Recensione Visconti Wall Street
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Recensione Visconti Wall Street
Ho acquistato di recente la Visconti Wall Street grigia che vedete in allegato.E' in edizione limitata ma l'ho voluta così in quanto la versione normale ha il semplice meccanismo di carica cartuccia converter,da me non amato.4000 gli esemplari prodotti nel 2003,anche in rosso scuro e verde.
Devo dire che si tratta di una penna importante,costruita con fogli di celluloide ed una lavorazione superba.Pur essendo molto lunga ed avendo un certo peso,l'impugnatura è molto confortevole.L'estetica,con le sfaccettature sul corpo e sul cappuccio,è piacevolmente retrò.Unico neo dal mio punto di vista:la clip è di tipo moderno con la scritta <Visconti> su un lato della stessa.Sembra che voglia rappresentare il Ponte di Firenze e comunque è molto funzionale e robusta.Alla base della clip vi è il numero di serie.In cima al cappuccio vi è il classico logo Visconti.Voto:8.
Passando al tipo di scrittura,bisogna precisare che il pennino,in palladio 23 K,è molto rigido,ma con un flusso talmente abbondante che fa innamorare anche gli appassionati del flessibile.Praticamente,a contatto con la carta il pennino quasi non ci arriva nemmeno(è definito''dream touch'',che credo significhi ''tocco da sogno'').Ottimo è quindi il lavoro svolto dall'alimentatore e dalle alette.Con il medio si scrive da Re:mai un'incertezza,nè un colore più sbiadito di quanto ci si attenda.Voto:10.
Passiamo al sistema di carica:l'alternativa al sistema della comune cartuccia converter è data dal sistema a doppio serbatoio,che offre numerosi vantaggi:capienza interna di circa 10 cartucce standard,finestra visibile del livello d'inchiostro,possibilità di viaggiare in aereo senza alcuna perdita.Sul sito della Visconti è descritto con un'animazione il sistema per ricaricarla:io non ho avuto alcuna difficoltà.L'unica pecca,per così dire,può essere proprio nel doppio serbatoio:quando finisce l'inchiostro nella parte visibile,bisogna svitare il fondello per consentire all'inchiostro contenuto nel serbatoio grande di riserva di andare a riempire quello piccolo.Si sconsiglia,per ovvii motivi,di caricare la penna se non completamente scarica(uscirebbe l'inchiostro dal pennino).Manovra opposta va fatta per andare in aereo:si punta il pennino verso l'alto e si consente all'inchiostro di scendere dal serbatoio piccolo a quello grande svitando il fondello;così sarà come se la penna fosse vuota e non ci saranno pericoli.Interessante è la manovra di carica:svitando il fondello fuoriesce un lungo asse in acciaio da tirare all'indietro,poi si immerge la punta nel pennino e,almeno per la prima volta,si spinge lo stantuffo per 3 volte verso il pennino immerso.Il sistema può sembrare complesso da usare tutti i giorni,ma credo che alla fine ci si abitui facilmente.Nessuna macchia sulle mani.Voto:8.
Un'ultima considerazione:il non poter ricaricare la penna finchè non è vuota potrebbe tradire,perchè magari quando si va a svitare il fondello ci si accorge che il serbatoio grande è a secco.Comunque sono soddisfattissimo di questa penna di fascia alta e la consiglio vivamente.
Non so se questa recensione è sembrata generica,del che mi scuso,ma vorrei farne altre anche per penne più economiche,con foto(non ottimali)fatte da me.
Ciao a tutti.
Alessandro.
Devo dire che si tratta di una penna importante,costruita con fogli di celluloide ed una lavorazione superba.Pur essendo molto lunga ed avendo un certo peso,l'impugnatura è molto confortevole.L'estetica,con le sfaccettature sul corpo e sul cappuccio,è piacevolmente retrò.Unico neo dal mio punto di vista:la clip è di tipo moderno con la scritta <Visconti> su un lato della stessa.Sembra che voglia rappresentare il Ponte di Firenze e comunque è molto funzionale e robusta.Alla base della clip vi è il numero di serie.In cima al cappuccio vi è il classico logo Visconti.Voto:8.
