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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Sono da poco possessore di due vacumatic, che però da subito hanno dato un po' di noje con l'inchiostro (a dire il vero una mi è arrivata spezzata, e ho dovuto ripararla). Insomma...una è blu, pennino flessibile, l'altra (detta la spezzata) è marrone, pennino medio.
Da subito si sono rivelate due fontane. Non solo, ma la blu aveva anche problemi di alimentazione: aumentando la pressione il flusso si interrompeva per poi non riprendere.
Ho provato a:
1) Raddrizzare i pennini, che in effetti avevano bisogno di una registrata...
2) pulire gli alimentatori, ma li ho trovati perfetti
Nulla, sempre fontane e sempre problemi di flusso. Ho escluso problemi di perdita dal corpo della penna, visto che entrambe sono in ottime condizioni e con le membrane nuove.
3) scambiare gli alimentatori.
Lo scambio degli alimentatori ha risolto il problema delle false partenze e dei cali di alimentazione, ma non quello dell'abbondanza.
L'inchiostro è Waterman verde.
Cha altro mi consigliate?
Grazie a tutti
Da subito si sono rivelate due fontane. Non solo, ma la blu aveva anche problemi di alimentazione: aumentando la pressione il flusso si interrompeva per poi non riprendere.
Ho provato a:
1) Raddrizzare i pennini, che in effetti avevano bisogno di una registrata...
2) pulire gli alimentatori, ma li ho trovati perfetti
Nulla, sempre fontane e sempre problemi di flusso. Ho escluso problemi di perdita dal corpo della penna, visto che entrambe sono in ottime condizioni e con le membrane nuove.
3) scambiare gli alimentatori.
Lo scambio degli alimentatori ha risolto il problema delle false partenze e dei cali di alimentazione, ma non quello dell'abbondanza.
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Come tutte le penne d'anteguerra, anche le Vacumatic, utilizzando inchiostri moderni, mostrano flussi abbondanti.
Io proverei l'utilizzo di inchiostri a maggiore viscosità, quali i Pelikan 4001.
Io proverei l'utilizzo di inchiostri a maggiore viscosità, quali i Pelikan 4001.
Michele
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Di passare a Waterman!!!4ngel0 ha scritto: ↑sabato 3 marzo 2018, 10:54 Sono da poco possessore di due vacumatic, che però da subito hanno dato un po' di noje con l'inchiostro (a dire il vero una mi è arrivata spezzata, e ho dovuto ripararla). Insomma...una è blu, pennino flessibile, l'altra (detta la spezzata) è marrone, pennino medio.
Da subito si sono rivelate due fontane. Non solo, ma la blu aveva anche problemi di alimentazione: aumentando la pressione il flusso si interrompeva per poi non riprendere.
Ho provato a:
1) Raddrizzare i pennini, che in effetti avevano bisogno di una registrata...
2) pulire gli alimentatori, ma li ho trovati perfetti
Nulla, sempre fontane e sempre problemi di flusso. Ho escluso problemi di perdita dal corpo della penna, visto che entrambe sono in ottime condizioni e con le membrane nuove.
3) scambiare gli alimentatori.
Lo scambio degli alimentatori ha risolto il problema delle false partenze e dei cali di alimentazione, ma non quello dell'abbondanza.
L'inchiostro è Waterman verde.
Che altro mi consigliate?
...
Alimentatori di gran lunga superiori (ma è solo la mia personale esperienza ) nel "digerire" anche gli inchiostri a noi contemporanei.
Giorgio
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@zoniale: già fatto, il 4001 è il mio inchiostro di riferimento, prima nero, adesso verde. In queste penne il waterman mi sembra più secco del pelikan :0
@musicus: Mi erano entrate nell'occhio, ma costavano un po'...inoltre il design della vacumatic mi piace da impazzire (se non si era capito )
Possibile che siano anche i pennini? grattano e mi sembrano consumati, nel senso che invece di essere rotondi hanno la punta appiattita, tipo stub.
Cerco di allegare le foto, appena riesco a farle.
@musicus: Mi erano entrate nell'occhio, ma costavano un po'...inoltre il design della vacumatic mi piace da impazzire (se non si era capito )
Possibile che siano anche i pennini? grattano e mi sembrano consumati, nel senso che invece di essere rotondi hanno la punta appiattita, tipo stub.
