Alla base della storia c'è la ricerca per una nuova stilografica da inserire tra le grazie della mia ancora molto limitata collezione.
I parametri che ho impostato per l'acquisto sono i seguenti: una penna entry-level, che possa essere usata agevolmente in ambiente
lavorativo, nulla di troppo appariscente e soprattutto dotata di un gruppo scrittura scorrevole. Insomma il tema è un grande classico
che anche qui nel forum è stato trattato più e più volte, una penna bella, solida e per uso e trasporto quotidiano.
Dopo giorni di ricerche, leggendo tonnellate di post qui sul nostro amato forum, e ricercando in rete sui vari siti di compravendita,
la mia scelta è ricaduta sulla Lamy Al-Star, in cromia Oceanblu, la quale a mio parere è in possesso di tutti i requisiti ricercati.
Ho comprato la penna sul noto sito di e-commerce, e devo dire che la spedizione è stata gestita in modo eccelso, il pacchetto
è arrivato nei brevissimi tempi previsti e ben confezionato. Esso era composto da: Stilografica Lamy + Converter Lamy Z24 +
Calamaio Parker Quink 57ml Blue-Black (selezionato anch'esso dopo svariate ricerche tra i vari blue-black).
La Al-Star è arrivata con una cartuccia lunga di colore blu in dotazione, inserita nella penna con un anellino in cartone in modo
tale da non essere perforata accidentalmente. Avendo acquistato il convertire ho preferito tenere intatta la cartuccia che potrà
essermi utile come scorta da portare nella borsa da lavoro. Appena giunta, dopo le prime fotografie celebrative
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montato il converter nella penna. Esso dona la sensazione di essere ben costruito, sia nel materiale robusto, sia nelle piccole
attenzioni per i particolari, come la scelta cromatica differente per la parte di avvolgimento del pistoncino, di colore rosso
acceso, sia per la scritta incisa, molto gradevole, del marchio tedesco. Dopo l'istallazione, ho eseguito la procedura di pulizia
iniziale, utilizzando un bicchierino di acqua a temperatura ambiente nel quale immergere il pennino, prelevando l'acqua e
mettendo così per la prima volta in funzione il sistema di carico. Il convertire si è da subito riempito, colorando l'acqua con
pigmenti bluastri, cosa che garantisce l'effettivo svolgimento dei test sul gruppo scrittura da parte della casa produttrice.
La penna risulta molto ben costruita, il materiale per il cap e per il fusto è un alluminio anodizzato veramente apprezzabile
che conferisce allo strumento una leggerezza perfetta per lunghe sessioni di scrittura ed una sensazione di grande solidità.
Inoltre l'alimentatore è completamente a vista grazie alla parte terminale del fusto in robusta plastica rigida. Molto
gradevoli le finestrelle di controllo presenti su entrambi i lati del fusto dalla sagoma ergonomica.
Il pennino è sensazionale, scorrevolissimo ed è un piacere scriverci, inoltre la misura F selezionata risulta, a me
molto gradita, essendo la prima volta con tale misura di pennino. Insomma un conto è sentirne parlare bene,
un altro è provarla e sperimentare con le proprie mani, e sono contento di aver avuto una piacevole
conferma della buona fama di questa penna.
Chiudo questo mio racconto di condivisione, che spero non vi abbia annoiati, con un ulteriore elogio per l'inchiostro
che ho selezionato per la penna, un blue-black particolamente vintage con un tono caldo e rassicurante,
devo dire molto piacevole da leggere.
Lo so, questo piccolo aneddoto non sarà nulla di clamoroso, e neppure la scoperta dell'America, però volevo
condividerlo con voi, augurando il benvenuto nella mia schiera alla nuova recluta...per l'appunto come da titolo:
Benvenuta Al-Star!