Passando al tipo di scrittura,bisogna precisare che il pennino,in palladio 23 K,è molto rigido,ma con un flusso talmente abbondante che fa innamorare anche gli appassionati del flessibile.Praticamente,a contatto con la carta il pennino quasi non ci arriva nemmeno(è definito''dream touch'',che credo significhi ''tocco da sogno'').Ottimo è quindi il lavoro svolto dall'alimentatore e dalle alette.Con il medio si scrive da Re:mai un'incertezza,nè un colore più sbiadito di quanto ci si attenda.Voto:10.
Passiamo al sistema di carica:l'alternativa al sistema della comune cartuccia converter è data dal sistema a doppio serbatoio,che offre numerosi vantaggi:capienza interna di circa 10 cartucce standard,finestra visibile del livello d'inchiostro,possibilità di viaggiare in aereo senza alcuna perdita.Sul sito della Visconti è descritto con un'animazione il sistema per ricaricarla:io non ho avuto alcuna difficoltà.L'unica pecca,per così dire,può essere proprio nel doppio serbatoio:quando finisce l'inchiostro nella parte visibile,bisogna svitare il fondello per consentire all'inchiostro contenuto nel serbatoio grande di riserva di andare a riempire quello piccolo.Si sconsiglia,per ovvii motivi,di caricare la penna se non completamente scarica(uscirebbe l'inchiostro dal pennino).Manovra opposta va fatta per andare in aereo:si punta il pennino verso l'alto e si consente all'inchiostro di scendere dal serbatoio piccolo a quello grande svitando il fondello;così sarà come se la penna fosse vuota e non ci saranno pericoli.Interessante è la manovra di carica:svitando il fondello fuoriesce un lungo asse in acciaio da tirare all'indietro,poi si immerge la punta nel pennino e,almeno per la prima volta,si spinge lo stantuffo per 3 volte verso il pennino immerso.Il sistema può sembrare complesso da usare tutti i giorni,ma credo che alla fine ci si abitui facilmente.Nessuna macchia sulle mani.Voto:8.
Un'ultima considerazione:il non poter ricaricare la penna finchè non è vuota potrebbe tradire,perchè magari quando si va a svitare il fondello ci si accorge che il serbatoio grande è a secco.Comunque sono soddisfattissimo di questa penna di fascia alta e la consiglio vivamente.
Non so se questa recensione è sembrata generica,del che mi scuso,ma vorrei farne altre anche per penne più economiche,con foto(non ottimali)fatte da me.
Ciao a tutti.
Alessandro.
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Complimenti, la recensione mi pare tutt'altro che generica, anzi...
Volevo aggiungere qualcosa sul sistema di caricamento, dato che è uno dei miei preferiti, ed è lo stesso della mia Pilot Custom 823. Si chiama (almeno così l'ho sempre sentito chiamare) a siringa rovesciata e l'ha introdotto sul mercato la Onoto nel 1906. E' uno dei più antichi e più efficienti, anche se sulle versioni americane (usate da Eversharp e Sheaffer) non è molto resistente (più che altro non lo è la guarnizione sul fondo della penna).
La variante di Visconti è quella a doppio serbatoio ma anche la Onoto originale consentiva di evitare perdite, semplicemente avvitando fino in fondo il pistone, questo ha la punta conica che andava a chiudere l'afflusso del conduttore. Il vero vantaggio della variante della Visconti è che consente di avere un serbatoio effettivo quando si scrive molto più piccolo del corpo della penna, cosa che permette di resistere meglio agli sbalzi di pressione e temperatura che la grande massa d'aria contenuta nel corpo quando la penna è semipiena provoca con facilità.
Però non mi risulta che si debba aspettare a caricare che tutto il serbatoio sia vuoto, casomai quello che puoi ottenere caricando a serbatoio pieno è una espulsione piuttosto violenta (con rischio di schizzi) dell'inchiostro che c'è eventualmente rimasto dentro. Ma se uno non estrae il pistone d'un colpo ed esegue l'estrazione con la punta della penna nella boccetta dell'inchiostro non ci sono problemi.
