riscontro problemi con gli inchiostri Pelikan.
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Messaggio da Phormula »

Come si è detto, i cambiamenti nelle normative sui prodotti chimici, in particolare quelli contenuti nei prodotti di libera vendita hanno costretto le aziende a riformulare molti prodotti, non solo gli inchiostri. L'alternativa era ritirarli dal mercato.

Anch'io mi associo a quelli che non hanno avuto problemi con il Pelikan 4001 Brillant Black, fino a qualche tempo fa solo in cartucce.
Ho notato la differenza di comportamento segnalata da Alessandro, che ipotizzo sia conseguenza una riformulazione.
E' diventato molto meno fluido e per certi versi granuloso, meno brillante, tant'è che su alcune penne scolastiche in cui usavo negli anni '90 è diventato inutilizzabile per via del flusso troppo magro. Non ho mai riscontrato problemi di intasamento, solo false partenze e la necessità di risciacquare abbondantemente la penna sotto il rubinetto per farla ripartire dopo un paio di settimane di non utilizzo. Ma reinserita una nuova cartuccia, è andato tutto a posto.

Adesso ho comprato il boccione e ho usato questo inchiostro su una M800 e regolarmente su una M1000, senza particolari problemi.
Però, mentre sono un po' trasandato sulle penne a cartuccia, ho l'abitudine di sciacquare il pennino sotto il rubinetto per rimuovere la sporcizia prima di ricaricare una penna a stantuffo e di sciacquarla caricandola e scaricandola con acqua tiepida (tiepida, non bollente) non a tutte le ricariche, ma ogni tanto. Magari provo a caricarlo su una demonstrator, eventuali depositi si dovrebbero vedere.
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Messaggio da maxpop 55 »

Phormula ha scritto: giovedì 18 gennaio 2018, 11:08 Come si è detto, i cambiamenti nelle normative sui prodotti chimici, in particolare quelli contenuti nei prodotti di libera vendita hanno costretto le aziende a riformulare molti prodotti, non solo gli inchiostri. L'alternativa era ritirarli dal mercato.

Anch'io mi associo a quelli che non hanno avuto problemi con il Pelikan 4001 Brillant Black, fino a qualche tempo fa solo in cartucce.
Ho notato la differenza di comportamento segnalata da Alessandro, che ipotizzo sia conseguenza una riformulazione.
E' diventato molto meno fluido e per certi versi granuloso, meno brillante, tant'è che su alcune penne scolastiche in cui usavo negli anni '90 è diventato inutilizzabile per via del flusso troppo magro. Non ho mai riscontrato problemi di intasamento, solo false partenze e la necessità di risciacquare abbondantemente la penna sotto il rubinetto per farla ripartire dopo un paio di settimane di non utilizzo. Ma reinserita una nuova cartuccia, è andato tutto a posto.

Adesso ho comprato il boccione e ho usato questo inchiostro su una M800 e regolarmente su una M1000, senza particolari problemi.
Però, mentre sono un po' trasandato sulle penne a cartuccia, ho l'abitudine di sciacquare il pennino sotto il rubinetto per rimuovere la sporcizia prima di ricaricare una penna a stantuffo e di sciacquarla caricandola e scaricandola con acqua tiepida (tiepida, non bollente) non a tutte le ricariche, ma ogni tanto. Magari provo a caricarlo su una demonstrator, eventuali depositi si dovrebbero vedere.
Ho risolto molto sulle false partenze mettendo un paio di gocce d' imbibente fotografico "il ford" nella boccetta d'inchiostro.
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Messaggio da Crononauta »

Phormula ha scritto: giovedì 18 gennaio 2018, 11:08Magari provo a caricarlo su una demonstrator, eventuali depositi si dovrebbero vedere
Io mio associo al tuo punto di vista, per la mia esperienza.
È assolutamente vero che è un inchiostro viscoso, "denso" come si suole (impropriamente) dire, e che provoca flussi magri e false partenze.
Ma non ho mai notato depositi né sugli stantuffi, né sulle cartucce che ricarico con la siringa (per quelle penne che ancora non ho dotato di converter, come per esempio il "Ferrarino" Hastil), e neanche sulle pareti del flacone dove sarebbe invece il posto più ovvio.

Tuttavia, se non posso definirlo "dannoso", non posso certo definirlo un inchiostro che non crea problemi. L'Aurora 98, che col Royal Blue ha un flusso perfetto, col nero era un patimento tra false partenze, flusso magro, scarsa scorrevolezza. Anche la 88 col Royal Blue è perfino sovrabbondante, col nero era "magrissima". Per dirne due eh.
Massimo Bacilieri
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Messaggio da Phormula »

Crononauta. Mi trovi d'accordo. Infatti continuo a ripetere che "sposare" una penna con il SUO inchiostro è un'arte.

