Il “Numero di Natale 1925” della rivista mensile “La Science et la Vie”, da me acquistata per un paio di Euro all’ultimo mercatino, è senza dubbio uno dei miei ritrovamenti più interessanti nel campo della storia della stilografica.
La Rivista di divulgazione tecnico-scientifica, cui collaborarono anche alcuni premi Nobel francesi, pubblicata mensilmente a Parigi dal 1913 a tutt’oggi (
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E tuttavia, delle 6 inserzioni pubblicitarie rinvenute darò conto molto rapidamente, poiché è questa la prima volta in cui io mi sia imbattuto in un articolo d’epoca che tratti della stilografica: la rivista dedica ben dieci pagine, corredate da interessanti fotografie sulla produzione in fabbrica, alla descrizione dello stato dell’arte in campo stilografico nella Francia di metà anni Venti, in cui si era appena conclusa l’“Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes” (da cui il termine “Art Déco”) di Parigi 1925.
Il dorso incollato è stato sacrificato, ma fortunatamente è stato possibile estrarre uno ad uno tutti i fascicoli di cui era formato il volume, sfilandoli dalle due possenti graffette che li trattenevano, senza danneggiarli.
Lascio alla buona volontà del lettore il piacere di seguire il resoconto del redattore Lucien Fournier, e di analizzare le splendide immagini dei laboratori scattate all’interno delle fabbriche.
Ma non rinuncio ad anticiparvi qualche preziosa amenità e a condividere alcune osservazioni sul “vintage” valide ancora oggi:
- nell’articolo si auspica che i rivenditori (soprattutto quelli lontani da Parigi, ad esempio in Algeria!
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- il redattore lamenta la mancanza di scelta, nel 1925, delle [ormai sorpassate!] stilografiche con caricamento a contagocce (eyedropper= regulier), che secondo lui rimangono le più affidabili;
- né le eyedropper né le automatiche a leva potevano essere trasportate in posizione diversa da quella verticale, pena lo sversamento di inchiostro nel cappuccio: è proprio per questo che furono inventate le clip, e le penne poterono essere trasportate in verticale nel taschino;
- il “gocciolone” quando l’inchiostro sta per finire, causato dalla spinata dell’aria nel serbatoio, era comune a tutte le stilo;
- nel 1925 in Francia ancora non sapevano come produrre ebanite (caucciù e zolfo) di prima qualità, e dovevano quindi importare dagli U.S.A. la materia prima [poco male, perché dall’anno seguente sarebbe arrivata la celluloide anche per le penne di prima fascia];
- la celluloide era usata in Francia già da prima del 1925[!!], ma solo per le penne scolastiche (altri materiali impiegati erano il metallo, ottone o nichel, e la galalite, ma la “sezione” era sempre in ebanite): le scolastiche (soprattutto in celluloide) avevano caricamento a “pompe à vis” [a “bulbo”, direi], potevano montare ogni sorta di pennino non in oro ed erano prodotte a centinaia di migliaia ogni anno [!];
- l’iridio naturale costava 340.000 Franchi al chilo, mentre quello sintetico (iridio, platino e tungsteno) solo 30/40.000, ed è quest’ultimo che veniva prevalentemente impiegato.
Riporto in calce alla scansione di ciascuna pagina l’elenco delle penne mostrate all’interno della pagina stessa per la catalogazione nel Wiki.
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“La stilografica è il progresso” Pag. 582:
- ABEL – modello in metallo con caricamento “a pompetta” [?].
- KIRBY – modello con caricamento automatico a leva. Pag. 583:
- STELLOR – Modello con caricamento a leva.
- STELLOR – Modello rientrante “safety”. Pag.584:
- LORO – “Grand Luxe”: 2 modelli “safety” e 1 modello “eyedropper” [stylo regulier] con rivestimento in metallo [in stile Art Déco].
- PAILLARD (J.M.) – “Semper” De Luxe – Modello safety.
- PAILLARD (J.M.) – “Semper” De Luxe – Modello con caricamento a leva.
- WATERMAN – Modello 5x con French overlay in metallo prezioso.
- WATERMAN – Modello 4x con French overlay in metallo prezioso. Pag.586:
- PAILLARD (J.M.) – “Semper” safety – schema costruttivo.
- GOLD SATRRY - Modello con caricamento “a pistone” [?] - schema costruttivo.
- LA PLUME D’OR - Modello con caricamento a levetta - schema costruttivo.
- TÉHELLES – Stylo Métallique – [caricamento pneumatico ?] schema costruttivo. Pag.587:
1. CONTÉ – Modello “safety” [misura grande]
2. GOLD STARRY – Modello automatico a leva
3. MÉTÉORE – Modello “safety”
4. OLD CHAP – Combo stilografica/matita [vedi anche Ad]
5. ZODIAC IRRIDIA – Modello “safety”
6. MÉTÉORE – Modello automatico a leva
7. GOLD STARRY – Modello “safety” [vedi anche Ad]
8. TÉHELLES – Stylo Métallique [caricamento pneumatico?]
9. CONTÉ – Modello “safety” [misura piccola]
- EDAC - Modello automatico a leva in metallo (rame nichelato o nichel) stampato.
Continua….