Ciao
Simone
Volevo aggiungere qualcosa sul sistema di caricamento, dato che è uno dei miei preferiti, ed è lo stesso della mia Pilot Custom 823. Si chiama (almeno così l'ho sempre sentito chiamare) a siringa rovesciata e l'ha introdotto sul mercato la Onoto nel 1906. E' uno dei più antichi e più efficienti, anche se sulle versioni americane (usate da Eversharp e Sheaffer) non è molto resistente (più che altro non lo è la guarnizione sul fondo della penna).
La variante di Visconti è quella a doppio serbatoio ma anche la Onoto originale consentiva di evitare perdite, semplicemente avvitando fino in fondo il pistone, questo ha la punta conica che andava a chiudere l'afflusso del conduttore. Il vero vantaggio della variante della Visconti è che consente di avere un serbatoio effettivo quando si scrive molto più piccolo del corpo della penna, cosa che permette di resistere meglio agli sbalzi di pressione e temperatura che la grande massa d'aria contenuta nel corpo quando la penna è semipiena provoca con facilità.
Però non mi risulta che si debba aspettare a caricare che tutto il serbatoio sia vuoto, casomai quello che puoi ottenere caricando a serbatoio pieno è una espulsione piuttosto violenta (con rischio di schizzi) dell'inchiostro che c'è eventualmente rimasto dentro. Ma se uno non estrae il pistone d'un colpo ed esegue l'estrazione con la punta della penna nella boccetta dell'inchiostro non ci sono problemi.
Ciao
Simone
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Re: Recensione Visconti Wall Street
''Però non mi risulta che si debba aspettare a caricare che tutto il serbatoio sia vuoto, casomai quello che puoi ottenere caricando a serbatoio pieno è una espulsione piuttosto violenta (con rischio di schizzi) dell'inchiostro che c'è eventualmente rimasto dentro. Ma se uno non estrae il pistone d'un colpo ed esegue l'estrazione con la punta della penna nella boccetta dell'inchiostro non ci sono problemi.''
Ciao
Simone[/quote]
[quote][/quote]
Quello che dici sul caricamento a penna non completamente carica è vero:un vero divieto non c'è;lo pone la Visconti dando ad intendere che la manovra potrebbe comportare uno schizzo.Considera inoltre che la manovra dell'asse in accciaio avviene piuttosto repentinamente,per cui,anche tenendo il pennino nel flacone,non so fino a che punto si riesca ad evitare qualche schizzo.
Ciao
Alessandro
Ciao
Simone[/quote]
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Quello che dici sul caricamento a penna non completamente carica è vero:un vero divieto non c'è;lo pone la Visconti dando ad intendere che la manovra potrebbe comportare uno schizzo.Considera inoltre che la manovra dell'asse in accciaio avviene piuttosto repentinamente,per cui,anche tenendo il pennino nel flacone,non so fino a che punto si riesca ad evitare qualche schizzo.
Ciao
Alessandro
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Oltre alla Custom 823 ho anche una Visconti Manhattan (non è più in commercio da anni), che è sostanzialmente il precursore della Wall Street (la celluloide è la stessa, il sistema di caricamento anche, a parte il doppio serbatoio che ancora non avevano inventato).
Anche con quella pur non essendo completamente scarica, ho sempre provveduto al riempimento estraendo il pistone e ripremendolo indietro tenendo la punta della penna immersa dentro la boccetta di inchiostro. Mai avuto schizzi significativi (certo non ho mai neanche estratto il pistone d'un colpo, ma sempre tirandolo lentamente). L'inchiostro residuo esce ma non al limite di debordare dalla boccetta.
Comunque se hai dubbi prova a farlo con dell'acqua.
Simone
Anche con quella pur non essendo completamente scarica, ho sempre provveduto al riempimento estraendo il pistone e ripremendolo indietro tenendo la punta della penna immersa dentro la boccetta di inchiostro. Mai avuto schizzi significativi (certo non ho mai neanche estratto il pistone d'un colpo, ma sempre tirandolo lentamente). L'inchiostro residuo esce ma non al limite di debordare dalla boccetta.
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Caspita!
Hai veramente una collezione di penne di pregio!
Le Visconti poi sono tra le più lussuose.
Questa in particolare però non mi piace tanto (parlo solo dell'estetica, gusti personali)
Come mai ami tanto il flusso abbondante? Hai una scrittura molto ampia?
