Un Cigno di cent'anni
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E finalmente l'occasione giusta si è presentata.
Ho ottenuto questa Swan 300 ad un prezzo più che buono, forse anche grazie al fatto che il venditore inglese, onestamente, denunciava il fatto di non essere riuscito a separare la sezione dal corpo. In realtà, sono bastati l'uso giudizioso del calore e di un po' di pazienza per svitare la sezione, ed altrettanta pazienza per procedere alla pulizia delle parti. Consigliato da un esperto restauratore di Swan, ho preferito non smontare il gruppo, ma mi sono limitato a lavarlo con immersioni parziali in acqua e con la veicolazione forzata d'acqua, con l'uso di un bulbo di gomma, attraverso alimentatore e pennino. Ora sono in attesa dei prodotti necessari a riportare l'ebanite al suo nero originale.
Nel frattempo, però, desideravo presentarvela in tutta la sua eleganza secolare, dato che questa stilografica risale all'incirca al 1910-1915.
Alberto Casirati
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Bellissima!
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Molto bella!!
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Ottimo, Alberto: con queste penne non si può sbagliare!
In realtà non vedo nemmeno la filettatura sulla sezione che caratterizza le cosiddette "safeties" della Casa, con cappuccio a vite e con alimentatore scalettato. Forse quindi anche l'alimentatore dovrebbe essere diverso (liscio e sdoppiato in over & under feed), ma sono da cellulare e non vedo benissimo e potrei sbagliare.
Mabie, Todd & Bard fino al 1907, U.S.A.
Mabie, Todd & Co. dal 1907 (con i primi esemplari Made in England dal 1909) al 1915.
Mabie, Todd & Co. Ltd. dopo.
Giorgio
P.s.: se la pubblicità non è tua e non la conferisci al Wiki, sarebbe sempre meglio indicare la data e la fonte.

Forse sapeva che il pennino con la scritta SWAN (al posto del corretto "MABIE, TODD etc.") è di molto posteriore (10/15anni almeno, secondo le ricerche che sto effettuando per recensire una penna coeva rispetto alla tua)...A Casirati ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 22:20 SDC16301.JPG
Era da tempo che cercavo una stilografica come questa: in ebanite, con caricamento a contagocce, pennino d'oro e bande d'oro 18ct liberty intorno al fusto.
E finalmente l'occasione giusta si è presentata.
Ho ottenuto questa Swan 300 ad un prezzo più che buono, forse anche grazie al fatto che il venditore inglese, onestamente, denunciava il fatto di non essere riuscito a separare la sezione dal corpo.
...
In realtà non vedo nemmeno la filettatura sulla sezione che caratterizza le cosiddette "safeties" della Casa, con cappuccio a vite e con alimentatore scalettato. Forse quindi anche l'alimentatore dovrebbe essere diverso (liscio e sdoppiato in over & under feed), ma sono da cellulare e non vedo benissimo e potrei sbagliare.
La successione della ragione sociale impressa sul fusto, ma questo lo sai di sicuro, costituisce un indizio ragionevolmente affidabile per la datazione (se si riesce a leggere).A Casirati ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2018, 22:20 ...
Nel frattempo, però, desideravo presentarvela in tutta la sua eleganza secolare, dato che questa stilografica risale all'incirca al 1910-1915.
Mabie, Todd & Bard fino al 1907, U.S.A.
Mabie, Todd & Co. dal 1907 (con i primi esemplari Made in England dal 1909) al 1915.
Mabie, Todd & Co. Ltd. dopo.

Giorgio
P.s.: se la pubblicità non è tua e non la conferisci al Wiki, sarebbe sempre meglio indicare la data e la fonte.

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Grazie a tutti per le parole gentili.
Il corpo penna riporta la scritta Mabie Todd & Co.
Secondo Stephen Hull, il modello 300 fu introdotto insieme al modello Safety con cappuccio a vite nel 1911.
Dunque la datazione della penna sembra corretta.
Relativamente al pennino ed all'alimentatore cercherò d'approfondire, ma naturalmente è possibile che siano stati sostituiti nel corso degli anni. Il che non toglierebbe comunque nulla al fascino di questa bellissima stilografica, almeno ai miei occhi, perché non farebbe altro che arricchirne la storia.
Spiegherò il perché nella recensione che proporrò a tempo debito.
Il corpo penna riporta la scritta Mabie Todd & Co.
Secondo Stephen Hull, il modello 300 fu introdotto insieme al modello Safety con cappuccio a vite nel 1911.
Dunque la datazione della penna sembra corretta.
Relativamente al pennino ed all'alimentatore cercherò d'approfondire, ma naturalmente è possibile che siano stati sostituiti nel corso degli anni. Il che non toglierebbe comunque nulla al fascino di questa bellissima stilografica, almeno ai miei occhi, perché non farebbe altro che arricchirne la storia.
Spiegherò il perché nella recensione che proporrò a tempo debito.
Alberto Casirati
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Una breve nota circa alimentatore e pennino.
Secondo Jim Marshall e Laurence Oldfield, la maggior parte delle Swan eyedroppers fu dotata d'alimentatori scalettati dal 1914. Dunque l'alimentatore sembra corretto.
Gli stessi autori affermano che non si è certi della data dalla quale i pennini cominciarono ad essere prodotti in Inghilterra.
Al di là di questo, il pennino sembra anch'esso corretto, essendo di tipo identico a quello montato sulla coeva Swan 320 e su un'altra 300, di proprietà di un collezionista Inglese fra le mie conoscenze. In più, anche su questi due esemplari l'alimentatore è identico.
Il pennino della mia 300 è del tipo "Posting", studiato per un tratto sottile e con veloce asciugatura, in grado di evitare l'uso della carta assorbente. Si trattava di uno dei tre tipi di pennino standard disponibili per le eyedroppers Swan. Gli altri erano il Manifold e lo Stenograph.
Secondo Jim Marshall e Laurence Oldfield, la maggior parte delle Swan eyedroppers fu dotata d'alimentatori scalettati dal 1914. Dunque l'alimentatore sembra corretto.
Gli stessi autori affermano che non si è certi della data dalla quale i pennini cominciarono ad essere prodotti in Inghilterra.
Al di là di questo, il pennino sembra anch'esso corretto, essendo di tipo identico a quello montato sulla coeva Swan 320 e su un'altra 300, di proprietà di un collezionista Inglese fra le mie conoscenze. In più, anche su questi due esemplari l'alimentatore è identico.
Il pennino della mia 300 è del tipo "Posting", studiato per un tratto sottile e con veloce asciugatura, in grado di evitare l'uso della carta assorbente. Si trattava di uno dei tre tipi di pennino standard disponibili per le eyedroppers Swan. Gli altri erano il Manifold e lo Stenograph.
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Complimenti Alberto, le Swan sono gran belle penne con dei pennini favolosi.



Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Ullallà Alberto, siamo all'ipse dixitA Casirati ha scritto: ↑domenica 4 febbraio 2018, 19:52 Una breve nota circa alimentatore e pennino.
Secondo Jim Marshall e Laurence Oldfield, la maggior parte delle Swan eyedroppers fu dotata d'alimentatori scalettati dal 1914. Dunque l'alimentatore sembra corretto.
Gli stessi autori affermano che non si è certi della data dalla quale i pennini cominciarono ad essere prodotti in Inghilterra.
Al di là di questo, il pennino sembra anch'esso corretto, essendo di tipo identico a quello montato sulla coeva Swan 320 e su un'altra 300, di proprietà di un collezionista Inglese fra le mie conoscenze. In più, anche su questi due esemplari l'alimentatore è identico.
Il pennino della mia 300 è del tipo "Posting", studiato per un tratto sottile e con veloce asciugatura, in grado di evitare l'uso della carta assorbente. Si trattava di uno dei tre tipi di pennino standard disponibili per le eyedroppers Swan. Gli altri erano il Manifold e lo Stenograph.

Perchè non vuoi dare un pochino di credito anche alle molte decine di pubblicità Swan raccolte dal nostro umile Wiki, e non ritrovi l'anno in cui un pennino marchiato SWAN andò a sostituire quello tradizionalmente marchiato MABIE TODD...?
E quanto all'alimentatore scalettato, sembra dalle suddette Ads che accompagnasse almeno all'inizio le penne con cappuccio a vite (definite perciò di sicurezza) e fosse assente ben oltre il 1915 sulle "vecchie" (come concezione) slip-cap come la tua (e la mia)... Ma anche in questo caso una pubblicità potrebbe contribuire a dirimere la questione.
Che poi gli alimentatori scalettati fossero molto più affidabili di quelli over&under feed non ci piove-inchiostro

Edit in topic:
Ben vengano, invece, queste discussioni, che aiutano gli appassionati a ricercare informazioni ulteriori e ad approfondire la conoscenza a vantaggio di tutti.


Giorgio
Ultima modifica di Musicus il lunedì 5 febbraio 2018, 7:58, modificato 1 volta in totale.
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Vedi Alberto, non ti meravigli il mio fervore per il "cartaceo"
e per la consultazione di questi affascinanti materiali ricchi di storia: nell'ultima decina di giorni sono arrivato a 77,50 Euro tra cataloghi e riviste d'epoca...
Giorgio



Giorgio
Ultima modifica di Musicus il lunedì 5 febbraio 2018, 8:02, modificato 3 volte in totale.
- A Casirati
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Grazie, Massimo.
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Grazie, Max, sei sempre molto gentile.
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Nessun ipse dixit, Giorgio. Mi sono limitato a riportare il parere di una fonte, che ritengo autorevole, ed un fatto, derivante dal confronto con altre due penne coeve.
Come dice il mio motto: "Just my two pence, of course!".
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Meglio non farlo, sarebbe una assunzione piuttosto arbitraria.
Le pubblicità che ci sono sul wiki relative a quegli anni sono assai poche (fra il 1910 ed il 1920 una ventina), alcune han date fornite dai venditori, che potrebbero anche esser molto imprecise, poi sono frazionate su riviste inglesi e francesi ed è possibile ci siano discrepanze sulla messa in commercio degli stessi modelli nei due paesi.
Stabilire date precise con le pubblicità è difficile, danno certo dei limiti superiori: se qualcosa compare in una pubblicità di un anno, di certo quell'anno esisteva, ma non permettono di dire che non esistesse anche in precedenza. Inoltre le transazioni non sono mai nette (le versioni più antiche magari scompaiono da pubblicità e cataloghi, ma non dai magazzini e talvolta neanche dalla produzione).
Qualche rara volta (se si hanno ad esempio campagne e pubblicità ripetute su una stessa rivista) si possono fare delle ipotesi ragionevoli sulle transazioni o sulle introduzioni di nuovi modelli, ma l'ambito di incertezza resta.
Per questo non prenderei le pubblicità del wiki come riferimento per un cambio delle stampigliature dei pennini (che in molte non compaiono neppure). Non è neanche detto che l'uso di una marcatura sia avvenuto al posto di un'altra. Sicuramente nel 1929 erano in uso entrambe (comparendo in una stessa pubblicità). Ma di nuovo questo non costituisce nulla di probante rispetto a quanto avveniva negli anni '10.
Credo che l'unico modo sicuro di datare una penna antica sia di trovarla nella confezione originale con la data di acquisto sulla garanzia compilata dal primo venditore.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Grazie per la tua analisi, Simone. Ho imparato qualcosa di più.
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