Cerco di allegare le foto, appena riesco a farle.
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Ciao Angelo,
a titolo di informazione, io ho due Vacumatic e hanno un flusso tutt'altro che abbondante: direi giusto e misurato, anche con inchiostri moderni molto fluidi, es. Noodler's Green Marine. Infatti è una caratteristica che apprezzo molto in queste penne: flusso misurato eppure buona scorrevolezza. Pennini F in tutti e due i casi.
Quindi il tuo caso non mi sembra tanto normale. Potrebbe esserci qualche infiltrazione di aria che porta ad un eccessivo flusso di inchiostro, magari per qualche deformazione/problema di accoppiamento tra sezione e pennino+alimentatore (succede anche con una mia Pilot 743... lunga storia ancora non risolta).
Fernando
a titolo di informazione, io ho due Vacumatic e hanno un flusso tutt'altro che abbondante: direi giusto e misurato, anche con inchiostri moderni molto fluidi, es. Noodler's Green Marine. Infatti è una caratteristica che apprezzo molto in queste penne: flusso misurato eppure buona scorrevolezza. Pennini F in tutti e due i casi.
Quindi il tuo caso non mi sembra tanto normale. Potrebbe esserci qualche infiltrazione di aria che porta ad un eccessivo flusso di inchiostro, magari per qualche deformazione/problema di accoppiamento tra sezione e pennino+alimentatore (succede anche con una mia Pilot 743... lunga storia ancora non risolta).
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Sono a Siena tutti i fine settimana, se vuoi ci incontriamo e si fanno due chiacchiere sulle tue vacumatic. Messaggi privati se vuoi.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Aggiornamento:
Mi sono accorto che su entrambe le penne l'alimentatore ha un po' di gioco. Ho cercato di risolvere con un giro di nastro teflonato intorno all'alimentatore.
Con la penna blu ho quasi risolto, nel senso che all'inizio scrive un po' bagnato, poi con la scrittura il flusso si stabilizza e va bene.
Ho fatto lo stesso con la penna marrone, ma il problema è doppio. Il gioco è sia sull'alimentatore che nella filettattura di attacco al fusto.
Per l'alimentatore ho messo il nastro, ma per l'attacco al fusto ho un po' di remore perché ho paura che troppo nastro possa deformare il fusto, già indebolito da una saldatura (la penna era spezzata di netto).
Ho letto che questo problema si può risolvere con del grasso siliconico...ma posso usarlo sulla celluloide o rischio di rovinare la penna?
In alternativa pensavo alla gommalacca, ma mi sembra una soluzione molto invasiva e poco reversibile.
@Ottorino: volentieri ci possiamo incontrare! Il sabato sono un po' complicato con gli orari per via di figlia a casa e moglie a lavoro, ma se ci organizziamo prima ci prendiamo di sicuro qualcosa
Grazie per i vostri consigli!
Mi sono accorto che su entrambe le penne l'alimentatore ha un po' di gioco. Ho cercato di risolvere con un giro di nastro teflonato intorno all'alimentatore.
Con la penna blu ho quasi risolto, nel senso che all'inizio scrive un po' bagnato, poi con la scrittura il flusso si stabilizza e va bene.
Ho fatto lo stesso con la penna marrone, ma il problema è doppio. Il gioco è sia sull'alimentatore che nella filettattura di attacco al fusto.
Per l'alimentatore ho messo il nastro, ma per l'attacco al fusto ho un po' di remore perché ho paura che troppo nastro possa deformare il fusto, già indebolito da una saldatura (la penna era spezzata di netto).
Ho letto che questo problema si può risolvere con del grasso siliconico...ma posso usarlo sulla celluloide o rischio di rovinare la penna?
In alternativa pensavo alla gommalacca, ma mi sembra una soluzione molto invasiva e poco reversibile.
@Ottorino: volentieri ci possiamo incontrare! Il sabato sono un po' complicato con gli orari per via di figlia a casa e moglie a lavoro, ma se ci organizziamo prima ci prendiamo di sicuro qualcosa
Grazie per i vostri consigli!
