
Si tratta di una penna Giapponese, e io ho un certo trasporto per la cultura di questo paese; sul pennino è rappresentato il Monte Fuji ed essendo particolarmente legata anche alle opere di Hokusai tra le quali è d’obbligo ricordare la serie di xilografie “trentasei vedute del monte Fuji”, mi è impossibile sottovalutare quest’altra casualità. È passato in secondo piano pure il fatto che abbia le finiture dorate che solitamente non amo, perché nel colore Bourgogne queste risaltano meno (anzi, direi che forse su questo colore non mi piacerebbero finiture diverse).
E quindi mi sono disperata di essermi invaghita di una penna che va oltre il budget che mi ero prefissata. Ma visto che le soprese non finiscono mai, è capitato il peggio: ho visto la versione “Nice” rosè (da non pronunciare in inglese, ma in francese, essendo dedicata all’omonima città costiera) che pur correndo su un filo sottile tra chic e kitsch mi ha immeditamente fatto pensare, con la sua colorazione, a qualcosa di steampunk, che è a sua volta un genere che affascina. Insomma, la Nice sembra la “penna per me”, uno di quegli oggetti che quasi si fondono col proprietario e che, visti fuori dal solito contesto, fanno comunque pensare subito di rimando alla persona a cui si accompagnano di solito.
Non so se qualcuno tra voi ha una penna così, di quelle che se qualcuno, pur non sapendo nulla di penne, la vede non può che ripensare a voi.

Ora, quello che Vi chiedo è per l’appunto un parere sulle Platinum e più particolarmente su questa penna. Perché alzando di parecchio l’asticella del mio budget, in effetti si aprono altre strade (tra le prime, la Pilot Custom 74 che mi piace in versione demonstrator). Tenete conto anche di un dettaglio non da poco: non ho nelle mie intenzioni quella di diventare una collezionista di penne, quindi non mi capiterà spesso di comprare penne di questa fascia di prezzo, anzi. A parte questa penna che definirei quasi “definitiva”, mi interessa qualche vintage dal pennino flessibile, e qualche altra vintage degli anni ’30, e poche altre cose (almeno ad oggi)
Un’altra cosa che un po’ mi trattiene è il problema di non poterla provare, di non poterla avere tra le mani per capire se tra noi scatterà anche il feeling. E, scusate il dubbio da neofita, ma non riesco ad essere sicura che a parte l’appagamento visivo, l’esperienza di scrittura tra una penna di circa di €200,00 (la differenza tra la Bourgogne e la Nice però non è da poco) e una di €30,00 possa essere poi così eclatante (la differenza di prezzo sta tutta materiale del pennino, oro o acciaio nel mio caso?), e che quindi farei meglio a proseguire per gradi, passando dalle cineserie da pochi spiccioli ad appunto qualcosa come la Prera.
Bhe si, oggi mi andava chiaramente di scrivere un po’.
Ringrazio chi avrà avuto la pazienza di leggere tutte le mie elucubrazioni (