Io preferisco flussi moderati,
altrimenti di solito la carta si imbeve troppo,
nonostante io scriva veloce,
poi la mia grafia è abbastanza piccola.
ps. Metti le misure!
Io voglio sapere lunghezza, diametro e peso!

Hai veramente una collezione di penne di pregio!
Le Visconti poi sono tra le più lussuose.
Questa in particolare però non mi piace tanto (parlo solo dell'estetica, gusti personali)
Come mai ami tanto il flusso abbondante? Hai una scrittura molto ampia?
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- vikingo60
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Le vecchie penne avevano tutte il flusso abbondante;poi,in base a scelte particolari,tra cui il tentativo di evitare macchie,le Case hanno sempre più ristretto il flusso.Il flusso abbondante rende la penna molto più confortevole e soprattutto allunga di molto la vita del pennino,che oltre il più delle volte a costare molto è anche difficile da trovare,soprattutto se il modello non è più in produzione.
Per le misure(che sono abbondanti) ti farò sapere.
Ciao
Alessandro
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Alessandro
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Oh, non so,
ho letto che le penne antiche hanno il flusso abbondante
solo rispetto agli inchiostri moderni,
che sono molto più fluidi di un tempo.
Pare che secondo gli standard degli inchiostri di allora
le penne avessero un flusso moderato,
tanto che oggi, per poterle usare, spesso durante il restauro
il flusso viene ricalibrato per poter usare gli attuali inchiostri.
ho letto che le penne antiche hanno il flusso abbondante
solo rispetto agli inchiostri moderni,
che sono molto più fluidi di un tempo.
Pare che secondo gli standard degli inchiostri di allora
le penne avessero un flusso moderato,
tanto che oggi, per poterle usare, spesso durante il restauro
il flusso viene ricalibrato per poter usare gli attuali inchiostri.
- vikingo60
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Io sapevo che l'inchiostro di oggi usato su vecchie penne le fa scrivere in modo abbondante;l'inchiostro di prima pare fosse molto più denso(nonchè aggressivo per le penne stesse).
Mi avevi chiesto le misure della Wall Street?Eccoti accontentata:
-Peso: 47 grammi
-Lunghezza a penna chiusa:cm.14,5
-Lunghezza sola penna:cm.13,2
-Lunchezza con cappuccio calzato:cm.17,3
-Circonferenza nel diametro massimo:cm.3,50.
Ciao
Alessandro
Mi avevi chiesto le misure della Wall Street?Eccoti accontentata:
-Peso: 47 grammi
-Lunghezza a penna chiusa:cm.14,5
-Lunghezza sola penna:cm.13,2
-Lunchezza con cappuccio calzato:cm.17,3
-Circonferenza nel diametro massimo:cm.3,50.
Ciao
Alessandro
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Ciao Alessandro,
posso chiederti se anche nel tuo esemplare l'andamento verticale della "quadratura del cerchio" è disallineato tra fusto e cappuccio?
Grazie
posso chiederti se anche nel tuo esemplare l'andamento verticale della "quadratura del cerchio" è disallineato tra fusto e cappuccio?
Grazie
Filippo
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Purtroppo sì;non vorrei che fosse così per tutte le Wall Street.FilippoP ha scritto:Ciao Alessandro,
posso chiederti se anche nel tuo esemplare l'andamento verticale della "quadratura del cerchio" è disallineato tra fusto e cappuccio?
Grazie
Alessandro
Re: Recensione Visconti Wall Street
Purtroppo anche per la mia è disallineatovikingo60 ha scritto:Purtroppo sì;non vorrei che fosse così per tutte le Wall Street.FilippoP ha scritto:Ciao Alessandro,
posso chiederti se anche nel tuo esemplare l'andamento verticale della "quadratura del cerchio" è disallineato tra fusto e cappuccio?
Grazie

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Re: Recensione Visconti Wall Street
Grazie,molto gentile!bandana7170 ha scritto:Complimenti per la recensione.
Alessandro
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Ottima e completa recensione.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- vikingo60
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Re: Recensione Visconti Wall Street
Grazie anche a te!Era una delle prime,ora mi sono ancor più "affinato"!maxpop 55 ha scritto:Ottima e completa recensione.
Alessandro