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Lascia perdere la gommalacca; ma neppure il grasso siliconico è la soluzione più adatta. Piuttosto un velo di sigillante siliconico che non da problemi di bloccare le parti. Tuttavia la cosa più semplice e comunque efficace è un classico "rimedio della nonna": un pò di cera da candela, leggermente ammorbidita tra le dita, da passare con una certa abbondanza sulla filettatura del puntale. Quella in eccesso viene espulsa avvitando. Controindicazioni: nessuna.4ngel0 ha scritto: ↑lunedì 5 marzo 2018, 19:48 Aggiornamento:
Mi sono accorto che su entrambe le penne l'alimentatore ha un po' di gioco. Ho cercato di risolvere con un giro di nastro teflonato intorno all'alimentatore.
Con la penna blu ho quasi risolto, nel senso che all'inizio scrive un po' bagnato, poi con la scrittura il flusso si stabilizza e va bene.
Ho fatto lo stesso con la penna marrone, ma il problema è doppio. Il gioco è sia sull'alimentatore che nella filettattura di attacco al fusto.
Per l'alimentatore ho messo il nastro, ma per l'attacco al fusto ho un po' di remore perché ho paura che troppo nastro possa deformare il fusto, già indebolito da una saldatura (la penna era spezzata di netto).
Ho letto che questo problema si può risolvere con del grasso siliconico...ma posso usarlo sulla celluloide o rischio di rovinare la penna?
In alternativa pensavo alla gommalacca, ma mi sembra una soluzione molto invasiva e poco reversibile.
Grazie per i vostri consigli!
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
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Grande soluzione la cera!
Ne ho messa una quantità generosa sulla filettatura, poi ho preso il phon e l'ho ammobidita mentre avvitavo. Il risultato pare eccellente, e anche il flusso, pur rimanendo abbondante, è molto diminuto.
Ma...la cera si può anche usare per stringere il canale dell'alimentatore?
Ne ho messa una quantità generosa sulla filettatura, poi ho preso il phon e l'ho ammobidita mentre avvitavo. Il risultato pare eccellente, e anche il flusso, pur rimanendo abbondante, è molto diminuto.
Ma...la cera si può anche usare per stringere il canale dell'alimentatore?
- Ottorino
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temo di no. La cera è idrofobica e non permette la risalita capillare nei canali.
Per vedersi, forse domenica in giornata, sentiamoci per messaggi privati.
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Buongiorno a tutti,
Ecco un aggiornamento.
Penna blu: sigillata con la cera, adesso scrive bene. Ancora leggermente abbondante, ma se scrivesse più secco non mi piacerebbe. Adesso direi che è perfetta.
Penna marrone: Grazie ai consigli di PeppePipes e a un provvidenziale manuale Parker degli anni '30 l'ho smontata. La membrana era in condizioni molto buone, era leggermente diminuita di spessore sui bordi a contatto con il fusto, e, non avendo ricambi, ho deciso di levarle un pajo di millimetri. È un po' più corta ma funziona bene. Aria non ne passa, ho soffiato e non esce nulla. La carica dell'inchiostro è un po' più lenta ma due o tre pigiate in più non sono un dramma. In attesa dell'arrivo dei ricambi la tengo così.
Nonostante questo è sempre una fontana. E secondo me dipende dal gruppo pennino-alimentatore.
Ho notato che:
1) Senza nastro teflonato l'alimentatore con pennino navigano nella sede.
2) Con il nastro teflonato entrano bene, e si nota che il pennino è sollevato rispetto alla punta dell'alimentatore. Il manuale della parker dice di scaldare l'ebanite con una fiamma, ma io non ci provo nemmeno pagato. La celluloide è infiammabilissima.
E comunque secondo me un po' d'aria dal feeder ci passa.
Domanda: oltre al nastro teflonato, ci sono altri rimedi?
Ho provato a mettere in acqua bollente il pennino e a piegare il feeder, ma i risultati non sono entusiasmanti. Forse lo tengo poco immerso.
Domanda: quanto va tenuto a mollo nell'acqua bollente?
Grazie e alla prossima.
Ecco un aggiornamento.
Penna blu: sigillata con la cera, adesso scrive bene. Ancora leggermente abbondante, ma se scrivesse più secco non mi piacerebbe. Adesso direi che è perfetta.
