E' pazzesco tutto ciò ma purtroppo è quello che capita spesso in molti negozi (forse sarà anche per questo che si preferisce l'online: almeno si sarà responsabili dei propri errori). Mi chiedo se si sia proprio così disdicevole per un venditore informarsi o dichiarare di non conoscere il prodotto richiesto: in fondo forse non si farà la vendita ugualmente ma almeno si salva l'onestà.
Se poi si è veramente convinti di ciò che si asserisce allora forse c'è un problema più grave...
Comunque, per tornare all'argomento principale del post, una versione della 51 a cartucce/converter esisteva veramente: http://parker51.com/index.php/51s/cartridge-51/
Appreso con mia grande sorpresa pochi giorni or sono da un carissimo amico del reparto tecnico (Nello), che qui approfitto per salutare.
maxpop 55 ha scritto: ↑martedì 16 gennaio 2018, 13:10
didons ha scritto: ↑martedì 16 gennaio 2018, 10:24
A me in una cartoleria un ragazzo voleva spiegare che se volevo l'inchiostro in boccetta allora evidentemente era per penne a china, perché per le stilografiche si usano le cartucce (sic).
Dio, questo è troppo
Almeno di questo sono sicuro, esistono boccette d'inchiostro che non sono a china e penne stilografiche non a cartucce.
Dopo la scoperta della 51 a cartucce comincio a dubitare di tutto.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
maxpop 55 ha scritto: ↑sabato 24 febbraio 2018, 10:43
Che figuraccia ho fatto, mi sarei battuto all'estremo convinto che non esistesse-
Io pure, quando Nello me l'ha detto (meglio, scritto in una mail) sono caduto dal ramo come una pera matura.
Sapevo delle 61 a cartuccia/converter, dopo il flop del sistema a capillarità, ma sulle 51 sarei stato pronto a giurare che fossero esclusivamente con sistema aerometrico o vacumatic.
Dubito, ergo sum!