Poi, la tendenza dei produttori oggi è andare verso flussi magri, che semplificano la vita e riducono la probabilità di trafilamenti e gocciolamenti in seguito a scossoni. infatti tutte le penne scolastiche (quelle più maltrattate) vanno verso il magro. Per compensare questa deriva, servono inchiostri fluidi, quindi lo spazio per il Brillant Black si riduce, perchè sono sempre meno le penne con cui si sposa bene.
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Messaggio da XFer »

Phormula ha scritto: giovedì 18 gennaio 2018, 11:57lo spazio per il Brillant Black si riduce, perchè sono sempre meno le penne con cui si sposa bene.
Concordo, e aggiungo la mia esperienza con l'Aurora Talentum M.
Penna con flusso non magro e tratto un po' troppo largo per i miei gusti, ho cercato di addomesticarla con il 4001 Brilliant Black.
Effettivamente il tratto diventa più adeguato alle mie esigenze, ma... false partenze a ripetizione, salti, insomma inutilizzabile.
Dunque sì, in qualche caso può "curare" una penna troppo abbondante, ma la cura può rivelarsi peggiore del male. :(
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Messaggio da Rodelinda »

Ragazzi, mi sento un po' presuntuosa a intromettermi in questa discussione a gamba tesa da quasi neofita qual io sono, ma devo dire che anche io ho riscontrato dei problemi con il Pelikan 4001 nero brillante.
Quando usavo le mie amate (sono come le capsule Soyuz: tutti le guardano dall'alto in basso e danno loro dei macinini, ma nello spazio ti ci portano al sicuro, mentre gli Space Shuttle si schiantano, o si disintegrano alla partenza) stilo Pelikan scolastiche in pura plastica alle elementari e medie, il 4001 era una garanzia.
Non so cosa sia accaduto da allora, ma posso dirvi che una cartuccia di 4001 nero mi ha quasi rovinato irrimediabilmente una John Sterling anni '70 oro laccata di smalto blu. Ho lasciato inutilizzata la penna per cinque giorni scarsi: eppure aveva già creato una morchia schifosa che ha bloccato completamente l'afflusso di inchiostro che era COMUNQUE ancora fluido nella cartuccia! Prima di poterla usare di nuovo ho dovuto lasciare il tutto a bagno 15 giorni in acqua distillata e ho dovuto smontare il pennino in oro 18 kt, operazione che mi ha fatto tremare i polsi e che mi ha spinta a iscrivermi a questo forum.
Questo inchiostro è problematico.
Bons

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Messaggio da Bons »

Rodelinda ha scritto: giovedì 12 aprile 2018, 14:17sono come le capsule Soyuz: tutti le guardano dall'alto in basso e danno loro dei macinini, ma nello spazio ti ci portano al sicuro, mentre gli Space Shuttle si schiantano, o si disintegrano alla partenza
Il programma Space Shuttle è stato rivoluzionario e nei due incidenti sono morte 14 persone che meritano tutto il nostro rispetto.
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Messaggio da Rodelinda »

Bons ha scritto: giovedì 12 aprile 2018, 14:38
Rodelinda ha scritto: giovedì 12 aprile 2018, 14:17sono come le capsule Soyuz: tutti le guardano dall'alto in basso e danno loro dei macinini, ma nello spazio ti ci portano al sicuro, mentre gli Space Shuttle si schiantano, o si disintegrano alla partenza
Il programma Space Shuttle è stato rivoluzionario e nei due incidenti sono morte 14 persone che meritano tutto il nostro rispetto.
Nessuno lo mette in dubbio, e non volevo offendere nessuno (se così è parso, mi scuso) , solo fare una battuta da ex appassionata di razzomodellistica.
Peraltro, che le Soyuz siano più sicure degli shuttle è un dato di fatto comprovato, non me lo sono inventato io.
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Messaggio da vikingo60 »

È ormai risaputo che il Pelikan nero 4001 è un vero guastapenne. E pensare che un tempo, fino almeno al 2000, tale inchiostro faceva scrivere anche le penne defunte, quelle cioè che erano ridotte talmente male da far perdere ogni speranza. La Pelikan da me interpellata ha negato qualunque cambiamento della formulazione.
Ho spedito all'azienda, su loro richiesta, due flaconi di inchiostro catramoso, e hanno concluso dicendo che si trattava di cattiva conservazione. Avevo acquistato quei flaconi pochi giorni prima e non erano giacenza di magazzino in quanto avevo visto il corriere scaricarli in negozio.
Hanno concluso dicendo anche che nel libretto d'istruzioni delle penne è riportato di lavare il serbatoio ogni 3 ricariche e di non accumulare grosse quantità d'inchiostro, se si usa il nero. Precedentemente questa avvertenza non c'era e personalmente sono riuscito ad usare tranquillamente alcuni flaconi di nero che avevo perso di vista acquistati nel 1996. Li ho utilizzati tutti 16 anni dopo senza alcun problema. Quindi la formulazione è cambiata eccome.
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Messaggio da LucaC »

Io uso il Pelikan 4001 Brillant Black con la mia Montblanc 149 Silver Rings con estrema soddisfazione, anche dopo 15 giorni parte appena poggio il pennino sulla carta. Probabilmente sarà dovuto ad un alimentatore particolarmente ricco nell' erogare inchiostro, anche in altre penne ad ogni modo non ho mai riscontrato problemi.
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Messaggio da Crononauta »

vikingo60 ha scritto: giovedì 12 aprile 2018, 15:41Quindi la formulazione è cambiata eccome.
Certamente! Mentono sapendo di mentire se negano! Ricordo bene l'odore caratteristico del nero Pelikan degli anni '80 quando lo usavo al Liceo. Odore che in quello attuale è completamente scomparso. Ma è cambiato anche il colore, quello di una volta aveva dei riflessi violacei e un colore davvero molto brillante. Oggi il nero è invece monotòno, non ha più quei riflessi, e l'effetto è opaco.
Massimo Bacilieri
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