Penna marrone: Grazie ai consigli di PeppePipes e a un provvidenziale manuale Parker degli anni '30 l'ho smontata. La membrana era in condizioni molto buone, era leggermente diminuita di spessore sui bordi a contatto con il fusto, e, non avendo ricambi, ho deciso di levarle un pajo di millimetri. È un po' più corta ma funziona bene. Aria non ne passa, ho soffiato e non esce nulla. La carica dell'inchiostro è un po' più lenta ma due o tre pigiate in più non sono un dramma. In attesa dell'arrivo dei ricambi la tengo così.
Nonostante questo è sempre una fontana. E secondo me dipende dal gruppo pennino-alimentatore.
Ho notato che:
1) Senza nastro teflonato l'alimentatore con pennino navigano nella sede.
2) Con il nastro teflonato entrano bene, e si nota che il pennino è sollevato rispetto alla punta dell'alimentatore. Il manuale della parker dice di scaldare l'ebanite con una fiamma, ma io non ci provo nemmeno pagato. La celluloide è infiammabilissima.
E comunque secondo me un po' d'aria dal feeder ci passa.
Domanda: oltre al nastro teflonato, ci sono altri rimedi?
Ho provato a mettere in acqua bollente il pennino e a piegare il feeder, ma i risultati non sono entusiasmanti. Forse lo tengo poco immerso.
Domanda: quanto va tenuto a mollo nell'acqua bollente?
Grazie e alla prossima.
- zoniale
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Scaldare l'ebanite serve per poterla lievemente piegare e per renderla meglio aderente al pennino.
Mi pare che quello di cui tu hai bisogno sia un po' di spessore in più dell'alimentatore e/o della sezione, in modo che siano tra loro aderenti e che vi sia tenuta.
Proprio Peppepipes e proprio per un simile problema con una Vacumatic, mi suggerì tempo fa di spalmare uno strato sottile di cianacrilato (attak liquido + stuzzicadenti) all'interno della sezione.
Per me ha funzionato.
Michele
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Quando è troppo è troppo (il flusso...)
Il sistema che Michele ti ha suggerito è senz'altro il migliore, ne ho provati vari, ma nessuno mi ha dato lo stesso ottimo risultato.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Cioè...
1) levo l'alimentatore
2) Prendo uno stuzzicadenti e spalmo l'attak all'interno del fondello con uno stuzzicadenti, di fatto diminuendo la sezione dell'alimentatore.
3) Aspetto che si secchi e rimonto il pennino.
Non vi nascondo che l'idea mi spaventa un po', perché mi pare una cosa difficilmente reversibile. Suppongo si debba andare per tentativi, perché se si stringe troppo il foro occorre allargarlo con la carta vetrata?
Però...se lo consiglia peppepipes, va provato alla grande.
Grazie a tutti per i consigli
1) levo l'alimentatore
2) Prendo uno stuzzicadenti e spalmo l'attak all'interno del fondello con uno stuzzicadenti, di fatto diminuendo la sezione dell'alimentatore.
3) Aspetto che si secchi e rimonto il pennino.
Non vi nascondo che l'idea mi spaventa un po', perché mi pare una cosa difficilmente reversibile. Suppongo si debba andare per tentativi, perché se si stringe troppo il foro occorre allargarlo con la carta vetrata?
Però...se lo consiglia peppepipes, va provato alla grande.
Grazie a tutti per i consigli
- PeppePipes
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Prova tranquillo; spalmalo bene che resti il più uniforme possibile, vai per applicazioni successive lasciando ogni volta che l'adesivo asciughi completamente.4ngel0 ha scritto: ↑lunedì 12 marzo 2018, 15:58 Cioè...
1) levo l'alimentatore
2) Prendo uno stuzzicadenti e spalmo l'attak all'interno del fondello con uno stuzzicadenti, di fatto diminuendo la sezione dell'alimentatore.
3) Aspetto che si secchi e rimonto il pennino.
Non vi nascondo che l'idea mi spaventa un po', perché mi pare una cosa difficilmente reversibile. Suppongo si debba andare per tentativi, perché se si stringe troppo il foro occorre allargarlo con la carta vetrata?
Però...se lo consiglia peppepipes, va provato alla grande.
Grazie a tutti per i consigli
Comunque non è irreversibile: esistono in commercio prodotti in grado di sciogliere anche le colle cianoacricliche.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.